CASSESE, L’ALLEATO PIÙ FEDELE DI GIORGIA MELONI – IL GIUDICE EMERITO DELLA CORTE COSTITUZIONALE DÀ RAGIONE ALLA DUCETTA SU (QUASI) TUTTO: “L’ABUSO D’UFFICIO ANDAVA CANCELLATO, C’È TROPPA DISCREZIONALITÀ ALLE PROCURE” - DAL PREMIERATO NON CI SONO RISCHI, SEMMAI NECESSITÀ DI CORREZIONI. IL CENTRODESTRA HA DATO PROVA DI VOLER TENER CONTO DELLE RICHIESTE DELL’ALTRA PARTE. NON È LA CONCENTRAZIONE CHE DEVE PREOCCUPARE, MA LA STABILITÀ. LA PROPOSTA NON AUMENTA I POTERI DEL CAPO DEL GOVERNO, MA…”

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sabino cassese foto di bacco sabino cassese foto di bacco

Estratto dell'articolo di Grazia Longo per www.lastampa.it

 

Professor Sabino Cassese, giurista, già giudice della Corte costituzionale e ministro per la Funzione pubblica del governo Ciampi, intravede pericoli con l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio?

«Si tratta di un reato configurato dalla norma in maniera generica, che, da un lato, non indica ai funzionari con sufficiente precisione il comportamento vietato, dall’altro dà eccessiva discrezionalità alle procure e ai giudici. Inoltre dà rilevanza penale a comportamenti che sono sottoposti al controllo del giudice amministrativo. La sua abrogazione non comporta pericoli, ma vantaggi per la certezza del diritto».

 

L’abolizione di questo reato faciliterà gli amministratori nelle decisioni e quindi si potrà accelerare la macchina amministrativa?

«È uno dei fattori che concorrono al cosiddetto timore della firma e quindi alla burocrazia difensiva. Ci si può quindi aspettare che l’amministrazione proceda più speditamente».

 

giorgia meloni premierato giorgia meloni premierato

[…] L’Anm parla di amnistia per migliaia di colletti bianchi. Non c’è il rischio, come afferma il leader del M5S Giuseppe Conte di lanciare un messaggio sbagliato ai cittadini, ovvero quello della impunità dei pubblici amministratori?

«Gli amministratori pubblici sono sottoposti al controllo dei giudici amministrativi, Tar e Sonsiglio di Stato. Solo per i comportamenti che consistono in precise fattispecie penali, interviene il magistrato ordinario».

 

Il governo sostiene la necessità di una semplificazione normativa, tuttavia – come in questo caso con il peculato per distrazione – ha introdotto diversi nuovi reati. una contraddizione, non crede?

GIORGIA MELONI IN VERSIONE DUCETTA - MEME GIORGIA MELONI IN VERSIONE DUCETTA - MEME

«Sì, è una contraddizione. Il numero dei comportamenti definiti e sanzionati come reati, nel nostro ordinamento, è superiore a quello di altri ordinamenti. Quindi, va limitato. I comportamenti proibiti possono essere egualmente sanzionati, ad esempio, con ammende».

 

Il governatore Giovani Toti ha prefigurato le dimissioni, mentre il centrodestra parla di accanimento dei magistrati nei suoi confronti. A lei, sul caso, è stato richiesto un parere dalla difesa. Qual è la sua opinione sulla vicenda?

«La giustizia è rappresentata da una bilancia. Deve dar prova di equilibrio. Non ne dà prova se adotta una misura cautelare tanto grave, per tanto tempo nei confronti di una persona che è solo accusata e non è stata ancora giudicata, senza soppesare i vari interessi e principi coinvolti (ricordi la bilancia! )».

 

DA POTERE OPERAIO A POTERE FASCIO - MEME BY MACONDO DA POTERE OPERAIO A POTERE FASCIO - MEME BY MACONDO

Lei si è unito a un fronte di giuristi, imprenditori e politici che chiedono una riforma bipartisan del premierato. Alla Stampa aveva dichiarato che la riforma «va nella direzione giusta ma rischia di sbandare». Quali rischi intravede?

«Non rischi, ma necessità di correzioni. La soglia da raggiungere per ottenere il premio di maggioranza. Il peso del voto degli italiani all’estero. L’eventuale ballottaggio. Questi ed altri sono elementi da precisare. Il centrodestra ha dato prova di voler tener conto delle richieste dell’altra parte, passando dal presidenzialismo al premierato, e poi modificando il testo originariamente presentato. Nonostante che dall’altra parte vi sia un rifiuto netto, sarebbe bene che facesse questi ultimi passi».

 

giorgia meloni premierato giorgia meloni premierato

L’opposizione teme una possibile deriva legata alla concentrazione dei poteri nelle mani del premier e al depotenziamento della figura del presidente della Repubblica, non ritiene che questi timori siano condivisibili?

«Non è la concentrazione che deve preoccupare, ma la stabilità. La proposta non aumenta i poteri del capo del governo, ma rende meno precaria la sua funzione».

 

L’opposizione e le Regioni del centrosinistra si preparano al referendum contro l’Autonomia differenziata e parlando di una riforma che spacca il Paese e rischia di penalizzare il Sud. Ritiene che anche in questo caso sia necessario e possibile un dialogo per modificare la normativa

GIOVANNI TOTI - GIORGIA MELONI GIOVANNI TOTI - GIORGIA MELONI

«Autonomia, quella voluta da De Gasperi nel 1946, vuol dire diversificazione. Già oggi la regione Puglia ha leggi agricole diverse dalla regione Lombardia. Dove sta il pericolo? ». […]

LA DUCE VITA - MEME BY EMILIANO CARLI LA DUCE VITA - MEME BY EMILIANO CARLI GIOVANNI TOTI VOTA ALLE ELEZIONI EUROPEE 2024 GIOVANNI TOTI VOTA ALLE ELEZIONI EUROPEE 2024 MATTEO SALVINI E GIOVANNI TOTI - VIGNETTA BY ROLLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA MATTEO SALVINI E GIOVANNI TOTI - VIGNETTA BY ROLLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA GIORGIA MELONI - VIGNETTA DI ALTAN GIORGIA MELONI - VIGNETTA DI ALTAN

 

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