CRUCCHI VERI BACUCCHI - IL NOBEL STIGLITZ: “LA GERMANIA È INCOSCIENTE: SE ATENE CADE NEL DIRUPO DENTRO CI FINIRÀ L’EUROPA. UN EURO NON INDISTRUTTIBILE DANNEGGEREBBE IRREPARABILMENTE LA CREDIBILITÀ DELLA BCE”

“Al primo attacco speculativo gli interessi sui titoli europei schizzerebbero a livelli stratosferici, a partire dai Paesi più deboli come l’Italia. E che ci sarà un attacco, e quindi una crisi che sarebbe molto più profonda delle precedenti, è nella logica delle economie capitalistiche”…

Condividi questo articolo


Eugenio Occorsio per “la Repubblica”

 

VAROUFAKIS STIGLITZ VAROUFAKIS STIGLITZ

«La posta in gioco è altissima, e non tutti sembrano rendersene conto. E’ in ballo il destino dell’Europa e quindi, vista l’importanza del continente, dell’economia mondiale». Parola di Joseph Stiglitz, classe 1943, economista della Columbia University, premio Nobel nel 2001. «La Germania - ci spiega - e con essa il forte schieramento dei Paesi nordici più ricchi, continua al di là di ogni ragionevole evidenza a proclamare l’austerity come l’unica politica possibile perfino per un caso come la Grecia. Non sono bastati gli errori giganteschi compiuti: è come se l’Unione europea stesse spingendo oltre il dirupo un Paese senza considerare che dietro ad esso crollerà l’intera Europa».

 

Joseph Stiglitz Joseph Stiglitz

Stiglitz, dopo un bagno di popolarità al festival di Trento all’inizio del mese, è rimasto in Italia: in una villetta a Bellagio sul lago di Como passerà l’estate scrivendo il libro Creating a learning society per documentare l’importanza della formazione nello sviluppo. Il saggio uscirà in ottobre in America e subito dopo Stiglitz si getterà nella campagna di Hillary Clinton che l’ha nominato consigliere economico come già fece il marito alla Casa Bianca.

 

Professore, non tutti sono d’accordo sull’effetto domino che un’ipotetica Grexit avrebbe.

«Pensi solo a un aspetto. Draghi ha giocato una carta molto rischiosa proclamando nel 2012 che si sarebbe fatta qualsiasi cosa per salvare l’euro. Finora l’ha vinta ma in caso di Grexit la scommessa sarebbe completamente perduta. La consapevolezza che l'euro non è indistruttibile danneggerebbe irreparabilmente la credibilità della Bce, così come quella dei governanti europei: al primo attacco speculativo gli interessi sui titoli europei schizzerebbero a livelli stratosferici, a partire dai Paesi più deboli come l’Italia. E che ci sarà un attacco, e quindi una crisi che sarebbe molto più profonda delle precedenti, è nella logica delle economie capitalistiche».

tsipras draghi merkel tsipras draghi merkel

 

È sicuro che ci sia una così diffusa inconsapevolezza?

«Il livello di incoscienza diffuso specialmente in Germania, è spaventoso. C’è chi arriva a dire con nonchalance che i mercati hanno già scontato la rottura dell’euro e perfino che l’uscita della Grecia sarebbe un bene per l’unione monetaria. Mi sembra una follia, pari se non superiore alla cecità con cui fu affrontata la crisi della Lehman Brothers nel settembre 2008, per la quale pure esistevano vistosi segnali premonitori come il fallimento della Bear Stearns nel marzo precedente. Il sistema finanziario americano fu salvato a carissimo prezzo dalle autorità federali, eppure ancora oggi sono aperte le cicatrici di quella ferita. In Europa tutto sarebbe ancora più difficile».

draghi tsipras putin varoufakis draghi tsipras putin varoufakis

 

Però almeno converrà che molti Paesi, compresa l’Italia, dall’inizio del decennio si sono rafforzati. O no?

«Certo, hanno fatto riforme strutturali che però per ora, qui sta la debolezza, incidono sul lato dell’offerta: lavoro, pensioni, incentivi alle aziende. Quello che manca è la domanda, tuttora compressa dall’impronta della Germania ossessionata dall’austerity.

 

Anni di sofferenze sembrano non aver insegnato nulla. Si è inseguito l’irraggiungibile traguardo di forzare la Grecia ad arrivare a un surplus primario del 4,5%: ma vi rendete conto? L’Europa ha perso un decennio, e rischia seriamente di perderne un altro finché si dichiara soddisfatta di una crescita dell’1%».

draghi tsipras draghi tsipras

 

Lei firmò una dichiarazione con l’altro Nobel Amartya Sen in cui sosteneva che l’euro era costruito in modo da non poter funzionare. È sempre della stessa opinione?

«Intendiamoci: credo che oggi, visto che c’è, l’euro vada sostenuto. E spero, nell’interesse degli equilibri mondiali, che la Grecia vi resti dentro. Però la moneta unica così com’è strutturata non può sostenere il bisogno della popolazione di crescere. Finché le energie sono spese nell’affannoso tentativo di mantenerlo in vita, senza che nel contempo si affrontino i nodi veri della crescita, l’euro non è uno strumento di sviluppo.

Amartya Sen Amartya Sen

 

Né mi farei troppe illusioni sul quantitative easing : come già in America, porta a una rivalutazione della Borsa e a un risparmio di interessi, ma i meccanismi di trasferimento all’economia reale sono insufficienti. È l’equivoco della propaganda sulla trickle down economy: dai ricchi una volta che si sono arricchiti “trasuda”, “sgocciola”, qualche beneficio verso il basso. È provato che si tratta di un’illusione e che a guadagnarci sono solo i ricchi stessi e i “potenti” economici».

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO