IL DRIBBLING DELLA MELONI CHE A ABU DHABI SCHIVA LE DOMANDE SULLA STRAGE DI MIGRANTI – LA PREMIER IN TRASFERTA IN ORIENTE FA SALTARE L'ENNESIMO INCONTRO CON LA STAMPA PER EVITARE DI TRASCINARE NELLE MISSIONI ALL'ESTERO LE QUESTIONI ITALIANE. DOMANI ULTIMO GIORNO DI VIAGGIO…

-

Condividi questo articolo


Estratto da repubblica.it

 

Fra gli stucchi e gli ori dell’Emirates Palace, albergo a sette stelle che ospita Giorgia Meloni e il suo staff, la premier non c’è. Non si fa vedere, almeno. È una figura impalpabile, nel lungo pomeriggio di Abu Dhabi. I giornalisti che la aspettano per un punto stampa annunciato (con timidezza, bisogna dire) ma mai realizzato restano delusi. Si devono accontentare di un cordiale saluto della sua assistente, Patrizia Scurti.

GIORGIA MELONI NEGLI EMIRATI ARABI UNITI GIORGIA MELONI NEGLI EMIRATI ARABI UNITI

 

Esattamente come il giorno prima, a Nuova Delhi: Meloni, aveva fatto filtrare lo staff, forse parla dopo l’incontro con il primo ministro indiano Modi. Forse sì, forse no. Responso finale: no. E ora siamo al percorso netto: Roma-India-Emirati Arabi, 8.226 chilometri in silenzio.

 

Un record, per la premier, ben lieta di far conoscere solo con note ufficiali e dichiarazioni senza contraddittorio la sua voglia d’Oriente, una strategia geopolitica che prevede la forte ripresa dei rapporti con Paesi ricchi o in grande espansione economica. Ma non una parola, né la possibilità di una domanda sui grandi temi che stanno agitando la scena interna: in primis le polemiche sul ritardato soccorso dei naufraghi, la responsabilità della Guardia costiera sulla strage di migranti al largo della Calabria, le dichiarazioni incaute del suo ministro Piantedosi.

 

GIORGIA MELONI NEGLI EMIRATI ARABI UNITI GIORGIA MELONI NEGLI EMIRATI ARABI UNITI

È dovuto andare Mattarella a Cutro, per esprimere il cordoglio dello Stato: lei è volata via, per una missione muta. Vana, nel frattempo, è stata anche la speranza di apprendere l’opinione della premier sul richiamo dell’Onu sul caso Cospito. Eppure l’agenda di Meloni di oggi, dopo l’incontro a ora di pranzo con l’ambasciatore italiano Lorenzo Fanara e con il ministro dell’Industria emiratino Sultan Al Jaber, non prevedeva alcun impegno ufficiale. Solo tempo libero, per la presidente del Consiglio, da dedicare alla figlia Ginevra nella città delle dune e dei grattacieli. Domani è un altro giorno, chissà. E il rebus è: la premier si concederà ai cronisti prima del ritorno in Italia? Difficile capirlo, visto che nessuno ha mai diramato un programma ufficiale della visita.

(…)

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!