A CHE SERVE LA SPENDING REVIEW: LE TRUPPE ITALIANE SMOBILITANO DALL’AFGHANISTAN - ENTRO NATALE AVREMO A CASA GLI ULTIMI 2 MILA SOLDATI - LA PINOTTI CI SA DIRE QUANTI MORTI E SOLDI CI SONO COSTATI I 12 ANNI DI MISSIONE?

Per avere un’idea di quale sforzo logistico ed economico rappresenta il ritorno a casa dei mezzi dell’esercito, si consideri che sono occorse 16 navi commerciali; 684 voli di vettori commerciali Ilyushin 76, 1 volo del gigantesco vettore aereo C17; 1 volo di un Antonov 124; 9 voli dei nostri C-130 per trasportare armi, munizioni ed esplosivi…

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Francesco Grignetti per “La Stampa

 

PINOTTI PINOTTI

Dodici anni dopo, è tempo di bilanci per i militari in Afghanistan. Ieri era ad Herat il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, che non ha lesinato i ringraziamenti per i sessantamila che si sono avvicendati in quel lontano Paese. «Grazie a tutti per lo straordinario impegno, professionale ed umano, l’Italia è orgogliosa di voi». Il ministro si è poi recato in India dove ha incontrato i due marò italiani auspicando un accordo tra Roma e Delhi.

 

I risultati della missione internazionale in Afghanistan non sono esaltanti, nel complesso. L’area di competenza degli italiani, però, sembra uscire meglio di tante altre. Il voto a Herat nelle settimane scorse, ad esempio, è stato un successo.

 

MATTEO RENZI MATTEO RENZI

«Le forze armate afghane - commenta il ministro - hanno svolto un lavoro egregio sotto il profilo della sicurezza, come testimoniano i dati relativi all’alta percentuale di votanti: il 58% degli aventi diritto al voto, contro il 31% del 2009. Straordinario che ben il 44% di donne si siano recate alle urne». E se nell’area di Herat gli afghani cominciano a fidarsi delle loro istituzioni, per gli italiani è davvero una gran soddisfazione.

 

Il contingente tricolore a questo punto è concentrato sulle operazioni del ritiro. Entro la fine dell’anno la missione termina. Già i numeri delle presenze si sono ridotti: ci sono circa 2000 soldati; erano quasi il doppio solo un anno fa. Sono state chiuse tutte le basi minori, trasferite alle forze locali. In questi giorni, per dire, sono stati smontati gli ultimi 4 elicotteri da carico CH-47 «Chinook».

 

Rientreranno prossimamente in Italia a bordo degli aerei da trasporto Antonov. È stato calcolato che in quasi otto anni d’impiego operativo sopra i cieli dell’Afghanistan abbiano trasportato 6.600 tonnellate di mezzi e materiali, per un totale di 5.600 ore di volo effettuate.

 

soldati italiani in Afghanistan soldati italiani in Afghanistan

Due mesi fa erano rientrati anche gli aerei da combattimento Amx: dapprima furono schierati i Tornado, poi gli Amx. In sei anni di attività, hanno effettuato 3.583 sortite per un totale di 10.526 ore di volo. L’ultima operazione proprio qualche giorno prima del rientro: hanno colpito e distrutto un ripetitore radio posizionato sui rilievi meridionali del distretto di Gulistan e utilizzato dai talebani per coordinare gli attacchi contro le forze di sicurezza afghane.

 

Sono imponenti i numeri del rientro in patria. Finora, di pari passo con la riduzione del personale, sono tornati indietro 2 elicotteri da trasporto CH-47 e 3 elicotteri da combattimento A129 Mangusta; i 4 aerei Amx dell’Aeronautica; 5 grossi mezzi antimina Buffalo e Cougar del Genio; 420 blindati leggeri Lince; 9 blindati pesanti Freccia, 17 cingolati Dardo.

soldati italiani in afghanistan soldati italiani in afghanistan

 

Nel complesso sono state rimpatriate 11.000 tonnellate tra mezzi e container. Per avere un’idea di quale sforzo logistico ed economico rappresenta il ritorno a casa dei mezzi dell’esercito, si consideri che sono occorse 16 navi commerciali; 684 voli di vettori commerciali Ilyushin 76, 1 volo del gigantesco vettore aereo C17; 1 volo di un Antonov 124; 9 voli dei nostri C-130 per trasportare armi, munizioni ed esplosivi.

 

Si potrebbe fare come gli americani: dovendo smantellare ben 800 basi, hanno semplicemente distrutto 300 mila tonnellate di materiali. Veicoli, generatori, mezzi corazzati, container, mobili. Tutto è finito polverizzato sotto i cingoli di mezzi pesanti. Non hanno voluto lasciare materiali che potevano finire nelle mani degli insorti; non ritenevano di dare altro alle forze armate afghane.

 

soldati italiani afghanistan soldati italiani afghanistan

Gli italiani, invece, intendono riportare a casa il più possibile. È stato stimato che la Difesa dovrà noleggiare ancora sul mercato privato altre 5 navi commerciali; 288 viaggi dell’Ilyushin 76; 6 voli del C17; 6 voli dell’Antonov 124; una quarantina di voli del nostro C-130. Solo a fine trasloco conosceremo i costi. Ma a Natale sarà finita.

 

 

 

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