DATEMI UN MARTELLO (CONTRO ERDOGAN) – IL DEPUTATO TURCO BURAK ERBAY HA DISTRUTTO A MARTELLATE IL SUO CELLULARE, MENTRE PARLAVA IN PARLAMENTO, PER PROTESTARE CONTRO UNA PROPOSTA DI LEGGE CHE IMPONE UN CONTROLLO SUI SOCIAL – LA NORMA PUNTA A COMBATTERE QUELLA CHE ERDOGAN DEFINISCE "DISINFORMAZIONE" ONLINE, MA PER L’OPPOSIZIONE È SOLO UNA CENSURA – VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

Da www.repubblica.it

 

burak erbay burak erbay

Un deputato turco ha rotto il suo cellulare con un martello, mentre parlava in parlamento. Burak Erbay, è un membro del Partito Repubblicano del Popolo all'opposizione, e stava protestando contro una proposta di legge sostenuta dal governo che mira a combattere quella che la maggioranza che sostiene Erdogan definisce "disinformazione" online, ma è vista dall'opposizione come una forma di controllo e censura dei social media.

 

burak erbay 1 burak erbay 1

“Ci resta solo una libertà, lo smartphone in tasca che ha Instagram, Facebook, YouTube con cui puoi comunicare” dice il deputato prendendo in mano il suo device – “Se il parlamento approva questa legge possiamo rompere i telefoni e buttarli via” dice ancora, afferrando a sorpresa il martello e colpendo il cellulare. 

 

In base a questa legislazione, le reti di social media e i siti Internet dovrebbero rilasciare i dettagli degli utenti sospettati di "propagare informazioni fuorvianti" e potrebbero comportare che l'imputato venga incarcerato per un massimo di tre anni di carcere. Una palese violazione della libertà di stampa afferma l'opposizione e di fatto una censura diffusa.

burak erbay 2 burak erbay 2 burak erbay 4 burak erbay 4 erdogan 1 erdogan 1 recep tayyip erdogan recep tayyip erdogan

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MAMMA! MORMORA LEONARDINO… - L’AFFETTUOSO INCONTRO TRA LA VEDOVA DEL VECCHIO, NICOLETTA ZAMPILLO, CON IL VIVACISSIMO FIGLIO LEONARDO MARIA, IN DECOLLO PER LA “FEBBRE DEL SABATO SERA” MILANESE: "CHIODO" AL POSTO DEL DOPPIOPETTO MANAGERIALE - DAL 27 GIUGNO 2022, SONO TRASCORSI OLTRE DUE ANNI DALLA SCOMPARSA DI DEL VECCHIO E LA GUERRA SULL’EREDITÀ TRA GLI 8 EREDI SI E’ INGARBUGLIATA DEFINITIVAMENTE QUANDO È ESPLOSO IL CASO DEGLI SPIONI MILANESI DI EQUALIZE SRL, DOVE TRA I CLIENTI PIU’ DOVIZIOSI SBUCA LEONARDINO CHE ‘’VORREBBE MONITORARE IL FRATELLO MAGGIORE CLAUDIO DEL VECCHIO E UN CONSULENTE CHE STA VICINO A UNA DELLE SUE SORELLE, PAOLA DEL VECCHIO…”

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...