AURELIO DE LAURENTIIS
Carlo Tarallo per Dagospia
de magistris1- Che botta per Aurelione! Ieri sera in tribuna vip, al fianco dell'inseparabile sindaco Luigi De Magistris, il presidente del Napoli De Laurentiis ha capito la differenza tra il cinema e il calcio: sul campo se gli attori sbagliano non si può girare un'altra scena. Mortificato dall'Atalanta dell'ex Pierpaolo Marino, direttore generale sfanculato nel 2009 da De Laurentiis, il Napoli si è affossato.
Naufragato definitivamente: addio terzo posto, addio Champions, stagione alle ortiche, l'unica speranza è affidata alla finale di Coppa Italia del prossimo 20 maggio a Roma contro la Juve prima in classifica. Fischi e cori: "Caccia i soldi!". E Aurelio ‘o Flop, come i maligni iniziano a battezzarlo, ha ingoiato amaro e ha lasciato il San Paolo senza parlare (ohibò, la faccenda allora è seria!) con i giornalisti.
"Sono in riunione!": ha risposto seccato al telefono stamattina ‘o Presidente. Si consolerà con la Coppa America? Non si sa. Quello che si sa è che la società Filmmaster, che vede uniti Diego Della Valle, lo stesso De Laurentiis e Luigi Abete, insieme alla Jumbo della "alemanniana" Rossella Bussetti e alla Infront di Philippe Blatter (nipotino del presidente della Fifa Joseph) è protagonista in questi giorni delle regate nel Golfo, in particolare curandone gli eventi collaterali e la gestione degli sponsor.
cavaniMa di quante cose si occupa a Napoli De Laurentiis? Tante, tantissime: non dimentichiamo il progetto del nuovo stadio. Ma intanto, la vetrina per eccellenza di Aurelione, quella squadra che sembrava poter far rivivere i fasti dell'epoca di Maradona, si è squagliata come la neve del Vesuvio al sole. Perché?
I motivi sono diversi, gli spifferi raccontano innanzitutto di una rottura ormai insanabile tra De Laurentiis e l'allenatore Walter Mazzarri. E' già pronta la replica della telenovela dello scorso anno, quando Mazzarri e i suoi tentennamenti rovinarono ai napoletani la festa per il terzo posto e la qualificazione in Champions. Stavolta però Valterino non ha la Juve che lo aspetta, e nemmeno l'Inter, la Roma, o qualsiasi altra "big".
LESULTANZA DI LAVEZZI jpeg"Quello tra De Laurentiis e Mazzarri - spiffera un addetto ai livori azzurri - è da sempre solo un matrimonio d'interesse. I due non si sopportano, ma finché converrà a entrambi resteranno assieme. De Laurentiis è deluso anche dalla dirigenza: il Direttore Sportivo Riccardo Bigon e il Direttore Generale Marco Fassone sono in bilico, il secondo soprattutto andrà via a fine stagione. Il presidente tiene più ai bilanci che alla classifica, questo è un dato certo. Non vuole rimetterci nemmeno un euro di tasca sua...".
Sfumata la Champions per il prossimo anno (salvo miracoli) nelle casse del Napoli arriveranno meno soldi. Investimenti? Nuovi acquisti? E chi lo sa. "Sarà difficile trattenere i gioielli già in azzurro - aggiunge un giovane e addentratissimo bene informato - ovvero Lavezzi, Pandev, Cavani, Hamsik.
PIERPAOLO MARINODifficile ipotizzare investimenti finanziari importanti, a meno che la società non decida di spendere per questioni di bilancio, aumentando i costi e riducendo così le tasse da pagare. Mazzarri? Sta già studiando le strategie con i suoi consulenti legali. Si dice che ormai si consulti con i suoi spin doctors anche prima di rilasciare interviste che riguardano gli acquisti e le strategie sul mercato...".
Mercato? Ma chi se ne occuperà? Ieri sera in curva è apparso uno striscione di saluto all'ex Ds Marino. Dopo il burrascoso addio di due anni e mezzo fa, tra lui e De Laurentiis è di nuovo feeling. Si sentono quasi ogni settimana, si scambiano pareri e consigli. E' pronto un clamoroso ritorno all'ombra del Vesuvio? Ah saperlo...
2- Ancora 48 ore e in Regione Campania si aprirà la crisi: scade dopodomani l'ultimatum lanciato dai Banana Boys di Nitto Palma al Governatore Stefano Caldoro. I berluscones chiedono a Caldoragistris di sfanculare l'Udc dalla Giunta (o almeno di ridurre il peso terzopollista nell'esecutivo) forti dell'ok di Berlusconi e Alfano. Il fortino di Santa Lucia resiste, ma la bufera è alle porte.
nitto palmaGli assessori del Pdl potrebbero dimettersi già durante il fine settimana in mancanza di risposte dal Governatore. I provvedimenti proposti dall'Udc in consiglio non saranno più votati dal Pdl. In pratica, si profila una guerriglia. Non solo: spifferi attendibilissimi raccontano di un quartier generale pidiellino trasformato ormai in un centro studi di un partito di opposizione: dettagliate relazioni su sanità, occupazione e utilizzo dei fondi europei sono sulla scrivania di Nittonapalm, che è pronto a sganciare le bombe sulla testa del garofano arancione...