AI CONSIGLIERI CALABRESI ABBIAMO PAGATO LE SPOGLIARELLISTE…

Dieci indagati in Calabria: spese pazze coi soldi destinati alle “attività istituzionali” - Da destra a sinistra, rimborsi per spettacoli di lap dance, “gratta e vinci”, multe, tarsu e i soliti viaggi e festini - Tra i coinvolti qualcuno sarebbe stato eletto in parlamento: fuori i nomi!

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Giuseppe Baldessarro per "La Repubblica"

consiglio regionale calabriaconsiglio regionale calabria

Dai soldi per i "Gratta e Vinci", ai biglietti della "lap dance". E poi viaggi in Italia e all'estero, auto di lusso, vini pregiati e immaginette sacre, pranzi e cene da 20 a 25 posti a tavola. Persino le multe della Stradale per eccesso di velocità sono finiti nei bilanci dei gruppi del Consiglio regionale della Calabria.

Gli specialisti della Guardia di Finanza hanno trovato di tutto nei conti dei politici. Dal singolo caffè da 70 centesimi a fatture da diverse migliaia di euro. Un elenco sterminato di rimborsi, ottenuti tra il 2010 e il 2012. Dal quale spuntano iPhone, iPad, ricariche del telefono, bollette della Tarsu, detersivi, il tagliando della berlina e i pieni di carburante. Tutte spese giustificate per attività politico-istituzionali.

Consiglio Regionale Calabria jpegConsiglio Regionale Calabria jpeg

Nell'inchiesta sono coinvolti politici di entrambi gli schieramenti, al momento due di centrosinistra e otto di centrodestra, alcuni dei quali poi chiamati in giunta o eletti in Parlamento. Un'inchiesta particolarmente corposa, insomma, firmata dal procuratore facente funzioni Ottavio Sferlazza (il nuovo procuratore Cafiero de Raho si insedierà la prossima settimana) e dal sostituto Matteo Centini, che ora è giunta ad un primo step.

Indagati con l'accusa di peculato quasi tutti i direttori amministrativi dei gruppi di Palazzo Campanella, e con essi anche dieci consiglieri regionali. Secondo i magistrati avrebbero distratto soldi pubblici per finalità non istituzionali.

GUARDIA DI FINANZAGUARDIA DI FINANZA

Dieci nomi eccellenti, sui cui c'è ancora il massimo riserbo, ma la sensazione è che si tratti soltanto della punta dell'iceberg. Lo spettro su cui si sviluppa l'indagine è infatti piuttosto ampio. Da una parte ci sono spese di poco conto, dall'altra centinaia di migliaia di euro di cui solo in parte s'è trovata traccia. Denaro registrato in entrata nei bilanci, ma di cui non c'è documentazione in uscita. Spese non giustificate insomma e un buco che dovrebbe aggirarsi attorno al milione di euro.

gratta e vincigratta e vinci

Il caso dei Gratta e vinci e dei biglietti per gli spettacoli di lap dance appaiono i più eclatanti, ma non sono gli unici. Allo studio dei finanzieri ci sono anche tantissimi viaggi. Alcuni a Montepulciano e Chianciano, e poi all'estero, come ad esempio quelli in Russia, a Montecarlo e persino a Los Angeles. Naturalmente con tanto di auto e alberghi
di lusso. Tutto spesato.

Un capitolo a parte gli inquirenti lo hanno poi dedicato alle ricevute "particolari". Ossia quelle che appaiono più difficili da giustificare come attività politica. Tra queste le Fiamme Gialle hanno scoperto che c'è chi si è fatto rimborsare la tassa per i rifiuti, affitti, corposi acquisti di detersivi, vini, immagini sacre.

Altre ricevute su cui la magistratura ha messo l'ingrandimento riguardano il pagamento
di tasse all'Agenzia delle Entrate. Tasse che gli investigatori non riescono a spiegarsi in termini di attività istituzionale. E poi incontri conviviali, per 20 - 25 persone e tante ospitate di amici in diversi alberghi. Una marea di spese che ora i consiglieri regionali e tesorieri saranno chiamati a spiegare agli inquirenti che nelle prossime settimane inizieranno a interrogarli.

 

 

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