AlGia. per “il Giornale”
giuseppe conte foto di bacco (2)
I 5 Stelle aprono a un'alleanza con il Pd alle Regionali. O meglio, aprono a un possibile sostegno per Pierfrancesco Majorino, candidato della sinistra, ma rilanciano la sfida al Pd: «Se vuole dimostrare di aver fatto tesoro degli errori compiuti in passato, noi ci siamo».
Questo è il succo della apparizione di Giuseppe Conte, il leader del Movimento che ieri ha partecipato alla conferenza stampa con il gruppo pentastellato a Palazzo Pirelli, in vista delle elezioni regionali, che probabilmente saranno celebrate il 12 e 13 febbraio. A sinistra, è una fase ancora concitata.
Il caos delle settimane scorse è finito con l'indicazione di Majorino, da parte di una mini-coalizione guidata dal Pd, ma resta la divisione con il Terzo polo di Letizia Moratti, che ha scombinato tutti i piani, e resta appunto l'incognita 5 Stelle Il partito dei grillini è tradizionalmente fragile in Lombardia, ma con Conte mantiene l'ambizione di contendere al Pd il primato nel «campo largo» delle opposizioni e quindi anche in Lombardia non vuol farsi marginalizzare, restando solo, magari a competere con un candidato di sinistra radicale.
Dato per scontato, e confermato, il no a Moratti, ieri Conte ha fatto capire che stavolta questa competizione con il Pd potrebbe essere giocata dall'interno, contando sulle incertezze che i Democratici hanno avuto, comprese le sbandate per la ex vicepresidente targata centrodestra.
Eccola, dunque, l'apertura di Conte: «Su Majorino - ha detto - ho chiesto informazioni e mi sono state date referenze di una persona in condizione di poter condividere buona parte dei nostri principi e dei nostri valori. Se fosse questa premessa, quando arriverà, in un secondo momento, quella di Majorino sarà una candidatura possibile.
il video tiktok di giuseppe conte contro giorgia meloni 1
Ma in questo momento non accettiamo assolutamente di discutere del tema della candidatura: ci interessano i programmi. La questione della candidatura per quanto ci riguarda è accantonata».
Al di là della formula di rito sui «programmi», la disponibilità sul candidato è sostanziale, e convive con un approccio di sfida, appunto, al partito. «Se il Pd vuole dimostrare di aver fatto tesoro degli errori compiuti in passato, noi ci siamo; se si vuole sedere a un tavolo di confronto con il Movimento 5 Stelle assolutamente siamo disponibili. Ma - sottolinea Conte - dobbiamo farlo con criterio e metodo e nel rispetto dei cittadini».
«Se questo percorso verrà condiviso la sintesi - io credo ci sia la possibilità per presentare un'offerta competitiva a beneficio di tutta la Lombardia». E a Majorino la disponibilità non è sfuggita: «Dal Movimento 5 Stelle - ha risposto - viene un buon contributo sul piano dei contenuti e una giusta volontà di confrontarsi sui temi prima che sulle persone. Mi pare, sinceramente, un buon approccio». Resta, per la coalizione, un pericolo: se dovesse concretizzarsi un accordo fra Pd e 5 Stelle, scapperebbe probabilmente «Più Europa». Ma nel centrosinistra, in questo momento, la coperta è troppo corta.
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