Francesco Bonazzi per Dagospia
La benedizione ufficiale del Fondo monetario internazionale e quella di Re Giorgio, che oggi lo ha invitato a pranzo con mezzo governo sul Colle dei colli. Sono giorni felici per Pittibimbo, che ha perfino inaugurato Pitti Uomo e “monitato” alla Napolitano-maniera sulle banche che “devono dare più credito”.
renzi fra gli stand di pitti
Nella dichiarazione finale sulla missione ispettiva a Roma, gli uomini di Christine Lagarde definiscono “ambizioso” il programma economico del nostro premier e indicano in una ulteriore riduzione delle aliquote fiscali e nel taglio della spesa pubblica improduttiva la strada che Renzie l’amerikano dovrà seguire.
I missi dominici di Washington, comunque, ricordano che la disoccupazione italiana è su livelli “inaccettabili” e pretendono “interventi di politica economica rapidi e coraggiosi”, senza dimenticare i problemi storici di competitività scarsa e corruzione elevata. Inoltre, per il Fondo la nostra ripresa economica resta fondamentalmente “fragile”.
matteo renzi e agnese landini all'inaugurazione di pitti
Dal canto suo, Pittibimbo ammette che la crisi “non è finita”, anche se “si può sconfiggerla”, e prende a scudisciate – solo verbali, per carità – le banche italiane, invitandole a concedere più credito a imprese e famiglie, “dopo le decisioni della Bce”, che da settimane pompa liquidità nel mercato interbancario. Intanto, a Montecitorio, il suo governo s’è preso la fiducia numero 13 sul decreto fiscale, quello dei famosi 80 euro e delle riduzioni Irap alle imprese: 342 voti a favore e 201 contro.
Sulle riforme, prosegue il dialogo a tutto campo, con conseguente isolamento di Forza Italia. Oggi la Lega Nord fa sapere che la proposta grillina, di chiaro stampo proporzionale, le va benissimo, e mezzo governo è stato invitato a pranzo da Re Giorgio, ufficialmente per parlare di semestre europeo e del Cdm di venerdì. Berlusconi non l’ha presa assolutamente bene.
boldrini campionessa di facce schifate con napolitano
Intanto Alfanayev batte un colpo da ministro di Polizia e fa un mezzo casino. Il suo annuncio del fermo dell’”assassino di Yara Gambirasio” ha fatto infuriare la procura di Bergamo, con il capo Francesco Dettori che ha protestato così: “Avremmo voluto mantenere un maggior riserbo”. Alfanayev gli ha risposto a brutto muso che se c’è stata fuga di notizia, il magistrato ha solo da guardarsi intorno, e non certo verso il Viminale. Sia come sia, il capo di Ncd non ha indubbiamente brillato per garantismo, perché non ha parlato di “presunto colpevole”, ma di “responsabile”. Da quando ha lasciato il condannato Silvio, gli capita spesso.
angelino alfano pennarello argento 
angelino alfano pennarello argento 
yara gambirasio d7a292f8d5e35ef475ed66a895b53186 
La piccola Yara 
Marina Maccanico Giorio Napolitano e la moglie Clio
