- FORZA GNOCCA ON THE BEACH! - SILVIO HA DECISO, IL PDL IN SOFFITTA PRIMA DELLA SVACCANZA -

Galan, Miccichè, Verdini, Santadechè, Capezzone: al vertice di Forza Italia Reloaded ci saranno solo i fedelissimi - Alfano scaricato insieme ai Quagliarielli e alle Lorenzin: chi se li accolla? Strategia della pensione: il governo va avanti ma ogni giorno esploderà una mina…

Condividi questo articolo


Carmelo Lopapa per "la Repubblica"

«Tutto deve essere pronto nel giro di poche settimane, partiamo prima della pausa estiva». Il timing Silvio Berlusconi lo ha dettato e confermato in queste ore a tutti i pretoriani della vecchia guardia visti e sentiti in sequenza. Da Galan a Micciché, da Verdini alla Santanché, tra gli altri. Mentre nel Pdl ormai volano gli stracci in attesa della svolta.
Ieri lungo faccia a faccia a pranzo con Giuliano Ferrara a Palazzo Grazioli, come sempre nei momenti cruciali. Forza Italia decolla presto.

GIANCARLO GALAN E BERLUSCONIGIANCARLO GALAN E BERLUSCONI

«Entro venti giorni» preannuncia Daniela Santanché a Porta a Porta. E per luglio la kermesse di lancio dovrà essere pronta. Già, perché proprio a un «grande evento» il Cavaliere sta lavorando con la cerchia più ristretta. Un "predellino" un po' più in versione show.

MINISTRO GALAN DANIELA SANTANCHE GIORGIA MELONIMINISTRO GALAN DANIELA SANTANCHE GIORGIA MELONI

Per lui però avrà tutta la valenza e il peso di un congresso costitutivo. E questo, nonostante i dubbi insinuati da molti collaboratori sulla scelta del mese di luglio, che certo non sarebbe di suo tra i più indicati per aprire il sipario su un nuovo partito. Sono in tanti a suggerire una pianificazione più lunga per partire a settembre. Il fatto è che «prima partiamo con Forza Italia, prima chiudiamo il Pdl per essere operativi alla ripresa» è la strategia del leader.

gasp51 santanche berlusconigasp51 santanche berlusconi

Anche perché a Berlusconi hanno spiegato che lo smantellamento dell'ormai detestato "Popolo delle libertà", con tanto di statuto, gruppo dirigente, bilancio e sedi non sarà un giochetto da poco. Occorreranno mesi. I più "oltranzisti" tra i frequentatori di Palazzo Grazioli sperano ancora che l'accelerazione su Forza Italia consenta poi di mandare al macero il governo Letta subito dopo la pausa, sfruttando l'ultima finestra utile, quella di fine settembre, per votare entro l'anno.

Ma è un pressing al quale, per adesso, l'ex premier resta alquanto insensibile. Sebbene non faccia nulla per frenare chi, come il capogruppo Renato Brunetta, spara a pallettoni ogni giorno sui risultati e perfino sulla «composizione» dell'esecutivo.

SILVIO BERLUSCONI DENIS VERDINISILVIO BERLUSCONI DENIS VERDINI

Luglio o settembre, Forza Italia è già sulla mappa dello studio Berlusconi. Proseguono da giorni i contatti personali del leader con «giovani e poco conosciuti imprenditori di successo». Destinati a trasformarsi in autunno in quel che gli agenti di Publitalia sono stati nel '94. A loro, sul territorio, sarà affidata la caccia dei consensi ma anche e soprattutto
il fund raising, la ricerca dei quattrini necessari.

Berlusconi stringe la mano a Denis Verdini coordinatore del PDLBerlusconi stringe la mano a Denis Verdini coordinatore del PDL

Tutto è partito ma i dirigenti del Pdl ne sono tenuti quasi del tutto all'oscuro. Il braccio di ferro è già aperto tra i "falchi" coinvolti nel progetto e i ministri e dirigenti pidiellini. Chi ricopre cariche nel governo o in Parlamento ed è catalogato "colomba" teme adesso di restare fuori dalla cabina di regia della Forza Italia che verrà, di restare relegato alle poltrone dell'esecutivo, fin tanto che reggerà. C'è tutta la classe dirigente del Pdl in ambasce. Gli ex An Matteoli e Gasparri per nulla convinti dall'accelerazione.

Chi esce allo scoperto ormai è Fabrizio Cicchitto: «Sul ritorno al nome di Forza Italia c'è un consenso molto vasto. Sulle caratteristiche che il partito dovrà assumere però la discussione è aperta e non può essere certo risolta a colpi di editti da parte di chicchessia». Il timore diffuso è di ritrovarsi Verdini, Santanché, Capezzone e pochi altri alla guida del nuovo partito "leggero".

CapezzoneCapezzone MICCICHE BERLUSCONIMICCICHE BERLUSCONI

Al segretario Alfano che due sere fa nel salotto di Vespa aveva affondato il colpo («Capisco la gioia di Daniela Santanché che, non avendo mai fatto parte di Forza Italia, potrà finalmente esordire»), ieri sera ha replicato lei stessa dalla medesima tribuna, annunciando la data d'esordio («Tra venti giorni») e non facendo mistero di aver concordato tutto con il Cavaliere nell'ennesimo incontro ieri a palazzo Grazioli».

GIULIANO FERRARA SI TRUCCA COL ROSSETTO IN PREVISIONE DELLA MANIFESTAZIONE A PIAZZA FARNESEGIULIANO FERRARA SI TRUCCA COL ROSSETTO IN PREVISIONE DELLA MANIFESTAZIONE A PIAZZA FARNESE

Per aggiungere poi: «È chiaro che il nuovo partito sarà un movimento presidenziale, Berlusconi alla guida, non ci sarà bisogno di altro». Come dire, nemmeno di un segretario. Anche se proprio il nome della Santanché circola per la reggenza di Forza Italia.
Sono ormai trincee contrapposte, due partiti che non si parlano più.

Esattamente lo scenario costruito e alimentato in questi mesi dal leader Berlusconi. Uno scenario che finirà per fornire la giustificazione ultima della necessità di radere al suolo il Pdl, tanto più dopo le disfatte elettorali. E rispolverare il vecchio marchio vincente.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – DUE “ORFANELLE” SI AGGIRANO PER L’EUROPA: MARINE LE PEN E GIORGIA MELONI. ENTRAMBE DEVONO PRENDERE LE DISTANZE DAGLI EUROPUZZONI (I "PATRIOTI" ORBAN, VOX E PARANAZI VARI CHE SALVINI HA RIUNITO A PONTIDA) - LA DUCIONA FRANCESE È TERRORIZZATA DAL PROCESSO SUGLI ASSISTENTI DEL SUO PARTITO PAGATI CON I FONDI EUROPEI: LA CONDANNA CANCELLEREBBE IL SOGNO DI CONQUISTA DELL'ELISEO - PER SALVARSI DALL'IRA DEI GIUDICI LA “PATRIOTA” MARINE, DOPO AVER RINUNCIATO A FIRMARE LA MOZIONE DI SFIDUCIA CON LA SINISTRA DI MELANCHON AL GOVERNO DI MACRON, ORA PENSA DI MOLLARE I "PATRIOTI" DEL POPULISMO SOVRANISTA - LA DUCETTA ITALIANA E' INVECE RIMASTA SOLA IN ECR CON I POLACCHI DEL PIS E STA CERCANDO DA BRAVA CAMALEONTE DI BORGATA DI FINGERSI “MODERATA” PER RIAGGANCIARE IL CARRO DEL PPE...

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…