Carlo Tarallo per Dagospia
DE MAGISTRIS 
Vincenzo De Luca Sindaco, viceministro e (soprattutto) già in piena corsa per la "grande rivincita": Vincenzo De Luca è uno e trino. Il primo cittadino di Salerno non vede l'ora di ritentare la scalata alla presidenza della Regione Campania, fallita nel 2010 quando fu sconfitto da Stefano Caldoro, e ha a disposizione un trampolino di tutto rispetto: una poltrona (pesante) di governo.
Diventare governatore alla faccia della ostilità dei piddini partenopei, che proprio non digeriscono l'idea di dover votare, far votare e glorificare il sindaco salernitano che non perde occasione per sbertucciarli: è questo il suo vero obiettivo, è questo il suo tormento. E il bello è che il pirotecnico De Luca non fa nulla, ma proprio nulla, per stemperare tensioni e polemiche.
Luigi De Magistris Stamattina, parlando delle aree portuali campane, De Luca si è superato: "L'ipotesi di accorpamento tra il porto di Salerno e quello di Napoli - ha attaccato - è un ragionamento assolutamente prematuro anche perché in questo momento, mentre nel porto di Salerno vanno avanti gli investimenti e si programma il futuro, in quello di Napoli si dorme". Ma come! Si dorme? E i proclami della premiata ditta De Magistris-Caldoro?
Stefano Caldoro "Non è stato ancora approvato - aggiunge De Luca - il piano regolatore dell'Autorità
Portuale, il grande progetto del Porto di Napoli non va avanti, non è stato ancora nominato il Presidente dell'Autorità Portuale, si rischia di perdere ottocento milioni di euro tra risorse dell'Unione Europea e investimenti privati e quindi mi pare che dal versante Porto di Napoli si stia facendo di tutto per perdere lavoro e risorse".
Che faranno ora il sindaco e il governatore? Risponderanno per le rime o incasseranno il colpo? Ah saperlo....
