IL FATTORE-G SPARIGLIA LE ELEZIONI SICILIANE - A POCHE ORE DALLA CHIUSURA DEI SEGGI, NESSUNO RIESCE A PREVEDERE QUANTO PRENDERA’ IL M5S E A CHI TOGLIERA’ I VOTI - L’ALLEANZA PD-UDC, NEL SEGNO DI LOMBARDO, ALLA GIA’ DECISIVA “PROVA CROCETTA” - MINACCIA-MICCICHE’ PER MUSUMECI E ALFANO - L’INCOGNITA SULL’EFFETTO DELLO SHOW DI IERI DI BERLUSCONI - AFFLUENZA ALLE 19: 37,6%…

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Amedeo La Mattina per La Stampa

Chi sarà sbranato da Grillo? A chi soffierà più voti? Ai partiti che sostengono Musumeci (Pdl-La Destra-Cantiere Popolare) o a quelli che spingono Crocetta sulla poltrona di Palazzo D'Orleans (Pd-Udc)? I leader delle forze politiche si fanno questa domanda e tremano ora che è finita la campagna elettorale più incerta della storia siciliana, dove per la prima volta non c'è un candidato alla presidenza di origine democristiana.

BEPPE GRILLO E GIANROBERTO CASALEGGIO ALLARRIVO IN SICILIABEPPE GRILLO E GIANROBERTO CASALEGGIO ALLARRIVO IN SICILIA

Hanno ancora nelle orecchie l'urlo assordante del guru genovese nelle piazze dell'isola, il suono del suo piffero magico e tentatore per quei siciliani che non credono più alle promesse dei politici senza soldi e lavoro da offrire. E allora attendono di vedere su chi calerà la scure dell'antipolitica.

BEPPE GRILLO SUL TRENO IN SICILIABEPPE GRILLO SUL TRENO IN SICILIA

Giampiero D'Alia, segretario regionale dell'Udc e autore dell'accordo con il Pd per Crocetta, è convinto che Grillo rosicchierà qualcosa al suo partito e ai Democratici. «Ma sarà poca cosa. Io credo che il Movimento 5 Stelle si mangia innanzitutto l'Idv di Di Pietro e Sel di Vendola e Fava. Poi verrà penalizzato il Pdl: se va bene sarà la terza forza in Sicilia. Devastante - osserva D'Alia - è lo show di Berlusconi dopo la condanna dell'altro ieri. Prima dice che Monti è bravo, poi che è un suddito della Merkel che ha depresso l'economia e lui dove stava su Marte? Vuole farsi un suo partito e nel giro 24 ore cambia idea, fa un passo indietro e lancia le primarie. Un elettore siciliano che ha tutta la buona volontà di votare Pdl entra nella cabina con la testa confusa».

miccichemicciche MICCICHE E MINISTREMICCICHE E MINISTRE

Pd e Udc sono convinti che insieme totalizzeranno il 30% dei voti, e che Crocetta ha ottime chance di vincere (ma non dicono con quale maggioranza potrà governare). Il ciclone Grillo li sfiorerà soltanto. Ad essere colpiti saranno gli avversari. Nel Pdl fanno gli scongiuri, replicano che le questioni giudiziarie e romane hanno un impatto secondario nelle urne siciliane. «Le elezioni siciliane hanno una peculiarità legata ai problemi dell'isola che sono la mancanza di lavoro e l'eredità negativa lasciata dalla giunta Lombardo tenuta in vita dal Pd», spiega Dore Misuraca, il nuovo coordinatore regionale del Pdl nominato da Angelino Alfano.

Attesa e tanta incertezza al termine di una campagna elettorale in cui sono girati pochi buoni benzina in cambio di voti e le spese dei candidati alla presidenza sono stati contenuti. Musumeci di tasca propria ci ha messo 15 mila euro, quanto è bastato per pagarsi la benzina e gli alberghi. Motore della sua campagna elettorale è stato il Pdl nazionale: il tesoriere Crimi avrebbe messo sul tavolo quasi 600 mila euro sia per il candidato presidente sia per i candidati della lista. Crocetta si è dovuto accontentare dei pochi fondi messi a disposizione dal Pd (70 mila euro) e dall'Udc (50 mila euro).

NELLO MUSUMECI CROCETTANELLO MUSUMECI CROCETTA

Spese contenute nel complesso a confronto al milione e mezzo speso da Raffaele Lombardo per la sua campagna elettorale di quattro anni fa. Altri tempi e altri partiti che nel tempo in Sicilia si sono moltiplicati senza fine. Tutti nati dalla diaspora dell'Udc e del Pdl. Dal partito di Casini è stato partorito il Movimento per l'autonomia di Lombardo (Mpa) e Cantiere popolare dell'ex ministro Saverio Romano: sono l'uno contro l'altro armati.

Dal Popolo della libertà si è staccato Gianfranco Miccichè che ha fondato il Grande Sud. Miccichè sperava di essere lui il candidato alla presidenza di tutto il centrodestra. Berlusconi glielo aveva promesso, poi si sarebbe messo in mezzo Alfano e sono saltati i giochi. Adesso Gianfranco, che si è candidato in proprio, odia Angelino. «Ho firmato il certificato di morte del Pdl»,ha detto in questi giorni. Significa che sta portando voti a Crocetta, al candidato del centrosinistra?

 

 

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