Clarissa Gigante per il Giornale
L'attentato di Londra, dove un uomo ha prima travolto i passanti con un suv e poi ha tentato di entrare nel parlamento britannico? Solo un "false flag", un complotto ordito dai massoni. Anche stavolta i dubbi su sicurezza e matrice dell'episodio sono tanti. Ma, come al solito, a sguazzare nel "quello che non vi dicono" sono i complottisti, che scandagliano foto per foto e frame per frame il "film" dell'attentato alla ricerca di incongruenze e di prove a tesi che spesso sono reali solo nella testa di chi le cerca.
A stupire però è quando in questo meccanismo finisce persino un senatore. È quello che è accaduto a Bartolomeo Pepe, ex M5S e ora nel Misto, non nuovo alle teorie del complotto (basti pensare alle sue battaglie contro le scie chimiche).
Ieri il senatore ha lanciato la sua accusa su Facebook: una foto - sgranata e in bassa definizione, come accade spesso in questi casi - di uno degli elicotteri usati a Londra per soccorrere i feriti a Westminster. Elicottero che sembra riportare squadra e compasso, il più famoso simbolo massonico. Ad accompagnare l'immagine solo due parole: "No comment".
Ma il fantomatico complotto è subito sbugiardato: al commentatore Ennio Rusdalli bastano una foto più chiara e un link a Wikipedia. Dietro quell'elicottero c'è effettivamente la Massoneria di Londra. Che nel 2016 ha contribuito ad acquistare i velivoli con una donazione di due milioni di sterline.
Magari l'attentato sarà pure un "false flag". Ma quel simbolo non dimostra nulla. E, come fa notare lo stesso Rusdalli, "non sarebbe molto furbo organizzare segretamente un'operazione massonica mettendo il simbolo della massoneria su un elicottero".