- CINQUESTELLE IN RIVOLTA CONTRO IL “MOVIMENTO” MILITARIZZATO: “GRUPPI A RISCHIO, ALTRI SE NE ANDRANNO” -

Sono parecchi i deputati grillini che disertano le assemblee dove ormai si discute di diarie e burocrazie mentre le questioni delicate le risolvono Beppe e Casaleggio - I parlamentari M5S soffrono l’irrilevanza: non decidono nulla e devono obbedire - Il principio dell’“Uno vale uno” che fine ha fatto?

Condividi questo articolo


Annalisa Cuzzocrea per "la Repubblica"

La scena si ripete da giorni. Sempre uguale. I deputati e i senatori 5 stelle sono attesi in assemblea, magari di giovedì sera, come ieri. E invece, li si vede imboccare veloci l'uscita già nel primo pomeriggio: trolley al seguito, taxi da prendere al volo. Si torna a casa.
Non si tratta di "dissidenti".

GRILLO LOMBARDI CRIMIGRILLO LOMBARDI CRIMI

A prendere il treno ieri sera non sono stati solo Alessandro Furnari e Vincenza Labriola (che hanno formalizzato la loro intenzione di uscire dal gruppo e passare al misto con una lettera inviata alla presidenza della Camera). A disertare le assemblee sono molti di più: non ne capiscono più il senso, le vedono scavalcate da decisioni prese dall'alto, le trovano - per dirla con Adriano Zaccagnini: «Farraginose, lente, elefantiache, burocratiche».

la smorfia di grillo ipnotizza lombardi e crimila smorfia di grillo ipnotizza lombardi e crimi

Il deputato racconta che alla riunione congiunta di ieri (al momento del voto erano un'ottantina su 163) si è parlato solo di dove destinare i soldi eccedenti dallo stipendio e dalla diaria: «Li daremo allo Stato, non è passata la linea di chi voleva finanziare iniziative
locali». Ma come? Dove? Su quale conto? «Non si è capito. Faremo le cose bene e con calma. L'idea del salvadanaio temporaneo non passerà perché molti non se la sentono di affidare i loro soldi al comitato direttivo».

GRILLO Lombardi e Vito  A ROMAGRILLO Lombardi e Vito A ROMA

Eppure, il nuovo capogruppo Riccardo Nuti parla di un bonifico entro 10 giorni. Zaccagnini taglia corto: «Propaganda». Poi spiega: «Il problema è che ormai l'assemblea non discute dei problemi, ma di questioni burocratiche disciplinari interne. Il disagio di alcune persone è evidente.

labriola con roberta lombardilabriola con roberta lombardi

Non solo non vengono alle riunioni, non si presentano neanche ai lavori d'aula, e l'assemblea non se ne prende cura. Io l'ho detto chiaro: o riprende in mano la gestione delle questioni più importanti del gruppo, o il gruppo non c'è più. I casi come Furnari e Labriola aumenteranno». Si sarebbe dovuto parlare dell'esito del voto amministrativo, del rapporto incrinato con Stefano Rodotà, ma niente: «Finiamo sempre per parlare di soldi». E poi: «Se ti rendi conto che alcune decisioni ti vengono sfilate sotto il naso e imposte dall'alto ti dici: ma allora qui che ci stiamo a fare?».

MARIO MICHELE GIARRUSSOMARIO MICHELE GIARRUSSO la grillina labriolala grillina labriola

Un episodio chiave lo racconta un'altra deputata: «Uno che fino a qualche giorno fa consideravamo talebano ci ha detto che non farà più parte del gruppo Internet
perché Casaleggio gli ha detto che sul portale vuole interfacciarsi solo con Artini. E si è scusato, perché non potrà vigilare sullo strumento che aspettiamo da anni».

Al Senato non va meglio. Davanti ai microfoni di Sky, Adele Gambaro dice: «Il dissenso dev'essere ascoltato, e Grillo deve cambiare toni. Capisco che ora ci siano i ballottaggi, ma è arrivato il momento di voltare pagina».

grillo casaleggiogrillo casaleggio APRISCATOLE IN SENATO FOTO TWITTER BEPPE GRILLOAPRISCATOLE IN SENATO FOTO TWITTER BEPPE GRILLO

Che il gruppo rischi di sfaldarsi hanno cominciato a capirlo anche gli ortodossi. Non è un caso che Beppe Grillo ieri, a ora di pranzo, abbia chiamato Alessandro Furnari. Hanno parlato per 20 minuti, passando dall'Ilva ai lavori parlamentari. Troppo tardi però: la lettera alla presidenza della Camera era già partita. Il passaggio al misto è praticamente ufficiale. «Quando senti le scarpe strette, vuol dire che devi toglierle», chiosa la deputata tarantina. Fine della storia.

Zaccagnini è felice per loro. «Non si può lavorare quando non si è sereni. Metà delle persone ormai ha dubbi. Non dico che vogliano uscire, ma non lavorano bene per una sorta di mobbing interno. Io loro due li capisco. Le contraddizioni prima o poi emergono, i nodi vengono al pettine. Quando sarà ufficiale, esprimerò la mia solidarietà».

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO