1. DE FALCO: “UNA DECISIONE ILLEGITTIMA”
gregorio de falco paola nugnes
"Una decisione illegittima che va contro l'articolo 49 della Costituzione". Così Gregorio De Falco, senatore M5s, commenta a botta calda all'HuffinftonPost la decisione dei probiviri pentastellati di espellerlo dal Movimento insieme al collega De Bonis e due europarlamentari grillini. Le ripetute violazioni del codice etico di cui è accusato, spiega, sarebbero semplicemente la volontà di non votare leggi a scatola chiusa, come imposto dal capo Luigi Di Maio.
gregorio de falco in senato per la votazione del dl sicurezza
"Credevo che ci fosse uno spazio di democrazia che deve esserci in ogni partito politico, come afferma l'articolo 49 della Costituzione. E perché io non ho fatto alcun danno al Movimento", rivendica il comandante, assai critico sul decreto sicurezza e sulla legge di bilancio. "Nessuno di noi in Senato aveva alcuna cognizione sul contenuto della manovra e dunque non potevo che astenermi".
gregorio de falco elena fattori
De Falco parla di "deriva illiberale" e di scelta "gravemente sbagliata". Non sa ancora se dovrà pagare una penale e se ci sarà spazio per fare ricorso, come minacciato invece da Elena Fattori, altra dissidente su cui pende ancora la spada di Damocle dei probiviri di Di Maio.
2. ESPULSIONI M5S, NUGNES: "CAPODANNO ROVINATO. UNO VALE UNO? UN SOGNO"
Dopo l'espulsione dal M5s dei parlamentari Gregorio De Falco, Saverio De Bonis e degli europarlamentari Giulia Moi e Marco Valli, oggi a parlare per esprimere il proprio rammarico è la senatrice Paola Nugnes. Su di lei il procedimento del Collegio dei probiviri è ancora pendente, come per la sua collega Elena Fattori. Entrambe "ree" di aver espresso il loro dissenso nei confronti del decreto sicurezza.
E oggi Nugnes scrive sulla sua pagina personale di Facebook un lungo post tra la delusione e il sarcasmo: "Mi sono svegliata con questo pensiero (e sì mi hanno rovinato il Capodanno, che dire) e se mi fossi sbagliata io?", esordisce. E poi continua: "Uno sbaglio enorme d'accordo, uno sbaglio imperdonabile, come ho fatto? Come ce lo hanno permesso? Come è successo che non ci hanno fermato in tempo, alle prime affermazioni sbagliate, ai primi palchi, alle prime piazze?
GRILLO NUGNES DI MAIO DI BATTISTA
O ancora alle prime accuse in aula, contro Renzi che era in conflitto di interessi essendo insieme capo politico e "premier" che confondeva così esecutivo e legislativo? Al mio primo discorso contro la J. P. Morgan che definiva le nostre costituzioni post fasciste troppo democratiche e ci invitava a modificarle? Alla stesura del programma Migrazione, almeno, avrebbero potuto dire "no, vi state sbagliando" . Al mio discorso contro il decreto Minniti-Orlando sulla sicurezza e il Daspo nelle città, almeno.. Perchè non mi hanno chiamata e non mi hanno detto, prima, "che dici, uno vale uno, nessun capo, nessun partito? La democrazia diretta? No, ti sei sbagliata, ti sei fatta un sogno"? ... Perchè?".
Parole che subito vengono commentate dai suoi follower: tra questi Fabrizio critico sostiene: "Faccio parte di un gruppo, un team, una squadra, una famiglia... la cosa migliore da fare è quella di risolvere in casa e sottovoce eventuali problemi. La seconda è quella di seguire comunque ciò che in democrazia la maggioranza dei componenti del suddetto gruppo decide, anche se non sempre si è d'accordo. Questo fanno i gruppi. Per questo ti ho votata - scandisce il militante 5 stelle - per questo ti ho abbracciata in piazza mille volte. Ed ogni volta ho pensato che il mio voto a te, a Tizio o a Caio era un voto a quel gruppo che aveva in democrazia un pensiero condiviso dalla maggioranza. Hai fatto la tua scelta, spero in buona fede. Ma è comunque una scelta che non rispecchia in democrazia quel pensiero che la maggioranza ha espresso - prosegue facendo riferimento al decreto Sicurezza - avrai i tuoi discepoli, e gli amici, che saranno dalla tua parte perchè sei una persona perbene, ed insieme a tuo marito, siete puliti e preparati. Ma non avrai mai più il mio voto", conclude perentorio.
Ma la senatrice Nugnes replica netta: "Ma quale maggioranza, caro? Dove e quando, e chi ha deciso che le cose dovessero essere mutate a tal punto? Gruppo, dici bene, gruppo, assemblea, discussione, condivisione, non sono, imposizione accondiscendenza... Tu hai fatto la tua scelte, senza forse capire quale sia, mi dispiace, ti auguro che ti porti il bene che cerchi e che cercavi nei mille abbracci che ritieni di aver sprecato con me. Io ho provato solo a dirti, a spiegare, non ci sono luoghi segreti e deputati dove farlo. La partecipazione - sostiene - impone la trasparenza e la condivisione".
Già ieri, poco meno di un'ora dopo le comunicazioni dei probiviri via blog, la Nugnes aveva scritto su Fb: "Finiscono anche le storie d'amore più grandi. Ma non gli amori, finiscono le storie, gli amori restano, custoditi dentro di noi. Voi siete i miei amori più grandi, tra gli altri; come ha detto Pino ieri, almeno nove anni bellissimi!".