CI SIAMO IN-CASELLATI A DOVERE - IL NUOVO PRESIDENTE DEL SENATO E’ UNA BERLUSCONIANA DI FERRO, VICINA A GHEDINI, E COAUTRICE DELLE “LEGGI AD PERSONAM” - LA FIGLIA LUDOVICA, ASSUNTA AL MINISTERO: “DEVO PAGARE PER SEMPRE PER QUELLA STORIA? OGGI QUESTA VICENDA È TORNATA FUORI. PER NOI È COME SE IL DIRITTO ALL'OBLIO NON ESISTESSE…”

-

Condividi questo articolo


1 - COAUTRICE DELLE LEGGI AD PERSONAM E BERLUSCONIANA DI FERRO VICINA A GHEDINI

Grazia Longo per “la Stampa”

MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI

 

Per la prima volta nella storia della nostra Repubblica, una donna siede sullo scranno della seconda carica dello Stato. Maria Elisabetta Alberti Casellati, veneta, 71 anni, giurista, fedelissima di Berlusconi della prima ora, è la nuova presidente del Senato.

 

MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI

Eletta per la prima volta senatrice per Fi nel 1994, è stata due volte sottosegretario, alla Sanità e alla Giustizia, nonché consigliere laico del Csm (Consiglio superiore della magistratura). Energica, volitiva, molto esigente con sé stessa e con gli altri, sottolinea che assolverà «questo prestigioso ruolo con disciplina e onore».

MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI

 

Tra le sue priorità «l' importanza delle riforme, l' attenzione ai reali bisogni dei cittadini, una svolta economica del Paese, che deve inoltre ritornare protagonista in Europa».

Grande attenzione anche «alle persone che vivono con un forte disagio sociale, ai giovani e alle donne. Il nostro è un grande Paese democratico e liberale in cui nessun obiettivo , nessun traguardo è più precluso».

 

MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI

E pazienza se i social media ieri pomeriggio si siano scatenati sulle contraddizioni del suo elogio al femminile considerato che «#Casellati appartiene a quel partito il cui leader manteneva le escort e organizzava festini con minorenni».

 

Si sa, anche una corona può avere le sue spine. E così accanto ai tanti auguri e apprezzamenti, a partire da quelli del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano («Ho un ottimo ricordo») al vice presidente del Csm Giovanni Legnini («Ha grande professionalità e senso delle istituzioni»), non sono mancate le critiche per i suoi scivoloni passati. Come quando, da sottosegretaria al ministero della Salute, dal 2004 al 2006, fece assumere la figlia Ludovica a capo della segreteria del dicastero. La giovane si difese sostenendo di essere «stufa di essere considerata una privilegiata, parla il mio curriculum».

BERLUSCONI E MARIA ELISABETTA CASELLATI BERLUSCONI E MARIA ELISABETTA CASELLATI

 

Anche se in verità non risulta avesse esperienze in campo sanitario. Circostanza per cui, nello studio di La7 , a «Otto e mezzo» di Lilli Gruber, la presidente del Senato fu aspramente apostrofata dal direttore del Fatto quotidiano Marco Travaglio: «Possiamo fare una trasmissione nella quale lei potrà raccontare come abbia fatto ad assumere a spese del popolo italiano sua figlia».

 

E tra i due furono scintille, sempre ad «Otto e mezzo» anche nel 2011, quando Travaglio criticò l' allora sottosegretario alla Giustizia per il sostegno alle leggi ad personam in favore di Silvio Berlusconi. Casellati lo difendeva ad oltranza e Travaglio dichiarò di voler abbandonare lo studio stanco «delle puttanate che dice questa signora».

ELISABETTA ALBERTI CASELLATI ELISABETTA ALBERTI CASELLATI

 

La quale, indignata, minacciò a sua volta di non proseguire la puntata. E sempre per difendere il leader azzurro, all' epoca dello scandalo della prostituta minorenne Ruby e del bunga bunga, diverse furono le discussioni in tv in cui la presidente del Senato ribadì che Berlusconi aveva dichiarato alla questura di Milano che Ruby fosse la nipote di Mubarak perché ne era convinto. E che quindi, come tale, agendo nell' esercizio delle sue funzioni era processabile solo dal tribunale dei ministri.

 

MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI

Non solo. A proposito degli oltre 6 milioni di euro che l' ex premier avrebbe versato a Ruby su conti esteri, Casellati dichiarò: «Berlusconi generoso con tutti, anche con le persone bisognose che incontra per strada». Vicina all' avvocato Ghedini, difensore dell' ex Cavaliere, quando questi venne condannato per frode, Casellati gridò al golpe. Avvocato matrimonialista con studio a Padova (fu lei ad assistere l' ex calciatore Stefano Bettarini in occasione del divorzio dalla showgirl Simona Ventura), docente universitario, la pasionaria di Forza Italia è stata strenua oppositrice della legge sulle unioni civili.

 

Mamma (oltre a Ludovica, giornalista, ha un altro figlio, Alvise, direttore d'orchestra) e nonna di un bambino di 9 anni, la neo presidente di Palazzo Madama è convinta che «lo Stato non può equiparare matrimonio e unioni civili, né far crescere un minore in una coppia che non sia famiglia».

 

2 - LA FIGLIA ASSUNTA AL MINISTERO «DEVO PAGARE PER SEMPRE?»

Andrea Zambenedetti per “la Stampa”

 

LUDOVICA CASELLATI LUDOVICA CASELLATI

«Mi chiedo se dovrò pagare per tutta la vita per quella vicenda». Ludovica Casellati, figlia della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti, ieri si è trovata di nuovo sotto il fuoco incrociato per una storia che risale al 2004 quando la madre, sottosegretario alla Salute nel dicastero guidato da Girolamo Sirchia, la volle a capo della sua segreteria. Oggi Ludovica, laureata in giurisprudenza, fa la giornalista ed è editore di una rivista di viaggi in bicicletta. Anche ieri era impegnata nel suo lavoro accompagnando alcuni reporter lungo le strade di Montalcino.

 

«Oggi questa vicenda è tornata fuori. Cosa vuole che le dica. In quel periodo mia mamma non si fidava di nessuno e decise di nominare me. Ma non è stata un' assunzione. Per questa ragione non vedo perché oggi se ne parli ancora. Per noi è come se il diritto all'oblio non esistesse».

 

Forse uno dei motivi per cui la vicenda è tornata attuale è che l' elezione è arrivata dopo un' intesa con il M5S che sul tema non ha mai ammesso sconti?

LUDOVICA CASELLATI LUDOVICA CASELLATI

«Non lo so, ma non ho avuto nessuna assunzione senza concorso. Ho solo ricoperto il ruolo per un breve periodo. Tanto che ora mi occupo di altro».

 

In un post su Facebook ha scritto che «per affrontare le salite più dure mi hanno insegnato che ci vuole preparazione, strategia, costanza e gambe! Ti sto festeggiando così, grande mammina!». Dopo l'elezione ha avuto modo di parlarle?

«Si per pochissimi istanti. Era felice».

 

Per la figlia qual è stato momento più emozionante, la prima elezione in parlamento nel 1994 o la nomina a presidente del Senato?

«Sicuramente oggi è il giorno più emozionante».

 

Dall' inizio della legislatura sua mamma le aveva confidato ambizioni o aspettative?

«Era serena, sapeva che erano decisioni che venivano prese a più alto livello».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

SULLA RAI ELLY NON SI È FATTA INFINOCCHIARE – IL MOTIVO CHE HA SPINTO SCHLEIN ALL’AVENTINO, OLTRE ALLA MANCATA RIFORMA DELLA GOVERNANCE DI VIALE MAZZINI, RIGUARDA LO STATO DELL’ARTE DEL PD – IL DUPLEX BOCCIA-FRANCESCHINI PUNTAVA A PIAZZARE UN PRESIDENTE DI GARANZIA CHIAMATO GIOVANNI MINOLI. UN NOME SU CUI ERA STATO TROVATO UN ACCORDO CON GIORGIA MELONI, GRAZIE AI CONTATTI DEL MARITO DI NUNZIA DE GIROLAMO CON GIAMPAOLO ROSSI – MA LA SEGRETARIA MULTIGENDER SI È RIFIUTATA DI PRENDERSI IN CARICO UN “INAFFIDABILE” COME IL MULTI-TASKING MINOLI – IL PROBLEMA DI ELLY È CHE NON HA NESSUN UOMO DI FIDUCIA IN RAI. PIUTTOSTO CHE INFILARSI IN QUEL LABIRINTO PIENO DI TRAPPOLE, HA PREFERITO CHIAMARSI FUORI – LA MOSSA DI NARDELLA: HA LANCIATO LA SUA CORRENTE PER STOPPARE FRANCESCHINI, CHE PUNTA A PASSARE IL TESTIMONE ALLA MOGLIE, MICHELA DI BIASE...

DAGOREPORT - RICICCIANO LE VOCI SU UNA FUSIONE TRA RENAULT E STELLANTIS. MA QUESTA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA – E' MACRON CHE SOGNA L'OPERAZIONE PER CREARE UN COLOSSO EUROPEO DELL'AUTOMOTIVE (LO STATO FRANCESE È AZIONISTA DI ENTRAMBI I GRUPPI) E, CON IL GOVERNO DI DESTRA GUIDATO DA BARNIER, A PARIGI NESSUNO OSERA' OPPORSI - E JOHN ELKANN? NON GLI PARE IL VERO: SI LIBEREREBBE DI UNA "ZAVORRA" E POTREBBE VELEGGIARE VERSO NEW YORK O LONDRA, PER FARE QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE (E IN CUI È BRAVISSIMO): INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI TRA LUSSO E TECH. TOLTASI DAI COJONI L'EX FIAT, NON AVREBBE PIÙ RAGIONE DI TENERSI “REPUBBLICA” E “STAMPA" E LE FAIDE CON IL COMITATO DI REDAZIONE

È ARRIVATA L’ORA DI PIER SILVIO? SEGNATEVI QUESTA DATA SUL CALENDARIO: APRILE 2025. POTREBBE ESSERE IL MOMENTO DELLA DISCESA IN CAMPO DI BERLUSCONI JR – “PIER DUDI” POTREBBE APPROFITTARE DI UNA SCONFITTA DEL CENTRODESTRA AL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA PER RIPERCORRERE LE ORME DEL PADRE: METTERE IN PIEDI UNA NUOVA FORZA ITALIA, APERTA A DIRITTI E MINORANZE, EUROPEISTA E ATLANTISTA. A QUEL PUNTO, LE ELEZIONI ANTICIPATE SAREBBERO INEVITABILI – ORMAI È CHIARO CHE IL GOVERNO MELONI NON CADRÀ MAI PER MANO DELL’OPPOSIZIONE, SPOMPA E INETTA, MA SOLO ATTRAVERSO UN’IMPLOSIONE DELL’ALLEANZA DI DESTRA-CENTRO - LA DIFFIDENZA DI MARINA, TERRORIZZATA DALL'IPOTESI CHE IL FRATELLO FINISCA FAGOCITATO DA BATTAGLIE MEDIATICHE E GIUDIZIARIE, COME IL PADRE...