PER LE FEMMINISTE ANTI-PATRIARCATO GLI STUPRI E LE VIOLENZE DEI MASCHI TOSSICI VANNO CONDANNATI SOLO SE LE VITTIME NON SONO DONNE ISRAELIANE – LE ORGANIZZATRICI DEI CORTEI NEL NOME DI GIULIA CECCHETTIN HANNO INSERITO NEL LORO “MANIFESTO” ANCHE LA LOTTA DEL POPOLO PALESTINESE “CONTRO IL GENOCIDIO DI UNO STATO COLONIALISTA", MA NON GLI ABUSI, LE MUTILAZIONI E GLI OMICIDI DEL 7 OTTOBRE – CIANCIANO DI PATRIARCATO, PREVARICAZIONE DEL MASCHIO, E POI NON CONDANNANO I TERRORISTI ISLAMICI CHE LE VORREBBERO TUTTE IN BURQA…

-

Condividi questo articolo


MANIFESTO MANIFESTAZIONE FEMMINISTE 25 NOVEMBRE 2023 MANIFESTO MANIFESTAZIONE FEMMINISTE 25 NOVEMBRE 2023

È IL GIORNO DELLE PIAZZE NEL NOME DI GIULIA POLEMICHE SUL CORTEO «SONO FILO HAMAS»

Estratto dell’articolo di Adriana Logroscino per il “Corriere della Sera”

 

Due cortei, quello che parte alle 14.30 dal Circo massimo di Roma, che si annuncia partecipatissimo con un gran numero di pullman e treni in arrivo da tutta Italia, e quello di Messina, dalle 15 da largo Seggiola, convocati dalle organizzatrici storiche: «“Non una di meno” per l’ottavo anno consecutivo chiama la marea a Roma e a Messina con più rabbia che mai». Moltissime altre forme di presidio e di impegno nelle piazze di quasi tutte le città, inclusa Caivano, teatro dello stupro ripetuto di due cuginette.

 

GIULIA CECCHETTIN E EX FIDANZATO GIULIA CECCHETTIN E EX FIDANZATO

Tutte nel segno di Giulia Cecchettin, il cui femminicidio, solo una settimana fa, ha innescato una reazione unanime: la lotta per l’eliminazione della violenza sulle donne, di cui oggi si celebra la giornata internazionale, è un’emergenza. A Roma non escludono di esserci Giorgia Meloni ed Elly Schlein, entrambe alle prese con gli impegni delle rispettive agende. […]

 

Tuttavia intorno alle principali manifestazioni è nata una polemica che ha diviso le forze politiche, anche quelle di opposizione. A innescarla la decisione di concedere il palco anche alle donne palestinesi, iraniane, curde, con il movimento fucsia che chiederà la fine della guerra in Medio Oriente. «Se accetteremmo le donne israeliane? — hanno poi chiarito le attiviste di “Non una di meno” —. La nostra piazza è apolitica e aperta.  Siamo contro il genocidio di uno stato colonialista nei confronti di Gaza, dei palestinesi, non contro le donne israeliane. Niente bandiere né simboli, la nostra sarà una piazza contro la violenza di genere e contro il patriarcato».

 

ragazzi presi in ostaggio da hamas durante il rave 2 ragazzi presi in ostaggio da hamas durante il rave 2

Un distinguo insufficiente per la comunità ebraica: «C’è tutto un mondo che a parole si mobilita per i diritti civili, ma tace e volge lo sguardo dall’altra parte rispetto a stupri e torture, documentati, sulle donne ebree aggredite, massacrate ed esposte pubblicamente dai terroristi di Hamas. Un silenzio complice e assordante», la sintesi del presidente della comunità di Roma, Victor Fadlun. […]

 

APPELLO SUGLI STUPRI DI HAMAS “BASTA OMERTÀ NEGAZIONISTA”

Estratto dell’articolo di Maria Novella De Luca per “la Repubblica”

 

proteste femministe sul patriarcato proteste femministe sul patriarcato

Ci volevano le parole chiare, dirette e durissime di una storica come Tamar Herzig per rompere un silenzio – mondiale e colpevole – sugli stupri efferati compiuti dai terroristi di Hamas sulle donne israeliane nell’attacco del 7 ottobre 2023. Stupri come arma di guerra, stupri etnici, stupri come la violenza più estrema su donne, ragazze, bambine, anziane, abusate con ferocia, mutilate e poi esposte sanguinanti come trofei non solo perché “israeliane”, ma in quanto donne e oggetti sessuali. Un femminicidio di massa.

 

 

In un commento pubblicato due giorni fa su Repubblica, Herzig, docente di Storia all’università di Tel Aviv, sottolineava con stupore il silenzio sugli stupri compiuti dai miliziani di Hamas, non solo delle grandi agenzie internazionali che si occupano di violenza di genere, ma del femminismo europeo e americano, in particolare del MeToo.

 

manifestazione dopo la morte di Giulia Cecchettin patriarcato manifestazione dopo la morte di Giulia Cecchettin patriarcato

Come se oggi, di fronte alla tragedia di Gaza e mentre migliaia di civili muoiono sotto le bombe di Israele, delle violenze sessuali subite dalle donne nell’assalto di Hamas non fosse necessario parlare. Uno stupro però non è sempre uno stupro, qualunque donna ne sia vittima? E la parola d’ordine del MeToo non era: «Sorella io ti credo?».

 

[…] Cosa accadrà oggi alla manifestazione contro la violenza, la cui piattaforma non cita, mai, il femminicidio di massa contro le donne israeliane? L’Unione delle Comunità Ebraiche italiane lancia un appello per «lottare assieme, ricordando tutte coloro che il 7 ottobre hanno subìto crimini di guerra, violentate e stuprate in quanto donne, in quanto israeliane, in quanto ebree».

 

ragazzi presi in ostaggio da hamas durante il rave 3 ragazzi presi in ostaggio da hamas durante il rave 3

Ma sono diverse le sigle del mondo ebraico che sottolineano il silenzio sugli strupri di Hamas e la piattaforma “escludente” della manifestazione nonostante ieri “Non una di meno” abbia detto: «Saremo una piazza aperta anche alle donne israeliane». Scrive “Hashomer Hatzair”, organizzazione di teenager dagli 8 ai 18 anni: «Ogni anno partecipiamo alla giornata del 25 novembre lottando per tutte le donne abusate ovunque nel mondo.

 

Quest’anno però è diverso: credevamo che voi, come noi, voleste combattere per ogni donna, di ogni nazionalità, religione,etnia, idea politica. Invece neanche una parola è stata spesa da voi per denunciare il massacro delle le donne stuprate, torturate, mutilate e uccise da Hamas.

 

manifestazione dopo la morte di Giulia Cecchettin manifestazione dopo la morte di Giulia Cecchettin

Come se quelle donne non meritassero la vostra pena, il vostro cordoglio». E la Fiep, Federazione italiana ebraismo progressivo, annuncia di aver deciso di non aderire alla manifestazione, «visto che da molte organizzazioni femministe non viene espressa condanna contro le violenze per le donne uccise e abusate il 7 ottobre». E infatti oggi le piazze saranno due: le donne palestinesi al corteo di “Non una di meno”, le donne israeliane ricorderanno al Ghetto le vittime «stuprate e uccise da Hamas».

il video di mia shem, una delle ragazze ostaggio di hamas 4 il video di mia shem, una delle ragazze ostaggio di hamas 4 ragazzi presi in ostaggio da hamas durante il rave 4 ragazzi presi in ostaggio da hamas durante il rave 4 manifestazione dopo la morte di Giulia Cecchettin manifestazione dopo la morte di Giulia Cecchettin

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FAMOLO STRIANO - MENTRE LA COLOSINO SECRETA GLI ATTI, LA MELONI SI LAMENTA COI GIORNALISTI CHE SI OCCUPANO SOLO DI SANGIULIANO, MA NON DEL CASO DOSSIERAGGIO  – PASSANO DUE ORE E CROSETTO, DA CUI È PARTITO TUTTA L’INCHIESTA DI PERUGIA, LETTE LE CARTE DI CANTONE MANDATE ALLA COMMISSIONE ANTIMAFIA, CHE HANNO MOLTO DELUSO LA DESTRA E LA MELONA, DICE: NON C’È NESSUN DOSSIERAGGIO, NESSUN MANDANTE, NESSUN RICATTO, NEMMENO MESSAGGI TRA STRIANO E I GIORNALISTI DI ''DOMANI''. “SOLO UNA MELA MARCIA DELL'AISE…”  

DAGOREPORT - DALLA PADELLA ALLA BRACE: CHI E' IL NUOVO MINISTRO DELLA CULTURA - E DIRE CHE UNA VOLTA, PRIMI ANNI ‘90, IL NEOFASCISTA ALESSANDRO GIULI, UN’AQUILA FASCISTA TATUATA SUL PETTO, MOLLÒ I CAMERATI DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ, LIQUIDATI COME MAMMOLETTE, PER FONDARE MERIDIANO ZERO, GRUPPUSCOLO BOMBAROLO DI ESTREMA DESTRA – LO RITROVIAMO ANONIMO GIORNALISTA DI "LIBERO" E "IL FOGLIO" CHE NEL 2018 SI RIVOLGEVA A BANNON AD ATREJU, LODAVA PUTIN DEFINENDOLO ‘UN PATRIOTA’ COME TRUMP – SBARCATE A PALAZZO CHIGI, LE SORELLE MELONI LO SPEDISCONO ALLA PRESIDENZA DEL MUSEO MAXXI DI ROMA, PUR NON DISTINGUENDO LA CORNICE DAL QUADRO – ALLA PRESENTAZIONE IN LIBRERIA DEL SUO LIBELLO, “GRAMSCI È VIVO”, CON ARIANNA MELONI AD APPLAUDIRLO, AVVIENE IL PASSAGGIO DA “ARISTOCRAZIA ARIANA” DI FREDA ALLA NOVELLA “ARISTOCRAZIA ARIANNA” - MA CI VOLEVA MARIA ROSARIA BOCCIA PER FAR DIVENTARE IL SUO SOGNO REALTÀ…

DAGOREPORT - MENTRE L’ITALIA SI SOLLAZZAVA COL SECCHIELLO E LA PALETTA, LO SCORSO 5 AGOSTO ANDAVA IN SCENA UN'APOCALISSE DI CUORI INFRANTI, STARRING SANGIULIANO COSTRETTO DALLA MELONI A VOLARE IN MISSIONE IN EGITTO. QUANDO ATTERRA A IL CAIRO AL FIANCO DI ''GENNY IL CALDO'' NON TRONEGGIA LA BOCCIA-RIDENS MA LA MOGLIE FEDERICA - L’IRA DELLA BAMBOLONA DI POMPEI, A CUI IL BOMBOLO AVEVA BUFALEGGIATO DI UN MATRIMONIO FINITO-LOGORATO-DAL-TEMPO-CRUDELE, AVREBBE RAGGIUNTO LO STADIO DELL’ERUZIONE VESUVIANA (UNA FERITA APPARE SULLA FRONTE DI GENNY: “INCIDENTE DOMESTICO” O CONSEGUENZA DI UNA BRUTALE SCENATA DELLA POSSESSIVA POPPEA DI POMPEI?) - TERRORIZZATO DALLA MOGLIE, MINACCIATO DALL’AMANTE, ASSEDIATO DA “ALTRE DONNE” (SONO TRE, DI CUI DUE DELLO SPETTACOLO), PER LA SERIE: ‘’OCCHIO NON VEDE, CUORE NON DUOLE’’, MA ANCHE PER EVITARE ALTRE ZOCCOLATE IN TESTA, 'O MINISTRO FINITO NEL PALLONE DELL'IMPERO DEI SENSI SI PREMURA DI NON FAR PUBBLICARE IMMAGINI DELLA MISSIONE D'EGITTO DOVE LUI ROTOLA COME UNA BOCCIA AL FIANCO DELLA CONSORTE (LA COMMEDIA ALL’ITALIANA È VIVA E HA OCCUPATO PALAZZO CHIGI) -VIDEO

DAGOREPORT – FOSSI STATO IN GENNARO SANGIULIANO CI AVREI PENSATO DUE VOLTE PRIMA DI LASCIARE LA DIREZIONE DI UN TELEGIORNALE PER DIVENTARE MINISTRO DELLA CULTURA - DA VELTRONI A MELANDRI, DA URBANI A BONDI, DA BRAY FINO AL “PAVONE ESTENSE” FRANCESCHINI: HANNO FATTO PIÙ O MENO TUTTI LA STESSA FINE: SONO SCOMPARSI - IN ITALIA LA STORIA CULTURALE SOVRASTA OGNI MINISTRO SINO A SFINIRLO, SOFFOCARLO: È UN EVEREST CHE FATICHI A OSSERVARE PER LA SUA ALTEZZA. NON PUOI FARCELA, NON PUOI GESTIRLO: PUOI SOLO EVITARE DI FARE DANNI...

IL DAGO-SCOOP DEL 26 AGOSTO CHE HA SCOPERCHIATO IL CASO DELLA POMPEIANA "NON CONSIGLIERA" E CHE OGGI HA SPEDITO SANGIULIANO AI GIARDINETTI FACENDO FARE UNA FOTONICA FIGURA DI MERDA AL GOVERNO MELONI - CHI È, E SOPRATTUTTO CHI SI CREDE DI ESSERE, LA BIONDISSIMA 41ENNE, NATIVA DI POMPEI, MARIA ROSARIA BOCCIA, CHE ANNUNCIA SU INSTRAGRAM LA SUA ''NOMINA A CONSIGLIERE PER I GRANDI EVENTI DEL MINISTRO DELLA CULTURA''? E PERCHÉ DOPO AVER SOTTOLINEATO: ‘’IO E IL MINISTRO SIAMO LEGATI DA UNA STIMA E DA UN SANO SENTIMENTO CHIAMATO "BENE" CHE RESTERÀ ANCHE QUANDO NON AVREMO RAPPORTI LAVORATIVI”; POI AGGIUNGE: ‘’PENSO SIA IL CASO DI SMETTERLA CON QUESTO INUTILE ACCANIMENTO. BASTA ATTACCHI GRATUITI!” - OHIBÒ, CHI HA MAI ATTACCATO L'IMPEGNO CULTURALE DELLA "BOCCIA DI POMPEI" AL FIANCO DI "GENNY DEL GOLFO" (CHE LEI IMMORTALA, FOTO E VIDEO, SU INSTAGRAM)? - CONTATTATO DA DAGOSPIA, IL PORTAVOCE DI SANGIULIANO TRASFORMA LA BOCCIA IN UN ‘FIASCO’: “E’ UNA NOTIZIA FALSA: MARIA ROSARIA BOCCIA NON È MAI STATA NOMINATA CONSIGLIERE DEL MINISTRO" - VIDEO