TRA I DUE GALLI LITIGANTI (RENZI-GRILLO), IL CAINANO GODE – BERLUSCONI SNOBBA GLI INSULTI PD-M5S, PENSA A UN CENTRODESTRA MULTI-TASKING (PREMIATO DAI SONDAGGI) E SVELENA SU ALFANO: ‘INDIFENDIBILE’

Berlusconi, deciso a giocare la campagna per le Europee di maggio in prima fila, liquida Renzi-Grillo: ‘Due galli nel pollaio’ – Intanto da Fi partono bordate contro Alfano – Brunetta: ‘Quella tra Renzi, Grillo e Alfano è una sit-com tra matricole’, Bondi: ‘Alfano ha anteposto calcoli politici alla solidarietà per il Cav…

Condividi questo articolo


Adalberto Signore per "Il Giornale"

BERLUSCONI DUDU DUDU DIETRO IL CANCELLOBERLUSCONI DUDU DUDU DIETRO IL CANCELLO

Osserva il Cavaliere. E un po' incuriosito, un po' divertito resta alla finestra ad assistere al braccio di ferro tra Matteo Renzi, Beppe Grillo e Angelino Alfano.

In attesa di giorni migliori, del momento giusto in cui affondare il colpo. Perché, è la convinzione di un Silvio Berlusconi sempre più deciso a giocare la campagna elettorale per le Europee di maggio in prima fila, la convivenza del centrodestra con il nuovo Pd di Renzi non è conciliabile non solo con le istanze degli elettori ma pure con il buon senso. Soprattutto dopo che i Democratici hanno votato la decadenza dal Parlamento del leader del centrodestra.

Così l'ex premier preferisce non esporsi e limitarsi ad osservare il succedersi degli eventi. E nel suo blitz a Milanello per incontrare i rossoneri alla vigilia della sfida con la Roma si guarda bene dall'entrare nel merito del problema. «È un momento difficile per il nostro Paese e per tutta l'Europa e - dice ai microfoni di Milan Channel - speriamo di avere la forza di venirne fuori come è successo altre volte».

BERLUSCONI CON DUDU' - FOTO DI CARLO TARALLO PER DAGOSPIABERLUSCONI CON DUDU' - FOTO DI CARLO TARALLO PER DAGOSPIA

«Io ce la metto tutta per me e per il mio Paese», aggiunge senza però dire una parola sugli affondi lanciati da Renzi nel giorno della sua proclamazione a segretario del Pd. D'altra parte, non pare che Berlusconi abbia guardato con particolare interesse ad uno scontro da cui - questo avrebbe confidato ieri in privato - «non esce bene nessuno» perché «sembrano due galli nello stesso pollaio».

Il Cavaliere si riferisce a Renzi e Beppe Grillo, convinto che Alfano stia già iniziando a pagare la sua presenza in un governo che è sempre più collocato a sinistra. La sua posizione, è l'idea che si sarebbe fatto Berlusconi, è «assolutamente indifendibile».

E che il vicepremier sia stretto tra Renzi ed Enrico Letta da una parte e il Pd e Grillo dall'altra è niente più che cronaca. Con un esecutivo (legittimamente) sempre più spostato verso sinistra, con buona pace del Ncd. Che secondo i sondaggi nelle mani del Cavaliere sta già pagando la coabitazione con il centrosinistra e che è destinato a pagarlo ancora di più nei prossimi mesi, con l'avvicinarsi delle elezioni Europee e l'inevitabile accendersi dei toni.

Circostanza, questa, che preoccupa l'ex premier fino ad un certo punto, visto che Berlusconi è sempre più propenso a proporre una coalizione «multi-prodotto» che copra il più possibile la «domanda» dell'elettorato di centrodestra. Ed è chiaro che l'opposizione tout court sarà quella di Forza Italia. Se il Ncd drenerà un 3-4% di voti alle prossime politiche «bene», se invece - teorizza il Cavaliere in privato - resterà «schiacciato nelle sue contraddizioni allora ce ne faremo una ragione».

grillo RENZIgrillo RENZI

Non è un caso che nonostante la tregua contro Alfano continuino ad arrivare dei veri e propri missili terra-aria. Quelli del capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta, convinto che quella tra Renzi, Grillo e Alfano sia «una sit-comedy ambientata in un college dove tre matricole sono costrette ad abitare insieme».

SILVIO BERLUSCONI E ANGELINO ALFANOSILVIO BERLUSCONI E ANGELINO ALFANO

Renzi, aggiunge Brunetta, «cerca la crisi di governo» e «c'è solo da vedere fino a che punto Letta e Alfano sono disposti a deglutire pur di restare dove sono». Ma il più duro di tutti, come spesso capita ultimamente, è Sandro Bondi che nel giro di qualche ora affonda colpi prima su Alfano e poi su Renato Schifani.

Sul primo: «Renzi, Letta e Cuperlo meritano il nostro rispetto perché hanno saputo comporre le loro differenze. Alfano e soci che hanno invece anteposto calcoli politici e personali ad una storia comune e perfino alla solidarietà morale nei confronti di un leader come Berlusconi».

ALFANO E LETTA S IG YO kCiC U b x LaStampa it Home PageALFANO E LETTA S IG YO kCiC U b x LaStampa it Home Page Renato Schifani e Paola SeverinoRenato Schifani e Paola Severino

Sul secondo: «Non racconti favole e si assuma la responsabilità delle sue posizioni visto che ha deciso di far restare in carica il governo anche dopo che il Pd non ha rispettato i diritti di difesa e ha fatto decadere il leader del centrodestra. Quello stesso che nominò Schifani nientemeno che presidente del Senato».

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME SI PUO’ CONTROLLARE UN PARTITO CHE HA QUASI IL 30% DEI VOTI CON UN POLITBURO DI 4-5 PERSONE? E INFATTI NON SI PUO’! - LE SORELLE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI NON TENGONO LE BRIGLIA DI FRATELLI D’ITALIA: SILENZIATA LA CORRENTE DEI “GABBIANI” DI RAMPELLI, AZZERATO IL DISSENSO, ELIMINATA OGNI DIALETTICA INTERNA (CHE SI CHIAMA “POLITICA”), TRATTATI I PARLAMENTARI COME CAMERIERI A CUI SI DANNO ORDINI VIA CHAT, COSA SUCCEDE? CHE POI QUALCUNO SI INCAZZA E FA “L’INFAME”, SPUTTANANDO ALL’ESTERNO IL PIANO DI GIORGIA MELONI PER IL BLITZ PER ELEGGERE FRANCESCO SAVERIO MARINI ALLA CONSULTA…

DAGOREPORT – GIORGETTI E' GIA' PRONTO PER LA TOMBOLA: DÀ I NUMERI - IL MINISTRO DELL’ECONOMIA ALLE PRESE CON LA TERRIBILE LEGGE DI BILANCIO PRIMA ANNUNCIA “SACRIFICI PER TUTTI” E NUOVE TASSE TRA ACCISE E CATASTO, PER POI RINCULARE QUANDO SI INCAZZA LA MELONA, COSI' TIMOROSA DI PERDERE IL VOLUBILE CONSENSO POPOLARE DA CONFEZIONARE UN VIDEO CONTRO IL SUO MINISTRO: "NOI LE TASSE LE ABBASSIAMO" - E QUANDO NON SBUCA LA MELONI, ARRIVA PANETTA: SULLA CRESCITA DEL PIL GIORGETTI SI APPOGGIA AI NUMERI “ADDOMESTICATI” DELLA RAGIONERIA GENERALE FORNITI DALLA SUA FEDELE DARIA PERROTTA, PER VENIRE SUBITO SMENTITO SECCAMENTE DALL'UFFICIO STUDI DI BANKITALIA... 

DAGOREPORT – IL BALLO DELLA KETAMINA DI ELON MUSK NON PORTA VOTI: LA PERFORMANCE “OCCUPIAMO MARTE” DEL PICCHIATELLO DI TESLA SUL PALCO CON TRUMP IN PENNSYLVANIA NON HA MOSSO L’OPINIONE PUBBLICA – KAMALA HARRIS SAREBBE IN VANTAGGIO DI 4-5 PUNTI, MA IL SISTEMA ELETTORALE USA E' FOLLE: NEL 2016 HILLARY CLINTON FU SCONFITTA DA TRUMP PUR AVENDO AVUTO 3 MILIONI DI VOTI IN PIU' – IL PRESSING DEI REPUBBLICANI PERCHE' TRUMP ABBASSI I TONI (È IL MOMENTO DI PARLARE AGLI ELETTORI MODERATI, NON AL POPOLO MAGA, CHE LO VOTA COMUNQUE) - I DILEMMI DI KAMALA: MI CONVIENE FARE GLI ULTIMI COMIZI CON OBAMA? COME RICONQUISTARE IL VOTO DEI TANTI GIOVANI PRO-PALESTINA?

DAGOREPORT – VOCI (NON CONFERMATE) DALL’IRAN: IL REGIME DELL’AYATOLLAH AVREBBE TESTATO UN ORDIGNO NUCLEARE NEL DESERTO DI SEMNAN – SAREBBE UN MONITO PER NETANYAHU: NON ATTACCARE SENNO’ RISPONDIAMO CON L’ATOMICA – PIU’ DELLE MINACCE DI KHAMENEI CONTA L’ECONOMIA: CINA E INDIA SONO I PRINCIPALI CLIENTI DEL PETROLIO DI TEHERAN E SE “BIBI” COLPISCE I SITI PETROLIFERI IRANIANI PUO’ TERREMOTARE L’ECONOMIA GLOBALE – BIDEN CHIAMA NETANYAHU E GLI CHIEDE DI NON TOCCARE I GIACIMENTI…