COME NELLE BARZELLETTE - METTI INSIEME UN GRILLO ITALIANO, UN INGLESE (FARAGE), GLI SVEDESI DI ESTREMA DESTRA, UN VERDE LETTONE E I CONSERVATORI LITUANI E VIENE FUORI L’ARMATA BRANCALEONE DEGLI EUROSCETTICI: MA DAL NUCLEARE AGLI IMMIGRATI SONO DIVISI SU TUTTO

48 deputati di 7 paesi: c’è chi odia gli immigrati e chi gli accoglierebbe e i 17 italiani proclamano l’indipendenza dal nuclearista Farage - Grazie a questa compagnia di giro il gruppo euroscettico ha messo insieme poltrone e soldi (almeno 3-4 milioni l’anno) - Intanto Pizzorno, il chitarrista dei Kasabian, definisce Farage “un uomo molto pericoloso”...

Condividi questo articolo


Marco Zatterin per ‘La Stampa’

 

I Democratici svedesi sono fra i migliori amici dell’uomo, a patto che sia bianco. Quando è nato, nel non lontano 1988, il partito professava la supremazia della razza caucasica e imponeva l’uniforme nazista a chi veniva alle loro riunioni. Un abbigliamento più casual è stato adottato dal 1995, quando s’è deciso di ispirare ogni scelta politica alla dichiarazione dei diritti fondamentali dell’uomo. L’attuale leader, Jimmie Akesson, ha cambiato il simbolo, ha messo una margherita blu al posto della torcia. Voleva rifarsi il look, eppure lo schieramento è ancora ritenuto razzista, populista e chiaramente antislamico.

GRILLO E FARAGE GRILLO E FARAGE

Lo Sverigedemokraterna è uno dei sei alleati di Beppe Grillo nel gruppo Efd Libertà e Democrazia, a cui gli eurodeputati a Cinque stelle hanno aderito come indicato dal referendum online di una settimana fa. Il numero uno della squadra è Nigel Farage, l’indipendentista britannico che nel giro di poco è diventato il politico più votato del Regno Unito e il più stretto sodale europeo dell’ex comico genovese. Con l’Ukip vuole tirare Londra fuori dall’Ue, affogare l’euro, limitare la circolazione dei cittadini per proteggere i «british jobs». E’ amato e odiato. Giusto ieri, per dirne una, Serge Pizzorno, chitarrista di origine italiana che guida la band inglese Kasabian, lo ha definito «un uomo molto pericoloso su cui bisogna sempre tenere un occhio».
 

L’inglese è abituato a sentirne di peggio. E a dirne. I suoi interventi a Strasburgo regalano disprezzo e ironia, ha una retorica efficace, spara per colpire. In aula lo guardano con sufficienza e timore, però il 30% dei britannici che lo ha votato certifica l’efficacia del messaggio. Cinque anni fa ha creato l’Efd, ora l’ha difeso con carattere dagli attacchi dell’altra estremista, Marine Le Pen. Non ha badato a sforzi. L’obiettivo è stato raggiunto tirando a bordo chi c’era, così ha messo insieme poltrone e soldi, almeno 3-4 milioni l’anno, si stima.
 

GRILLO CORONA DI SPINE GRILLO CORONA DI SPINE

Sono 48 deputati. Di sette paesi, come si diceva. Ventiquattro hanno la casacca Ukip e invocano la riconquista della sovranità. Diciassette sono gli italiani che proclamano l’indipendenza dal nuclearista Farage, al quale sono uniti dalla fede nella democrazia diretta, non dai temi ambientalisti e nemmeno troppo da quelli europei, visto che senza Unione non si fanno gli eurobond. Due sono gli svedesi, Kristina Wunberg e Peter Lundgren. «Democratici». La stampa locale ha appena beccato la donna a spacciare una vacanza in Mozambico per un impegno in una organizzazione umanitaria. «Sono persone per bene - assicurano all’Ukip -. Patrioti uniti per il loro paese».
 

GRILLO SI PRENDE UNA BIRRA ALLA BERSANI GRILLO SI PRENDE UNA BIRRA ALLA BERSANI

La coppia di deputati che arriva dalla Lituania, Rolandas Paksas e Valentinas Mazuronis, fa capo a Ordine e Giustizia, partito socialconservatore e antiestablishment. Paksas ha una storia lunga, è stato premier e presidente, carica che ha perso nel 2004, accusato di contatti con la mafia russa, in un’inchiesta in cui è spuntata una mega tangente proveniente da Mosca. La condanna parla di diffusione di informazioni riservate. Fu temporaneamente interdetto ai pubblici uffici.
 

I due lituani sono contrari all’euro. Come la lettone Iveta Grigule, una bella signora che viene dal Partito rurale e si batte per la riduzione delle competenze europee. «Non dobbiamo pagare noi per il debito spagnolo o greco», ama ripetere. Anche lei chiede la restaurazione della sovranità, tema chiave pure per Petr Mach, ceco, economista vicino all’ex presidente Klaus, leader del Partito dei cittadini liberi.

farage nega ogni accusa farage nega ogni accusa

Libertario, ultraliberista, vuole il minimo la redistribuzione del reddito ad opera dello stato. Poco Welfare, molto mercato. Il contrario di Joelle Guerpillon che sarebbe statalista alla stregua del Front National da cui è scappata perché non voleva lasciare il posto, come chiedeva la Le Pen. Non odia gli immigrati, il che gli è costato la fiducia del Fn, irriterà gli svedesi e Farage, ma non così tanto i grillini. Strano gruppo davvero. Senza legami, se la voglia di scardinare l’Europa, ognuno a modo suo. E di incassare una ventina di milioni almeno, insieme e appassionatamente. 

farage parla di macchina del fango farage parla di macchina del fango

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO