COSA CI ARRAPA DEL MONDO TRANS? - SECONDO ROCCO SIFFREDI OGGI "FA FIGO METTERE IN TUTTE LE SERIE TV DUE UOMINI CHE SI BACIANO, DUE DONNE CHE SI BACIANO, UNA TRANSGENDER. LO SI FA SOLO PER APPARIRE MENO IPOCRITI" - VITTORIO SGARBI: "ANCHE LA TRASGRESSIONE HA I SUOI DIRITTI. MA LA LEGGE ZAN VOLEVA "NORMARE" CIÒ CHE È GIÀ "NORMALE"…". VLADIMIR LUXURIA: "IO SPERO CHE IL MIO FASCINO SIA LEGATO AL MIO CARATTERE, AL MIO CARISMA E NON ALLA MIA IDENTITÀ DI GENERE"

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Azzurra Della Penna per “Chi

 

MODELLE TRANS MODELLE TRANS

Prima di tutto Giorgio Armani, un signore della moda che ormai potrebbe limitarsi a sistemare la linea delle spalline della giacca beige e, invece, si prende la briga di scegliere Valentina Sampaio quale nuova testimonial della sua linea beauty «perché la bellezza sia significativa e trasversale», dice.

 

MODELLA TRANS MODELLA TRANS

Poi Ryan Murphy, che nella terza stagione di Pose mette in scena il matrimonio di una trans con una forza emotiva che non ha precedenti: lei si chiama Angel, le sue amiche sono Elektra, Lulu, Blanca…

 

icardi trans guendalina icardi trans guendalina

Si sposerà all’hotel Plaza di New York con una cerimonia da mille e una notte, con le invitate vestite da sposa pure loro dicendo - lei che è, in effetti, una sorta di unicorno - «Sono la prima, non sarò l'ultima».

 

dreamer supereroe trans dreamer supereroe trans

E vogliamo parlare della vita reale? Lasciamo stare la magia della moda e quella delle serie tv. Parliamo di Wanda Nara, una che davvero non discrimina, che tratta con la stessa intensa aggressività verbale - leggere i messaggi per capire - le amanti, presunte o tali, del suo Maurito Icardi: sia la donna, Eugenia Suarez, che la trans, Guendalina Rodriguez.

 

Persino i tempi in cui il gelato Magnum aveva preso una transgender per la sua pubblicità sembrano anteguerra. Troppo si occhieggiava, era il 2015, allo stupore misto alla volgarità, come a dire: "Se parliamo di Magnum, dovrà pure avere qualcosa di più" (il meta messaggio, in effetti, è sempliciotto).

 

valentina sampaio valentina sampaio

Ora, appunto, di transessualità si parla, ma in maniera differente, si allude a qualcosa di più, ai sentimenti, alle emozioni che dovrebbero, in fondo, essere di tutti quanti. E si parla anche di niente: togli tutto, persino il sesso.

 

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FARE LA DIFFERENZA

«Questo dovrebbe essere lo scatto decisivo: la transessualità dovrebbe essere una qualità neutra», sottolinea Vladimir Luxuria, «non qualcosa che rende migliore o peggiore una persona, qualcosa che ne limita o ne esalta il talento, non si dovrebbe cambiare idea su una persona se ti dice che è trans: se fai un colloquio di lavoro dici che sei laureata, che hai esperienza, che hai, magari, una specializzazione...».

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Piccolo inciso: non si può non notare che l'ex deputata ha già nel nome un richiamo alla sensualità: «Sensualità, appunto. Ho sempre pensato alla “lussuria” anche come esaltazione dei sensi: il gusto, l’olfatto, il tatto… Alla fine tutto è lussuria, non solo quella che riguarda il peccato capitale, che per me, del resto, peccato non è. Anzi, è una virtù».

 

POLITICALLY CORRECT A CHI?

Giochi di parole a parte, il re dell'hard Rocco Siffredi avverte: «Ormai tutto si lega e abbraccia il politically correct, oggi fa figo mettere in tutte le serie tv due uomini che si baciano, due donne che si baciano, una transgender. Lo si fa solo per apparire meno ipocriti».

 

valentina sampaio valentina sampaio

A X Factor hanno passato due puntate a dire che avevano eliminato le categorie: «E a me sta terribilmente sul ca**o questa strumentalizzazione: fallo e non dirlo. Invece lo dici e lo ripeti per apparire avanti, ma in realtà sei vecchissimo e fai ridere le nuove generazioni (che, invece, sono giustissime visto che se ne fregano di tutto). E aggiungo che in certe manifestazioni di fluido non c'è niente, è un fluido pericoloso che ti fa sbattere contro blocchi di marmo».

 

Sul tema il deputato e critico d'arte Vittorio Sgarbi rincara la dose: «Mettono in campo la storia del politically correct nella speranza che qualcuno tiri su qualche polemica».

 

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Proprio lui che anni fa aveva portato in tv la transgender Eva Robin's. «Ma infatti leggi come il Ddl Zan contro l'omotransfobia andavano fatte, forse, 20 anni fa, mica adesso. Oggi vogliono "normare" ciò che è "normale". Quando ero piccolo io a Sanremo c'erano Orietta Berti e Iva Zanicchi, oggi c'è Achille Lauro vestito da donna che canta Me ne frego: funziona, fa moda e quindi normalizza».

 

IL FASCINO STA AL CONFINE

In effetti va detto che la bellezza, la moda, lo spettacolo sono un lasciapassare favoloso: «Infatti io rivendico il diritto di essere trans e brutta», tiene a sottolineare Luxuria. «Passare il messaggio che solo la bellezza, la giovinezza, il vigore siano vincenti è, quanto meno, devastante».

 

rocco siffredi anni 90 rocco siffredi anni 90

D'accordo, ci sarà una Rita Levi Montalcini anche fra le trans: «E magari sono io», scherza Luxuria. L'immagine comunque conta e non da oggi, come Sgarbi, meglio di chiunque altro, sa rimarcare: «Pensate all'angelo che sta davanti a San Giuseppe nel Riposo durante la fuga in Egitto di Caravaggio: quella è una figura ambigua, è a metà strada fra una trans e Belen. In fondo non ci voleva Armani per arrivare a capire che ciò che è al confine fra una sessualità e l'altra è più interessante».

 

LE REGOLE DELL'ATTRAZIONE

Dunque si arriva all'incanto, all'attrazione. Ma che cosa ci avvince davvero del mondo trans? «C'è un'attrazione psicologica per le donne e una fisica per l'uomo», spiega Rocco Siffredi, che è anche autore del manuale Sex Lessons (Mondadori).

 

ROCCO SIFFREDI PRO DDL ZAN ROCCO SIFFREDI PRO DDL ZAN

«Magari hai bisogno di uscire da una vita sessuale non appagante, magari vai oltre la tua sessualità, magari ti vengono dubbi... Questo almeno è quello che mi raccontano gli uomini, le donne e le trans. Non dimentichiamoci che faccio film porno e ne conosco tante».

 

D'accordo, ma se non bisogna più fare differenze? «La discriminazione non si batte con l'omologazione. Chi l'ha detto che "diverso" non va bene? A me va benissimo», conclude Siffredi.

 

vittorio sgarbi malena vittorio sgarbi malena

Gli fa eco Vittorio Sgarbi: «Anche la trasgressione ha i suoi diritti». Non è invece d'accordo Vladimir Luxuria sul fascino della trans, quello che, oltre a molto altro, ci ricorda anche una cosa semplice semplice: tutte le volte che, anche chi trans non è, non si è sentito a suo agio o aderente al suo corpo: «Io spero che il mio fascino sia legato al mio carattere, al mio carisma e non alla mia identità di genere. Se un po' di carisma ce l'ho, lo vorrei legare di più alla mia intelligenza che ad altro», dice.

 

UN APPUNTO SUL DDL ZAN

Sempre secondo Vladimir Luxuria: «Il punto nodale della discussione sul Ddl Zan, soprattutto fatta dai vecchi senatori, è stato proprio quello di mettere nero su bianco l'identità di genere. Proprio quei vecchi senatori, gente che ha fatto del trasformismo una carriera». E questa volta Vittorio Sgarbi le dà ragione: «Già, i trans della politica non hanno votato il Ddl Zan...».

 

VLADIMIR LUXURIA VLADIMIR LUXURIA VLADIMIR LUXURIA PRO DDL ZAN VLADIMIR LUXURIA PRO DDL ZAN vladimir luxuria vladimir luxuria

 

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