Un deputato turco ha rotto il suo cellulare con un martello, mentre parlava in parlamento. Burak Erbay, è un membro del Partito Repubblicano del Popolo all'opposizione, e stava protestando contro una proposta di legge sostenuta dal governo che mira a combattere quella che la maggioranza che sostiene Erdogan definisce "disinformazione" online, ma è vista dall'opposizione come una forma di controllo e censura dei social media.
“Ci resta solo una libertà, lo smartphone in tasca che ha Instagram, Facebook, YouTube con cui puoi comunicare” dice il deputato prendendo in mano il suo device – “Se il parlamento approva questa legge possiamo rompere i telefoni e buttarli via” dice ancora, afferrando a sorpresa il martello e colpendo il cellulare.
In base a questa legislazione, le reti di social media e i siti Internet dovrebbero rilasciare i dettagli degli utenti sospettati di "propagare informazioni fuorvianti" e potrebbero comportare che l'imputato venga incarcerato per un massimo di tre anni di carcere. Una palese violazione della libertà di stampa afferma l'opposizione e di fatto una censura diffusa.
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