FISCO: FAZZOLARI, 'QUERELA A DAGOSPIA PER FAKE NEWS SU PRELIEVO BANCHE E ASSICURAZIONI'
giovanbattista fazzolari giorgia meloni
(Adnkronos) - ''Come già fatto in passato per altre falsità diffuse sul mio conto dal sito Dagospia, procederò per le vie legali contro la fake news pubblicata oggi, dallo stesso sito specializzato in gossip, secondo la quale avrei chiesto ai dirigenti del Tesoro uno studio sulla fattibilità di un prelievo a spese di istituti di credito e assicurazioni, e che questo avrebbe causato una forte flessione in Borsa. Gli editori del sito potranno spiegare in tribunale le ragioni delle menzogne diffuse a mezzo stampa''. Lo afferma Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'Attuazione del programma di governo.
DAGOSPIA ERRATE CORRIGE
Punto primo:
in virtù del ruolo ricoperto a Palazzo Chigi da Giovanbattista Fazzolari - sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'Attuazione del programma di governo – abbiamo dedotto che la richiesta ai dirigenti del Tesoro di uno studio sulla fattibilità di un prelievo a spese di istituti di credito e assicurazioni, fosse partita dal suo dipartimento. E quando, titolando, si scrive “Fazzolari” si intende l’ampio spettro delle sue deleghe.
Quanto al ruolo di Fazzolari sulla tassa sugli extraprofitti di banche e assicurazioni, non è una maligna e diffamatoria “fake news” di Dagospia, come sostiene nell’annuncio di querela al sito, il sottosegretario numero uno di Giorgia Meloni. In fondo al pezzo, riportiamo estratti di vari organi di stampa che supportano quanto affermiamo.
Secondo punto:
il 2 agosto Dagospia ha ripreso il seguente lancio Ansa: ‘’Piazza Affari ha bruciato oggi 17,8 miliardi di capitalizzazione di Borsa, dopo i 21,8 miliardi andati in fumo ieri. In due sedute il listino milanese, travolto dal sell-off globale scatenato dai timori di una frenata dell'economia globale e di quella americana in particolare, ha lasciato sul terreno quasi 40 miliardi di euro di capitalizzazione, con i rumor di una tassa sugli extraprofitti delle banche che non ha aiutato il 'sentiment' già scosso degli investitori”.
PIER SILVIO BERLUSCONI E GIORGIA MELONI - FUNERALI DI SILVIO BERLUSCONI
Va onestamente riconosciuto che il titolo di Dagospia al sopra citato lancio Ansa conteneva una esagerazione. E’ infatti una “forzatura” imputare a Fazzolari la causa del crollo di Piazza Affari del 2 agosto unicamente per i rumor su una eventuale tassa contro banche e assicurazioni, per il semplice motivo che in quello stesso giorno abbiamo assistito al “Venerdì nero” delle Borse mondiali, dal Giappone a Wall Street, scatenato dai timori di una frenata dell'economia globale e di quella americana in particolare”.
Quindi, l’eventuale arrivo settembrino al Consiglio dei Ministri del "contributo di solidarietà" a spese di banche e assicurazioni, come lo infiocchetta la Meloni, ha rappresentato non la causa ma solo un fattore aggravante che ha fatto bruciare in due giorni quasi 40 miliardi di euro a Piazza Affari.
GIORGIA MELONI - TASSA SUGLI EXTRAPROFITTI DELLE BANCHE - VIGNETTA DI GIANNELLI
ARTICOLO DI DAGOSPIA DEL 2.08.2024 - SE FAZZOLARI È “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI, COME DICE LEI, PENSA GLI ALTRI – CON LA SUA IDEONA DI UNA NUOVA TASSA SUGLI EXTRAPROFITTI, IL SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO HA FATTO BRUCIARE QUASI 40 MILIARDI DI EURO A PIAZZA AFFARI – A CAUSA DEI RUMOR SULL’IMPOSTA CONTRO LE BANCHE, OGGI LA BORSA ITALIANA HA PERSO 17,8 MILIARDI, DOPO I 21,8 ANDATI IN FUMO IERI...
(ANSA) - Piazza Affari ha bruciato oggi 17,8 miliardi di capitalizzazione di Borsa, dopo i 21,8 miliardi andati in fumo ieri. In due sedute il listino milanese, travolto dal sell-off globale scatenato dai timori di una frenata dell'economia globale e di quella americana in particolare, ha lasciato sul terreno quasi 40 miliardi di euro di capitalizzazione, con i rumor di una tassa sugli extraprofitti delle banche che non ha aiutato il 'sentiment' già scosso degli investitori.
ECCO CIO’ CHE HANNO SCRITTO VARI QUOTIDIANI SU FAZZOLARI E LA TASSA CONTRO BANCHE E ASSICURAZIONI
Extraprofitti, Meloni ci riprova. Lusso ed energia con le banche
Estratto dell'articolo di Giuseppe Colombo per www.repubblica.it – 2 agosto 2024
Il titolo l’ha scelto Giorgia Meloni: contributo di solidarietà. Guai a pronunciare la parola tassa, è l’ordine diffuso a Palazzo Chigi. Quello della premier è tutto tranne che un esercizio lessicale. È parte fondamentale di una strategia che punta a normalizzare il prelievo su “chi oggi ha di più e quindi deve dare qualcosa a chi ha di meno” […]. Il perimetro è ampio: banche e assicurazioni […] Pagano tutti, senza distinzioni. […]
Ma a sussurrare nell’orecchio della premier è il fedelissimo sottosegretario Giovanbattista Fazzolari, già regista della prima operazione sugli extraprofitti. Fosse per lui bisognerebbe procedere spediti, senza farsi troppi problemi. E quindi sfruttare l’ultimo Cdm prima della pausa estiva, il 7 agosto, per sdoganare la nuova tassa sovranista che ha già un sottotitolo altrettanto patriottico: i soldi delle banche ai cittadini che hanno redditi bassi.
Ma al netto di forzature dell’ultimo minuto se ne parlerà a settembre. Anche perché la premier ha il titolo e il sottotitolo, ma non la struttura del contributo di solidarietà. […]
Tassa extraprofitti, Meloni: “I B. non devono saperlo”
Estratto dell'articolo di Giacomo Salvini per “il Fatto Quotidiano” – 6 agosto 2024
Non doveva essere un blitz ferragostano, come quello di un anno fa. Doveva essere un provvedimento da approvare nel primo Consiglio dei ministri di settembre e di cui dovevano essere a conoscenza solo i collaboratori più stretti della premier Giorgia Meloni, insieme al suo vice Matteo Salvini.
Ma non il collega di Forza Italia Antonio Tajani e, di riflesso, la famiglia Berlusconi che già nel 2023 si ribellò alla tassa sugli extraprofitti bancari che avrebbe colpito anche banca Mediolanum, facendola poi neutralizzare. […]
La riunione si è tenuta a fine luglio poco prima del viaggio della premier in Cina: in quell’occasione Meloni ha riunito il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari (ispiratore della misura), l’altro sottosegretario Alfredo Mantovano e il viceministro dell’Economia Maurizio Leo.
A questi, oltre a chiedere di indicare le principali voci di spesa da cui recuperare soldi per la legge di Bilancio, ha affidato un compito: studiare un nuovo “contributo di solidarietà” sugli utili di alcuni settori da riutilizzare per “redistribuirli” ai più deboli.
Dietro all’ipotesi, però, Meloni e Fazzolari hanno dato un’indicazione precisa: la notizia non sarebbe dovuta trapelare, per evitare contraccolpi sui mercati, ma anche polemiche politiche estive. La premier, spiega una fonte a conoscenza del colloquio, avrebbe informato sia il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che il vicepremier leghista Matteo Salvini (favorevole alla misura) ma non Tajani.
L’obiettivo sarebbe stato chiaro: evitare che la notizia potesse arrivare alle orecchie della famiglia Berlusconi […]. “Non dobbiamo fare lo stesso errore dello scorso anno”, è stato il refrain di Palazzo Chigi: la strategia, dunque, sarebbe stata quella di informare gli istituti di credito solo a pochi giorni dall’approvazione della norma in Consiglio dei ministri.
Insomma, concertazione per evitare tensioni ma allo stesso tempo segretezza assoluta.E non è un caso che la presidente del Consiglio e il responsabile comunicazione del governo abbiano preso malissimo la notizia dell’ipotesi allo studio tra Palazzo Chigi e il ministero dell’Economia. I collaboratori della premier attribuiscono la fuga di notizie a via XX Settembre […]
L'ombra di Salvini sulla premier
Estratto dell'articolo di Marcello Sorgi per “La Stampa” – 4 agosto 2024
GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI - DEF - VIGNETTA DI ELLEKAPPA
[…] Sono in molti a dire che le ultime mosse meloniane siano dipese dal ruolo sempre più pesante che via via starebbe acquistando al suo fianco il sottosegretario Fazzolari, al quale, seppure senza conferme, verrebbero attribuite pure le voci del ritorno dell'ipotesi di iper-tassazione dei super profitti delle banche. È possibile, anche se la premier ha sempre deciso di testa sua. […]
"Nessuna tassa sugli extraprofitti" Ma le banche vanno ancora a picco
Estratto dell'articolo di Laura Morelli per “La Stampa” – 3 agosto 2024
Una tassa sugli extraprofitti di banche e assicurazioni? Solo «ricostruzioni giornalistiche» che sono «prive di ogni fondamento». Il governo Meloni cerca di placare così, con una smentita in piena regola, le fibrillazioni che da due giorni agitano banche, assicurazioni e investitori e che hanno contribuito ad affondare Piazza Affari.
La Borsa di Milano nella seduta di venerdì ha infatti chiuso in calo del 2,55%, contagiata dalla raffica di vendite che ha colpito Wall Street. A Piazza Affari le banche sono state duramente colpite dalle vendite, con Unicredit che ieri ha ceduto il 5%, dal -5,7% del giorno precedente, Mps il 4,7% (da -6,75%), Bper Banca il 4,59% (da -4,75%) e Intesa Sanpaolo il 4,41% (da 3,92%).
Il rosso è tale che anche la Consob, l'autorità che vigila sui mercati, avrebbe avviato accertamenti sulla congruità sull'operatività sui titoli […]. «Quando circolano a mercati aperti notizie su società quotate che non trovano fondamento nella realtà è giusto che si verifichi se c'è qualcuno che ha speculato», aveva detto durante la giornata il capogruppo di Forza Italia al Parlamento europeo, Fulvio Martusciello.
giorgia meloni volodymyr zelensky giovanbattista fazzolari a kiev
Secondo le indiscrezioni, il governo starebbe valutando non una tassa ma un "contributo di solidarietà", il che provoca una sorta di deja-vù. Un anno fa, la proposta di tassare gli extraprofitti delle banche aveva provocato non poche polemiche, arrivate fino alla Banca centrale europea, tanto che poi questa si era ridotta a una sorta di tassa volontaria che lasciava agli istituti di credito la libertà di accantonare i profitti derivanti dall'innalzamento dei tassi di interesse o di versarli all'Erario. Lo Stato incassò zero euro dalla manovra. […]
Extraprofitti, ritirata preventiva
Estratto dell’articolo di Marco Iasevoli per “Avvenire” – 3 agosto 2024
[…] La nota informale di ieri di Palazzo Chigi, dunque, più che una smentita va considerata uno “stop al televoto”. L'esecutivo, si fa sapere, «al momento non è al lavoro per sondare la possibilità di mettere in campo una nuova norma per la tassazione degli extraprofitti di diversi settori produttivi, dalle banche al comparto energetico a quello assicurativo». « Al momento». E in effetti la tempistica non è stata molto felice. All’inizio di agosto, in piena volatilità dei mercati, quando anche piccole oscillazioni possono causare crolli.
Ma di questo Palazzo Chigi non può incolpare nessuno, perché le voci di un intervento del governo sugli extraprofitti sono nate dal cuore del governo, non dall’esterno e non da “nemici”. Occorreva sedare una polemica e lanciare un messaggio alle Borse all’inizio di un mese in cui si annunciano turbolenze politiche, con Forza Italia e Lega in assetto da battaglia.
Sugli extraprofitti, si sa, a presidio delle ragioni degli istituti di credito c’è Forza Italia. Non appena le “voci” hanno superato il livello di guardia, tutto lo stato maggiore azzurro è intervenuto con un solo messaggio: occorre «smentire» le ipotesi che stanno circolando prima che diventino ancora più corpose. Parlano Barelli e Gasparri, presidenti rispettivamente dei deputati e dei senatori. Come a dire: in Parlamento non passerebbe.
GIANCARLO GIORGETTI - GIORGIA MELONI
Parole che, insieme alle sedute negative di Piazza Affari, convincono Palazzo Chigi a metterci una pezza. Anche se in realtà quelle che sono circolate sono ben più di ipotesi. Intanto il perimetro largo dell’intervento, che riguarderebbe non solo le banche ma anche le società energetiche, assicurative e del lusso.
E poi il tipo di misura, non tanto una tassa quanto una sorta di «contributo di solidarietà» una tantum, che l’esecutivo chiederebbe alla vigilia della stesura di una manovra in cui non si potrà ricorrere all’extradeficit, in cui le misure dovranno essere finanziate o con nuove entrate o con tagli. A suggerire lo stop è stata la reazione di Forza Italia ma, come detto, anche quanto accaduto a piazza Affari.
GIOVANBATTISTA FAZZOLARI A CINQUE MINUTI
Le ripercussioni sui titoli hanno indotto soprattutto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti a chiedere più prudenza, nonostante proprio lui fu l’anno scorso artefice della prima ipotesi di tassazione, assecondando la volontà politica della premier Meloni. La presidente del Consiglio, il sottosegretario Fazzolari e il viceministro al Mef Leo all’idea sono affezionati.
[…] Riparlare di extraprofitti significa rimettere in piedi lo scontro con gli istituti. Appena mercoledì l’ad di Mediobanca, Alberto Nagel, ha ricordato che «le banche, facendo dei profitti robusti, contribuiscono in maniera rilevante al gettito fiscale e le banche italiane sono quelle con la tassazione fra la più alta in assoluto». Non è difficile ricordare che nell’autunno del 2023 espresse «grandi perplessità» sugli extraprofitti anche Marina Berlusconi. […]