CROSETTO È IL PAPERONE DEI MINISTRI: IL TITOLARE DELLA DIFESA HA DICHIARATO 935 MILA EURO - DOPO LE POLEMICHE SU POSSIBILI CONFLITTI DI INTERESSE, HA LIQUIDATO LA SUA INFLUENTE SOCIETÀ DI LOBBY, MANTENENDO UNA QUOTA IN UNO STUDIO COMMERCIALISTA CHE SI OCCUPA DI CONSULENZA AZIENDALE - LA SOCIETÀ DI CONSULENZA PERSONALE E' IN LIQUIDAZIONE DAL 7 DICEMBRE DOPO LE POLEMICHE PER ALCUNE AZIENDE, TRA LE QUALI COLOSSI DEL SETTORE ARMI, CHE AVEVANO CHIESTO...

-

Condividi questo articolo


Estratto dell'articolo di Antonio Fraschilla per “la Repubblica”

GUIDO CROSETTO MACHETE MEME GUIDO CROSETTO MACHETE MEME

 

È il più ricco, anche se lo sarà da adesso un po’ meno con lo stipendio da ministro. E come annunciato dopo le polemiche su possibili conflitti di interesse, ha liquidato la sua influente società di lobby, mantenendo comunque una quota in uno studio commercialista che si occupa di consulenza aziendale. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha consegnato, con qualche ora di ritardo rispetto ad alcuni colleghi, la documentazione sullo stato patrimoniale e sui redditi. E ha subito sorpassato tutti gli altri ministri.

 

Crosetto con una nota firmata 20 gennaio dichiara di avere partecipazioni in sei società. (...)

guido crosetto guido crosetto

 

Crosetto dichiara di avere ancora una quota del 50 per cento inoltre nella società di consulenza personale, le altre quote sono della moglie Graziana Saponaro e dal figlio Alessandro. Ma dalla banca dati camerali la società risulta in fase di liquidazione dal 7 dicembre: il ministro aveva annunciato la liquidazione di questa srl dopo le polemiche per alcune aziende che avevano chiesto consulenze alla sua società, tra le quali colossi del settore armi.

 

Il ministro nella dichiarazione del 2022 su redditi 2021 ha dichiarato 935 mila euro: quasi un milione di euro, di gran lunga la cifra superiore a tutti i colleghi che siedono con lui in Consiglio dei ministri.

guido crosetto guido crosetto

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

COME MAI L’OPA OSTILE DI UNICREDIT SU BANCO BPM HA TERREMOTATO I NEURONI LEGHISTI? IL MINISTRO DEL MEF GIORGETTI HA SUBITO ALZATO LE BARRICATE: L'OPA È STATA "COMUNICATA, MA NON CONCORDATA COL GOVERNO", MINACCIANDO ADDIRITTURA LA GOLDEN POWER, COME SE UNICREDIT FOSSE DI PROPRIETÀ CINESE - ANCOR PIÙ IMBUFALITO È SALVINI: “UNICREDIT ORMAI DI ITALIANO HA POCO E NIENTE: È UNA BANCA STRANIERA, A ME STA A CUORE CHE REALTÀ COME BPM E MPS CHE STANNO COLLABORANDO, SOGGETTI ITALIANI CHE POTREBBERO CREARE IL TERZO POLO ITALIANO, NON VENGANO MESSE IN DIFFICOLTÀ" – ECCO IL PUNTO DOLENTE: L’OPERAZIONE DI ORCEL AVVIENE DOPO L'ACCORDO BPM-MILLERI-CALTAGIRONE PER PRENDERSI MPS. COSI’ IL CARROCCIO CORRE IL RISCHIO DI PERDERE NON SOLO BPM, STORICAMENTE DI AREA LEGHISTA, MA ANCHE MPS, IL CUI PRESIDENTE NICOLA MAIONE È IN QUOTA LEGA…

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…