DAGOREPORT! VETO O NON VETO? SE TORNA IL VECCHIO PATTO DI STABILITÀ, LA DUCETTA DOVRÀ VARARE UNA MANOVRA CORRETTIVA E GLI ITALIANI DOVRANNO STRINGERE LA CINGHIA 
2. AFFAMATO DI CONSENSI, SALVINI NON VEDE L’ORA DI VEDERE FRATELLI D’ITALIA CHE APPROVA IL MES PER INCHIODARE IL CAMALEONTE GIORGIA ALL'INCOERENZA E URLARE AL “TRADIMENTO” 3. MA L'INCUBO PIÙ GRANDE DELLA "IO SO' GIORGIA" È “LAGGENTE”: QUANDO GLI ITALIANI SI ACCORGERANNO DI AVERE LE TASCHE VUOTE, LA VOTERANNO ANCORA ALLE EUROPEE 2024?
4. IL RITARDO NELL’APPROVAZIONE DELLA MANOVRA DI BILANCIO, CHE VOLEVA SVENTOLARE A BRUXELLES, È ANCHE IL RISULTATO DELL'INCAPACITA' DI MANTOVANO DI RAPPORTARSI CON IL DEEP STATE ED È FINITO INTRUPPATO AL “FASCIO TUTTO IO!” DELL'EVITA PERON DE NOANTRI

Condividi questo articolo


DAGOREPORT

GIORGIA MELONI OLAF SCHOLZ E EMMANUEL MACRON ALL'HOTEL AMIGO DI BRUXELLES GIORGIA MELONI OLAF SCHOLZ E EMMANUEL MACRON ALL'HOTEL AMIGO DI BRUXELLES

Giorgia Meloni è atterrata a Bruxelles ieri sera e ha subito iniziato a guardarsi intorno. “Con il favore delle tenebre” e di qualche bicchiere di vino, ha incontrato Emmanuel Macron e Olaf Scholz all’Hotel Amigo.

 

I faccia a faccia e le chiacchere a margine del vertice serviranno alla Ducetta anche a capire quali e quanti alleati avrà al suo fianco nella discussione finale sul Patto di Stabilità (a decidere sarà l'Ecofin della prossima settimana).

 

Un vago accordo tra i paesi c’è già, ovvero la proposta della Commissione europea annacquata dalla presidenza di turno della spagnola Calvino. Per il governo italiano, comunque, i negoziati sarebbero "chiusi al 90%".

 

 

GIORGIA MELONI MARIO MONTI GIORGIA MELONI MARIO MONTI

La premier vuole però strappare ancora qualcosa agli altri leader: non è un mistero che l'Italia voglia far scorporare le spese militari e quelle legate alla transizione ecologica dal calcolo del deficit.

 

Una proposta che però fa venire l’itterizia a Germania e ai Paesi Bassi, cosiddetti "frugali". Come consigliatole da quel volpino di Mario Monti, Meloni potrebbe opporre il veto alla riforma.

 

Ma sarebbe la classica vittoria di Pirro, o di pirla, da sventolare in casa e da scontare amaramente in Europa.

 

meloni orban meloni orban

Una decisione di questo tipo, infatti, spingerebbe l’Italia nel ruolo di Euro-puzzone al pari dell’Ungheria di Viktor Orban.

 

Non solo: dovesse tornare in vigore il vecchio Patto al 3% sui conti, sospeso durante la pandemia, servirà una manovra correttiva, da varare a inizio anno: non proprio una scatola di cioccolatini in regalo agli elettori a pochi mesi dalle elezioni europee. (Ricordiamo che saranno con il sistema proporzionale, quindi ogni partito conterà i propri voti, di qui il duello col coltello tra i denti tra i partiti della maggiorana e dell'opposizione).

 

MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI - MEME BY OSHO MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI - MEME BY OSHO

La strategia del Camaleonte Giorgia è quella di mostrare solidarietà con l’Unione europea e la Nato all’estero per avere mano libera nel proprio paese.

 

Così, messa in guardaroba la maschera truce della sovranista incazzata (un mese prima di vincere le elezioni aveva detto: “L’Europa è preoccupata? È finita la pacchia”), oggi fa gli occhioni dolci alle cancellerie europee, mentre in Italia pensa ancora di essere all'opposizione, vive nella lotta, e quando non va in buca la sua strategia di assorbire o emarginare i suoi alleati di governo, dà di matto e le parte l'embolo della “sindrome di accerchiamento”.

 

Infatti, i suoi nemici più temibili non sono i partiti all'opposizione: di giorno in giorno si agita sempre più Matteo Salvini perchè ha capito che deve inventarsi un'alternativa o finirà assorbito o emarginato dal melonismo contundente, quindi non vede l’ora di vedere "Io so' Giorgia e voi non siete un cazzo"  approvare il famigerato Mes, così da sbandierare il vessillo della coerenza politica della Lega di fronte al “tradimento” della multitasking .

 

giorgia meloni sventola il fax di luigi di maio sul mes in senato giorgia meloni sventola il fax di luigi di maio sul mes in senato

Lei, che sputava sul Mes come “cappio al collo” e “anticamera della Troika”, potrà essere descritta dalla propaganda salviniana come l’ennesima “schiava" agli europoteri.

 

L’altra gamba, traballante, del governo, Forza Italia, dopo aver spernacchiato e vanificato la tassa sugli extra-profitti bancari che andava a colpire la Mediolanum della famiglia Berlusconi, ora per guadagnare consensi spinge per una proroga del Superbonus 110%, che per Fratelli d’Italia è una bestemmia in chiesa, come il piede di porco in grado di scassare la cassaforte già scassata dei conti pubblici.

 

Di qui, gli incubi che agitano il sonno solitario della signorina Giorgia sono legati al consenso popolare. “Laggente”, quella gente a cui vuole affidare il potere di eleggere il Presidente del Consiglio, a cui chiederà un plebiscito per il premierato (“la madre di tutte le riforme”), la stessa gente che l’ha incoronata Regina d’Italia alle ultime politiche, può cambiare umore e il segno sul partito della scheda elettorale molto facilmente, come abbiamo visto con i precedenti leader, da Renzi a Salvini per finire a Conte. Soprattutto se colpita nelle tasche.

 

GIORGIA MELONI - LA MARGARET THATCHER DELLA GARBATELLA - MEME GIORGIA MELONI - LA MARGARET THATCHER DELLA GARBATELLA - MEME

Le teste d'uovo del Mef e di Palazzo Chigi, infatti, attendono con ansia i dati dalla Confcommercio e della Confesercenti sui consumi natalizi.

 

L’inflazione morde, gli stipendi esigui degli italiani perdono potere d’acquisto, le privazioni per la nuova povertà possono creare insofferenza sociale e disaffezione politica, e se oggi le critiche al Governo arrivano principalmente dalle élite (intellighenzia, mondo finanziario ed economico, Deep state, pezzi dell’editoria), domani il malumore potrebbe contagiare anche l’elettorato.

 

Nei tempi di magra, la disaffezione colpisce in primo luogo i partiti di governo e il terrore della Thatcher della Garbatella è che alle europee non riesca a portare a casa almeno quel 26% raggiunto alle politiche del 25 settembre 2023. Per contenere il malcontento popolare Meloni proverà a usare l’unica arma che ha in mano: mettere più soldi nelle tasche degli italiani, attraverso un taglio del ''cuneo fiscale'' (cioè, la differenza tra il salario lordo e quello netto percepito in busta paga).

 

antonio tajani giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giorgia meloni matteo salvini

L’esecutivo immagina di sforbiciare il cuneo di circa 15 miliardi per il 2024, troppo poco per avere un effetto incisivo nella vita quotidiana degli italiani.

 

Un timore confermato dall’andamento dell’economia italiana, che negli ultimi due trimestri ha registrato una crescita più bassa rispetto alle previsioni, e che nel nuovo anno potrebbe inciampare in una recessione.

 

Ps. Giorgia Meloni sperava, per dimostrare il valore del Governo di destra-centro, di presentarsi al Consiglio europeo con il trofeo di una legge di bilancio già chiusa al 15 dicembre.

 

giorgia meloni urla alla camera contro conte 5 giorgia meloni urla alla camera contro conte 5

Tale era l’ambizione da prima della classe da aver vietato ducescamente gli emendamenti di maggioranza.

 

Ma visto che la politica è sangue, merda e trattativa, Lega e Forza Italia hanno opposto resistenze e l'emendamento anche unico è arrivato, ora il Governo si troverà a dover chiedere la fiducia la prossima settimana al Senato e quella successiva alla Camera, con il rischio di trovare un bel pacco di Natale.

 

Ps/2. Se la manovra non è stata chiusa anzitempo è anche perché chi avrebbe dovuto mettere l’olio negli ingranaggi della macchina dello Stato, cioè Alfredo Mantovano, si è smarrito nella sua incapacità di rapportarsi con gli apparati dello Stato, e invece il sottosegretario a Palazzo Chigi si è intruppato al “Fascio tutto io” della Ducetta.

 

alfredo mantovano giorgia meloni alfredo mantovano giorgia meloni

E infatti, gli alti burocrati dello Stato non hanno teso la mano: non chiaro ostruzionismo, ma di certo “non stanno favorendo il Governo”.

meme andrea giambruno matteo salvini giorgia meloni meme andrea giambruno matteo salvini giorgia meloni GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI - PONTE SULLO STRETTO E LEGGE FORNERO - VIGNETTA BY OSHO GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI - PONTE SULLO STRETTO E LEGGE FORNERO - VIGNETTA BY OSHO

MARIO DRAGHI - GIORGIA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI MARIO DRAGHI - GIORGIA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI giorgia meloni urla alla camera contro conte 6 giorgia meloni urla alla camera contro conte 6 GIORGIA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI GIORGIA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI

GIORGIA MELONI OLAF SCHOLZ E EMMANUEL MACRON ALL'HOTEL AMIGO DI BRUXELLES GIORGIA MELONI OLAF SCHOLZ E EMMANUEL MACRON ALL'HOTEL AMIGO DI BRUXELLES

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

PRIMO ATTO DOPO LA DENUNCIA DI GENNARO SANGIULIANO: LA PROCURA DI ROMA HA PERQUISITO L’ABITAZIONE E SEQUESTRATO IL TELEFONINO DI MARIA ROSARIA BOCCIA. NELLA SUA CASA TROVATI ANCHE GLI "OCCHIALI-SPIA" - LA "POMPEIANA ESPERTA" E' INDAGATA PER LESIONI E VIOLAZIONE DELLA PRIVACY - L'EX MINISTRO "GENNY DELON", SOTTO INDAGINE PER PECULATO E RIVELAZIONE DEL SEGRETO D'UFFICIO, AVEVA ALLEGATO NELLA DENUNCIA MESSAGGI E FOTO CON L'EX AMANTE, DAL GRAFFIO IN TESTA ALLA FEDE SCOMPARSA: "MI HAI SFREGIATO" – L'IRONIA DI SELVAGGIA E IL MESSAGGIO (A GENNY?) DELLA "BAMBOLONA DI POMPEI" CHE DURANTE IL G7 DELLA CULTURA POSTA UNA FOTO DA…

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA