DENG! CI SONO 300 EMAIL SCAMBIATE TRA BLAIR E WENDI EX MURDOCH, INNAMORATA COME UNA LICEALE DELLE GAMBE E DELLE CHIAPPE DELL’EX PREMIER DAGLI “OCCHI PENETRANTI”

Grazie a bigliettini, email, e visite di nascosto, il vecchio Rupert ha scoperto l’amore della moglie per Tony. Quanto basta per portare tutto dal giudice, addebitare a lei il divorzio risparmiare qualche decina di milioni - La povera Wendi è stata definita arrampicatrice sociale, ossessionata dal denaro e dai maschi, spia cinese piazzata nel letto di Rupert…

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1. 300 EMAIL SCAMBIATE TRA WENDI E BLAIR
Dagonota - Secondo la ricostruzione del "Daily Mail", che da mesi arriva per primo sulle notizie del triangolo Murdoch-Wendi-Blair, ci sono 300 email scambiate tra la ex moglie del tycoon australiano e l'ex premier britannico. Anche questa corrispondenza fa parte della massa di documenti allegati da Murdoch nella sua causa di divorzio, probabilmente per addebitare la fine del matrimonio alla moglie e risparmiare qualche decina di milioni di dollari tra alimenti e somme "una tantum".

Le amiche Wendi e CherieLe amiche Wendi e Cherie

Secondo gli amici di Blair, le email non provano nulla: lui era un amico di famiglia, padrino di battesimo dei figli dei Murdoch e lavorava per la stessa fondazione benefica. Una simile corrispondenza sarebbe normale. Ma il "Daily Mail" racconta che Murdoch sarebbe stato avvertito dallo staff del ranch di Carmel, in California, dove Wendi e Tony si sono incontrati alle sue spalle. Sarebbero stati questi episodi a mettere in movimento il furbo miliardario, che una volta raccolte abbastanza prove, ha silurato la povera Deng.


2. TUTTI CONTRO WENDI DENG - I SOSPETTI DI UNA TRAPPOLA
Guido Santevecchi per il "Corriere della Sera"

Wendi Deng ha sentito la mancanza del suo amnate BlairWendi Deng ha sentito la mancanza del suo amnate Blair Rupert Murdoch and Tony BlairRupert Murdoch and Tony Blair

Il divorzio è stato «amichevole», come si dice in gergo legale. Ma la fine del matrimonio tra Wendi Deng e Rupert Murdoch, proprietario del Wall Street Journal, del Times, del Sun, della Fox Tv, in una parola imperatore dei media, ha lasciato molti dubbi poco amichevoli. Che cosa ha spinto l'anno scorso Murdoch a lasciare improvvisamente la moglie? Si era detto che lui, 82 anni, 38 più di lei, ne aveva scoperto l'infedeltà.

La Deng con il marito Rupert MurdochLa Deng con il marito Rupert Murdoch

Non una sbandata qualunque, ma per Tony Blair, l'ex profeta della Terza Via che dai giornali di Murdoch aveva avuto un appoggio politico decisivo, che era anche padrino di una dei loro figli. Ora Vanity Fair pubblica una pagina di diario piuttosto esplicita, scritta dalla signora, nella quale emerge chiara l'attrazione per Tony (presumibilmente Blair).

«Quanto mi manca Tony, il modo elegante in cui veste, le sue belle gambe, la sue pelle... il suo sedere...». Sembrano i pensieri di un'adolescente, hanno scritto all'unanimità i cronisti inglesi. Poi hanno osservato che l'inglese è sgrammaticato e subito hanno ricordato che la «bella Wendi Deng» è nata in Cina. Ed ecco il punto, c'è una bella dose di astio razzista e maschilista nei suoi confronti.

Rupert Murdoch and Tony BlairRupert Murdoch and Tony Blair

L'hanno definita arrampicatrice sociale, Shanghai Baby, ossessionata dal denaro e dai maschi; un miliardario australiano ha detto che è una spia cinese piazzata nel letto di Rupert. Lei è nata nel 1968, i genitori la chiamarono Wen Ge, che vuol dire Rivoluzione Culturale. E a rileggere la sua biografia si capisce che la ragazza si è battuta per sfuggire alla povertà, che la sua avvenenza è stata un punto di forza.

Ma quando colpì Murdoch nel 1999, lui era già al terzo matrimonio e, oltre l'esperienza, aveva i mezzi per sapere tutto del passato di lei (come dimostrano le inchieste sui sistemi usati dai suoi giornali per scavare nel gossip). Poi, viene da chiedersi: chi ha dato a Vanity Fair il diario di Wendi? E viene in mente la frase più celebre di Jessica Rabbit nel film «Chi ha incastrato Roger Rabbit»: «Io non sono cattiva, è che mi disegnano così».

 

 

 

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