DELHI METTE IL TURBO - NEL 2016 LA CRESCITA INDIANA (6,9%) SORPASSERÀ QUELLA DELLA CINA (6,8%) - LA RICETTA DEL GOVERNO MODI: MENO TASSE E BUROCRAZIA, PRIVATIZZAZIONI E INFRASTRUTTURE (137 MILIARDI $ NELLE FERROVIE IN 5 ANNI)

La Cina sta rallentando sensibilmente dopo i trent’anni di crescita a due cifre e del sorpasso indiano si è cominciato a parlare alla fine del 2014. I numeri e le proiezioni sono ancora incerti, i dubbi sulle cifre ufficiali non mancano, su un fronte e sull’altro…

Condividi questo articolo


Guido Santevecchi per il “Corriere della Sera”

 

Il premier indiano Narendra Modi ha appena festeggiato il primo anno di governo durante una missione in Cina. Ha discusso del contenzioso territoriale che divide i due Paesi, ma soprattutto ha parlato di affari.

NARENDRA MODI FA YOGA NARENDRA MODI FA YOGA

 

Nella tappa a Shanghai ha presentato agli investitori della Repubblica popolare le grandi potenzialità dell’India che lui vuole risvegliare da decenni di torpore e si è fatto fotografare tra Jack Ma, il mago di Alibaba e dell’ecommerce, e Wang Jianlin, l’uomo più ricco dell’Asia. Modi è tornato a casa con due dozzine di contratti che promettono investimenti e prestiti cinesi per 22 miliardi di dollari, soprattutto in infrastrutture.

 

Pechino, seconda economia del mondo con un Prodotto interno lordo di 10,7 trilioni di dollari, può (e deve) permettersi una certa generosità con il vicino-rivale, il cui Pil è cinque volte inferiore, a 2,1 trilioni di dollari: alla Cina servono nuovi mercati per le sue industrie, capaci di costruire quelle infrastrutture delle quali l’India ha disperato bisogno.

 

NARENDRA MODI FA YOGA NARENDRA MODI FA YOGA

Ma ieri, il ministro delle Finanze di New Delhi ha concesso un’intervista al Financial Times nella quale si dice fiducioso che il tasso di crescita indiano supererà quello cinese, stabilmente. «Penso che possiamo fare meglio» del 7% di crescita annuale sul quale si è attestata la Cina, dice il ministro Arun Jaitley e in uno slancio di entusiasmo aggiunge: «E questo non mi soddisfa ancora».

 

La ricetta del governo Modi è a base di privatizzazioni, riforma della tassazione, abbattimento della burocrazia, grande impulso alle infrastrutture (137 miliardi di dollari nelle ferrovie nei prossimi cinque anni). La Cina sta rallentando sensibilmente dopo i trent’anni di crescita a due cifre e del sorpasso indiano si è cominciato a parlare alla fine del 2014. I numeri e le proiezioni sono ancora incerti, i dubbi sulle cifre ufficiali non mancano, su un fronte e sull’altro.

 

XI JINPING XI JINPING

Goldman Sachs ha previsto che nel 2016 la crescita indiana, in salita al 6,9%, sorpasserà quella della Cina, in discesa al 6,8%. Sono seguite le conferme di Banca mondiale e Fondo monetario internazionale: il tasso di crescita della Cina, primatista mondiale a partire dagli anni 80, sarà superato in un paio d’anni da quello dell’India. Il 9 febbraio la sorpresa: l’ufficio statistiche di New Delhi ha rivisto i criteri di valutazione del Pil e ha annunciato che nell’ultimo trimestre del 2014 l’economia indiana ha aggiunto un 7,5% rispetto al 7,3% cinese.

 

narendra modi xi jinping con la moglie narendra modi xi jinping con la moglie

Secondo questi nuovi conti l’anno finanziario, che in India è terminato il 31 marzo, ha registrato un +7,4%, come il 2014 dichiarato da Pechino. Tutti gli analisti, compresi quelli indiani, avevano previsto un 5,5-5,8. Invece, con i dati «aggiustati», il sorpasso indiano è già in atto. Ora Arun Jaitley assicura che l’obiettivo dell’8% nel 2015 è a portata di mano, mentre la Cina sta faticando per mantenere la promessa del 7%.

 

La rivalità è forte. Il Global Times , giornale del partito comunista cinese, ha ammonito che «l’India dovrebbe stare attenta a non gonfiare i dati del Pil» e ha spiegato che le piccole e medie imprese indiane faticano. La conclusione del quotidiano è interessante, perché contiene un’autocritica: «Come la Cina ha già imparato, rapidi tassi di crescita non conducono necessariamente a una più alta qualità dello sviluppo». Insomma, bisogna stare attenti alla sindrome del «sorpasso».

 

 

 

narendra modi xi jinping con la moglie narendra modi xi jinping con la moglie

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO