'POVERA PATRIA' - IL SERVIZIO FIRMATO DA ALESSANDRO GIULI SUL SIGNORAGGIO
Da “Circo Massimo - Radio Capital”
Shitstorm e olio di ricino. Negli ultimi giorni, dopo la trasmissione di un servizio in "Povera Patria", su Rai2, si è discusso molto del signoraggio. A prendere parte la parola anche Carlo Cottarelli. Le posizioni dell'ex commissario alla spending review non sono piaciute al senatore 5 stelle Gianluigi Paragone, che l'ha definito "presuntuoso, arrogante, mona": "Il termine mona mi piace moltissmio, mia moglie è veneta", dice Cottarelli sorridendo a Circo Massimo, su Radio Capital, "sono i soliti attacchi personali che ormai si fanno di routine in rete".
Paragone lo accusa anche di andare a 'Che tempo che fa' senza contraddittorio: "Ma quello è un certo tipo di trasmissione: mi hanno invitato, ci vado e cerco di essere molto bilanciato", ribatte il direttore dell'Osservatorio sui conti pubblici della Cattolica, che poi rivela: "In conseguenza di quello che ho scritto mi hanno invitato a 'Povera Patria', venerdì andrò in quel programma a parlare di signoraggio".
A proposito degli insulti ricevuti, Cottarelli su twitter ha scritto "a quando l'olio di ricino?": "Non voglio far pubblicità a chi insulta, ma l'abbiamo sentito: invece di prendersela con le idee, si insultano le persone, e quindi io sono arrogante, presuntuoso e mona. Fortunatamente non ci sono cose in termini fisici, ma la violenza con cui si attaccano le persone nella rete è cosa nota. La tattica è ormai sperimentata, da manuale, si chiama shitstorm e viene scatenata nei confronti di certe persone. Purtroppo", continua, "siamo in preda a questa cosa, e in termini mediatici, e non fisici, siamo ai livelli dei manganelli e dell'olio di ricino".
Se sono preoccupato per la democrazia? "Qualche preoccupazione c'è", ammette Cottarelli, "sarebbe meglio se il dibattito fosse in termini normali, pacati, senza insultare le persone. Le idee si possono discutere, ma quando si comincia a insultare le persone, a dire che quello parla così perché viene pagato dalla finanza internazionale... a questo proposito, mi è arrivato da diverse fonti un video di un giornalista che dice che il vertice della politica italiana degli ultimi vent'anni è nelle mani di Goldman Sachs. Sono tutte esagerazioni. Certo, le porte girevoli in politica sono una brutta abitudine e sarebbero da vietare, ma da qui a dire che tutto quello che è stato fatto era nelle mani dei banchieri internazionali ce ne passa".
Una delle cose strane del reddito di cittadinanza è che non tiene conto del diverso potere d'acquisto al nord e al suduest'anno si è messa una toppa, prendendo più soldi a prestito, ma il prossimo anno è tutto da vedere: o viene aumentata l'IVA o il deficit sale oltre il 3%. Le risorse non si sono trovate. E si è rinunciato a quello che bisognerebbe fare: ridurre gradualmente il deficit finché siamo in tempo".
CARLO COTTARELLI COTTARELLI COTTARELLI