CHE GUERRA IN CONFINDUSTRIA CAMPANIA PER IL NUOVO SINDACO DI NAPOLI E IL NUOVO GOVERNATORE! - RITRATTO DI GIANNI LETTIERI, L’EX CANDIDATO DI “FARSA ITALIA” CHE ORA FLIRTA CON RENZI

Gli imprenditori napoletani stanno facendo muro per impedire che l'ex presidente dell'Unione industriali e il suo vice dell'epoca Paolo Scudieri (titolare di una multinazionale da 1 miliardo di euro all'anno con sede nell'ex feudo del boss Raffaele Cutolo) scendano in politica…

Condividi questo articolo


Dagoreport

 

GIANNI LETTIERI GNAM GNAM GIANNI LETTIERI GNAM GNAM

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la recentissima visita (a sorpresa) di Matteo Renzi all'Atitech. Un coupe de theatre che – paradossalmente – ha fatto scendere ancor di più le quotazioni di Gianni Lettieri dalle parti di Forza Italia, nonostante lui sostenga il contrario.

 

Gli azzurri non lo hanno mai digerito, in realtà: slegato dagli apparati storici del partito e con troppi interessi a livello imprenditoriale (è stato imputato e assolto a Salerno insieme al sindaco Pd Vincenzo De Luca, per dirne una), è finito sott'attacco dei berluscones a poco più di un anno e mezzo dal ritorno alle urne.

 

L'europarlamentare Fulvio Martusciello e il deputato Paolo Russo non riescono proprio a mandarlo giù. Un po' perché Lettieri non è in grado di tener veramente testa a Luigi de Magistris – con cui ha perso il ballottaggio nel 2011 – e un po' perché è un fin troppo indipendente per i loro gusti.

 

GIANNI LETTIERI GIANNI LETTIERI

Ma soprattutto è una “mina vagante” con il suo patrimonio di relazioni e di aziende di cui nessuno sa veramente fino in fondo. “Rischiamo di ritrovarci un Berlusconi in sedicesimi”, dice sprezzante un imprenditore della provincia. “Uno che fa affari a certi livelli non può fare politica, contemporaneamente. Lettieri si scordi di diventare sindaco a Napoli”.

 

“Sono pronto a presentarmi di nuovo alle elezioni, ho la ricetta per risolvere i problemi della città”, va ripetendo lui in questi giorni, quasi a voler esorcizzare il rischio di una mancata ricandidatura. E lo ha fatto capire anche al Premier durante il suo tour negli stabilimenti di Capodichino. Non ha però specificato a quale partito si appoggerà perché Forza Italia lo ha già spedito nel cimitero degli elefanti. Il governatore Caldoro gli è amico, ma anche lui a cinque mesi dalle elezioni regionali non può osare più di tanto.

 

PAOLO SCUDIERI PAOLO SCUDIERI

Ora Gianni s'è messo in testa di salvare i 200 fuoriusciti da Alitalia, ma è una impresa tutt'altro che facile. La politica di centrodestra non lo ama e pure i rapporti con Confindustria, a dispetto del ruolo di past president dell'Unione industriali del capoluogo campano, sono tutt'altro che idilliaci.

 

È storia nota la sua disfida con Antonio D'Amato durante le amministrative, scontro arrivato fino alle aule di tribunale in un crescendo di querele ed esposti all'autorità giudiziaria. Ma è tutto Palazzo Partanna che fa muro contro le sue aspirazioni da primo cittadino.

 

renzi dopo il dato sull affluenza by selvaggia renzi dopo il dato sull affluenza by selvaggia

Gli industriali napoletani vogliono impedire che Lettieri prenda tutto il piatto così come intendono fermare l'avanzata di un altro big dell'imprenditoria campana, anche lui più volte tirato in ballo a proposito di possibili candidature a sindaco di Napoli e da ultimo a governatore della Campania; uno che, con Lettieri al vertice dell'Unione industriali, è stato suo vicepresidente e responsabile per l'internazionalizzazione. Si tratta di Paolo Scudieri, patron di “Adler Group”, multinazionale da un miliardo di euro di fatturato all'anno con sede a Ottaviano, l'ex fortino del boss Raffaele Cutolo e dei grandi capi della camorra degli anni Ottanta.

FULVIO MARTUSCIELLO CON MARA CARFAGNA FULVIO MARTUSCIELLO CON MARA CARFAGNA

 

Oggi è il mecenate dell'enogastronomia di qualità col suo outlet mangereccio “Eccellenze campane”, ma è chiaro che si tratta al massimo di un passatempo. I due, Gianni e Paolo, hanno molto in comune. A cominciare dal fatto di essere diventati ricchissimi partendo praticamente da zero. E praticamente da soli. Una cosa che, a Napoli, si vede di rado.

I rapporti di potere politico e finanziario, in Campania, rischiano di subire degli scossoni imprevedibili: nel giro di 24 mesi si decideranno il nuovo presidente della Regione e il nuovo sindaco del capoluogo. E in Confindustria è già iniziata la resa dei conti.

 

vesuviosegreto@gmail.com

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME SI PUO’ CONTROLLARE UN PARTITO CHE HA QUASI IL 30% DEI VOTI CON UN POLITBURO DI 4-5 PERSONE? E INFATTI NON SI PUO’! - LE SORELLE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI NON TENGONO LE BRIGLIA DI FRATELLI D’ITALIA: SILENZIATA LA CORRENTE DEI “GABBIANI” DI RAMPELLI, AZZERATO IL DISSENSO, ELIMINATA OGNI DIALETTICA INTERNA (CHE SI CHIAMA “POLITICA”), TRATTATI I PARLAMENTARI COME CAMERIERI A CUI SI DANNO ORDINI VIA CHAT, COSA SUCCEDE? CHE POI QUALCUNO SI INCAZZA E FA “L’INFAME”, SPUTTANANDO ALL’ESTERNO IL PIANO DI GIORGIA MELONI PER IL BLITZ PER ELEGGERE FRANCESCO SAVERIO MARINI ALLA CONSULTA…

DAGOREPORT – GIORGETTI E' GIA' PRONTO PER LA TOMBOLA: DÀ I NUMERI - IL MINISTRO DELL’ECONOMIA ALLE PRESE CON LA TERRIBILE LEGGE DI BILANCIO PRIMA ANNUNCIA “SACRIFICI PER TUTTI” E NUOVE TASSE TRA ACCISE E CATASTO, PER POI RINCULARE QUANDO SI INCAZZA LA MELONA, COSI' TIMOROSA DI PERDERE IL VOLUBILE CONSENSO POPOLARE DA CONFEZIONARE UN VIDEO CONTRO IL SUO MINISTRO: "NOI LE TASSE LE ABBASSIAMO" - E QUANDO NON SBUCA LA MELONI, ARRIVA PANETTA: SULLA CRESCITA DEL PIL GIORGETTI SI APPOGGIA AI NUMERI “ADDOMESTICATI” DELLA RAGIONERIA GENERALE FORNITI DALLA SUA FEDELE DARIA PERROTTA, PER VENIRE SUBITO SMENTITO SECCAMENTE DALL'UFFICIO STUDI DI BANKITALIA... 

DAGOREPORT – IL BALLO DELLA KETAMINA DI ELON MUSK NON PORTA VOTI: LA PERFORMANCE “OCCUPIAMO MARTE” DEL PICCHIATELLO DI TESLA SUL PALCO CON TRUMP IN PENNSYLVANIA NON HA MOSSO L’OPINIONE PUBBLICA – KAMALA HARRIS SAREBBE IN VANTAGGIO DI 4-5 PUNTI, MA IL SISTEMA ELETTORALE USA E' FOLLE: NEL 2016 HILLARY CLINTON FU SCONFITTA DA TRUMP PUR AVENDO AVUTO 3 MILIONI DI VOTI IN PIU' – IL PRESSING DEI REPUBBLICANI PERCHE' TRUMP ABBASSI I TONI (È IL MOMENTO DI PARLARE AGLI ELETTORI MODERATI, NON AL POPOLO MAGA, CHE LO VOTA COMUNQUE) - I DILEMMI DI KAMALA: MI CONVIENE FARE GLI ULTIMI COMIZI CON OBAMA? COME RICONQUISTARE IL VOTO DEI TANTI GIOVANI PRO-PALESTINA?

DAGOREPORT – VOCI (NON CONFERMATE) DALL’IRAN: IL REGIME DELL’AYATOLLAH AVREBBE TESTATO UN ORDIGNO NUCLEARE NEL DESERTO DI SEMNAN – SAREBBE UN MONITO PER NETANYAHU: NON ATTACCARE SENNO’ RISPONDIAMO CON L’ATOMICA – PIU’ DELLE MINACCE DI KHAMENEI CONTA L’ECONOMIA: CINA E INDIA SONO I PRINCIPALI CLIENTI DEL PETROLIO DI TEHERAN E SE “BIBI” COLPISCE I SITI PETROLIFERI IRANIANI PUO’ TERREMOTARE L’ECONOMIA GLOBALE – BIDEN CHIAMA NETANYAHU E GLI CHIEDE DI NON TOCCARE I GIACIMENTI…