PER EVITARE LA GUERRA FREDDA CON LA CINA, TOCCA SPERARE NELL’INDIA – DAL VERTICE BRICS IN SUDAFRICA EMERGE CON ANCORA PIÙ EVIDENZA LA CONTRAPPOSIZIONE TRA OCCIDENTE E ORIENTE: I PAESI IN VIA DI SVILUPPO, GUIDATI DA PECHINO, VOGLIONO ALLARGARE LA LORO ALLEANZA ANCHE ALL’IRAN, ALL’ARABIA SAUDITA, ALL’EGITTO, ETIOPIA, ARGENTINA ED EMIRATI – XI JINPING VUOLE GUIDARE QUESTO ANTI-G7, CHE RAPPRESENTERÀ IL 36% DEL PIL MONDIALE. MA NUOVA DELHI HA MOLTE QUESTIONI IN CONTRASTO CON L’INGOMBRANTE VICINO, E OTTIMI RAPPORTI CON GLI USA…

-

Condividi questo articolo


xi jinping al vertice brics di johannesburg xi jinping al vertice brics di johannesburg

1. PECHINO ALLARGA IL CLUB BRICS PER L’ASSEDIO ALL’OCCIDENTE

Estratto dell’articolo di Marco Respinti per “Libero quotidiano”

 

Finalmente si è capito cosa sia la BRICS: una BRI più grande, la «Belt and Road Initiative» o «Nuova Via della Seta», con cui Pechino sta cingendo d’assedio quanto più mondo possibile da che il presidente Xi Jinping ne ha fatto un’arma di colonizzazione di massa. Creato da ambienti Goldman Sachs all’inizio del nuovo Millennio, l’acronimo BRICS è il tavolo a cui siedono le economie cadette del mondo, povere di infrastrutture, non di risorse naturali, spina dorsale di sistema -Paesi in espansione che nessuno può ignorare perché cercano assetti globali alternativi.

 

vladimir putin collegato con il vertice brics vladimir putin collegato con il vertice brics

Nella BRICS, la Cina comanda a bacchetta Brasile, Russia, Sudafrica e India. […] Concludendo ieri la tre giorni di Johannesburg, Xi ha incluso nel club (più che raddoppiato) Arabia Saudita, Argentina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia e Iran. Entreranno il 1° gennaio. Xi mira a farne un nuovo Patto di Varsavia con l’abito buono contro gli Stati Uniti, cioè contro l’Occidente, cioè contro tutti noi che ancora della cosa pubblica abbiamo un’idea diversa. Il solo che può far saltare il tavolo è il premier indiano Narendra Modi.

 

[…] Perché se Arabia Saudita, Egitto ed EAU non sono in tesi ostili agli Stati Uniti (benché a Joe Biden sì), l’appoggio del mondo arabo al regime cinese è notorio, cosa di cui si disperano gli uiguri musulmani che i cinesi perseguitano. Il più recente incensamento reciproco fra Cina comunista e mondo arabo-islamico è vecchio solo del 17 agosto, quando l’Organizzazione della cooperazione islamica (OIC) ha visitato Pechino per l’ennesima volta.

 

L’OIC, fondata nel 1969, sede nella Gedda saudita, 56 Stati membri di cui 49 musulmani (c’è pure la Russia putiniana), rappresenta circa 2 miliardi di persone, un quarto della popolazione mondiale. Il viceministro cinese degli Esteri Deng Li l’ha magnificata perché «apprezza il contributo che la Cina offre allo sviluppo economico e sociale dei Paesi islamici, aspettandosi di espandere ulteriormente la cooperazione».

 

lula xi jinping ramaphosa modi lavrov vertice brics di johannesburg 2023 lula xi jinping ramaphosa modi lavrov vertice brics di johannesburg 2023

[…] Quanto ad Argentina ed Etiopia, queste oscillano. La prima andrà a elezioni nazionali il 22 ottobre e potrebbe svoltare a destra, la seconda è già filocinese, ma tutto ancora una volta dipende da quanto denaro i cinesi metteranno sul tavolo per strutture e infrastrutture. Poi c’è l’Iran, da studiare. Sta certamente agli antipodi dell’Occidente, ma con l’India ha in comune l’interesse a contenere il Pakistan.

 

[…] Ora, se Delhi saprà sfruttare le aderenze BRICS per politiche d’interesse nazionale senza finire nella rete di Xi farà un colpaccio benefico per tutti. Tanto l’India non ha nulla a che spartire con la Cina, con éechino è in competizione diretta localmente e internazionalmente, e più la Russia si avvicina alla Cina, più la Russia si allontana dall’India, che è cosa buona.

 

narendra modi tra jill e joe biden cena di gala alla casa bianca narendra modi tra jill e joe biden cena di gala alla casa bianca

Per sconfiggere il nuovo Patto di Varsavia a regia cinese occorre allora una nuova Pratica di Mare con Delhi: un accordo strategico in chiaro che lasci all’India l’orgoglio indiano al contempo mostrando i vantaggi dell’amicizia con l’Occidente, visto che gli svantaggi della subalternità alla Cina già li conosce. […]

 

2. I BRICS ALLARGATI SFIDANO L'OCCIDENTE «ABBIAMO IL 36% DEL PIL MONDIALE»

Estratto dell’articolo di Ilaria Solaini per “Avvenire”

 

Argentina, Egitto, Iran, Etiopia, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti entrano a fare parte del gruppo dei Brics. Con questi nuovi ingressi, i Paesi Brics «rappresenteranno il 36% del Pil mondiale (ora il 26%, ndr) e il 47% della popolazione dell’intero pianeta » ha spiegato il presidente brasiliano Lula da Silva, al termine del vertice delle cosiddette “economie emergenti” a Johannesburg, in Sudafrica.

 

xi jinping mohammed bin salman 2 xi jinping mohammed bin salman 2

Ma non è tutto: i leader Brics hanno lasciato la porta aperta a un futuro allargamento, aprendo potenzialmente la strada all’ammissione di decine di altri Paesi, spinti dal desiderio di sfidare il dominio occidentale negli affari globali.

 

L’alleanza Brics – fondata da Brasile, Russia, India e Cina nel 2009 e a cui si è unito il Sudafrica un anno dopo nella sua unica precedente espansione – ha sempre cercato di fungere da contrappeso al dominio del G7 formato dai Paesi più industrializzati del mondo.

 

Ora si aggiungono i sei nuovi candidati che diventeranno formalmente membri dal 1° gennaio 2024, come ha spiegato il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa quando ha nominato i Paesi durante l’ultimo vertice Brics.

 

vladimir putin collegato con il vertice brics 2 vladimir putin collegato con il vertice brics 2

[…] Dall’Iran all’Egitto passando per l’Argentina, i Paesi invitati ad aderire riflettono il desiderio dei singoli membri del Brics di portare alleati nel gruppo di Paesi dalle economie emergenti. Il presidente brasiliano Lula ha fatto forti pressioni per l’inclusione della vicina Argentina, mentre l’Egitto ha stretti legami commerciali con Russia e India. Russia e Iran hanno trovato una causa comune nella loro lotta condivisa contro le sanzioni guidate dagli Stati Uniti e l’isolamento diplomatico, con i loro legami economici che si sono approfonditi in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca.

 

[…] Nel celebrare l’invito del suo Paese ad aderire ai Brics il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha dato una stoccata a Washington: « L’espansione dei Brics dimostra che l’approccio unilaterale è sulla via del declino ». Pechino è vicina all’Etiopia e l’inclusione del Paese racconta anche del desiderio del Sudafrica di amplificare la voce dell’Africa negli affari globali.

 

brindisi tra narendra modi e joe biden cena di gala alla casa bianca brindisi tra narendra modi e joe biden cena di gala alla casa bianca

Il nome del “club” è una delle poche cose che con cambieranno in questa mossa destinata a modificare gli equilibri geopolitici mondiali. Anche dopo l’ampliamento del numero dei suoi membri, infatti, il gruppo continuerà a chiamarsi Brics: la conferma è arrivata dal ministro degli Esteri russo, presente fisicamente al summit in sostituzione dello zar.

 

[…] Il Summit sudafricano ha confermato la volontà di portare diversità nella struttura di potere mondiale nel contesto odierno di una crescente polarizzazione. Aggravata dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e dalle tensioni sulle questioni economiche e di sicurezza tra Stati Uniti e Cina.

 

VLADIMIR PUTIN COLLEGATO CON IL VERTICE DEI PAESI BRICS VLADIMIR PUTIN COLLEGATO CON IL VERTICE DEI PAESI BRICS

I Paesi più piccoli intrappolati tra le nazioni più ricche del mondo hanno dovuto affrontare pressioni per schierarsi o, in alcuni casi, occupare una via di mezzo nel tentativo di ottenere il miglior accordo dalle nazioni concorrenti.

 

E come messo in luce dal New York Times l’inclusione di Teheran, che ha relazioni antagoniste con il principale rivale della Cina, gli Stati Uniti, suggerisce che le pressioni cinesi e russe sono riuscite in qualche maniera a superare le remore di membri come India, Brasile e Sudafrica, che mantengono da sempre legami amichevoli con l’Occidente.  […]

 

 

 

 

ARTICOLI CORRELATI

 

 

 

 

 

 

 

 

xi jinping al vertice brics di johannesburg xi jinping al vertice brics di johannesburg attivisti pro ucraina al vertice brics di johannesburg attivisti pro ucraina al vertice brics di johannesburg LULA - XI JINPING - RAMAPHOSA - MODI - LAVROV - VERTICE BRICS 2023 LULA - XI JINPING - RAMAPHOSA - MODI - LAVROV - VERTICE BRICS 2023 VLADIMIR PUTIN COLLEGATO CON IL VERTICE DEI PAESI BRICS VLADIMIR PUTIN COLLEGATO CON IL VERTICE DEI PAESI BRICS

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA

DAGOREPORT - SE LA MELONA NON L'HA PRESO BENE, TAJANI L'HA PRESO MALISSIMO L’INCONTRO TRA MARIO DRAGHI E MARINA BERLUSCONI, ORGANIZZATO DA GIANNI LETTA: NON SOLO NON ERA STATO INVITATO MA ERA STATO TENUTO COMPLETAMENTE ALL'OSCURO - L’EX MONARCHICO DELLA CIOCIARIA TREMA PER I SUOI ORTICELLI, PRESENTI E FUTURI: SE PIER SILVIO ALLE PROSSIME POLITICHE DECIDERA' DI SCENDERE IN CAMPO E PRENDERSI FORZA ITALIA, A LUI NON RESTERA' CHE ANDARE AI GIARDINETTI - E NEL 2029 PIO DESIDERIO DI ESSERE IL PRIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CENTRODESTRA (ALMENO QUESTA E’ LA PROMESSA CHE GLI HA FATTO LA DUCETTA, IN CAMBIO DI NON ROMPERE TROPPO I COJONI A PALAZZO CHIGI)

FLASH! - COME MAI TOTI HA PREFERITO IL PATTEGGIAMENTO, QUINDI AMMETTENDO LA FONDATEZZA DELLE ACCUSE, AL MONUMENTO DI MARTIRE DELLA MAGISTRATURA CRUDELE, CHE ERA L'ASSO NELLA MANICA DEL CENTRODESTRA PER SPERARE DI MANTENERE IL POTERE IN LIGURIA? SEMPLICE: QUANDO, ANZICHE' CANDIDARE LA SUA FEDELISSIMA ILARIA CAVO, MELONI HA SCELTO IL SINDACO DI GENOVA, ANDREA BUCCI, LI HA SFANCULATI - E PER FAR VEDERE CHE TOTI CONTA ANCORA, PRESENTERA' LA PROPRIA LISTA CIVICA PER FAR ELEGGERE L'ADORATA CAVO...