FRATELLI E SORELLE DI GIORGIA – CHI SONO, CHI NON SONO E CHI SI CREDONO DI ESSERE I FEDELISSIMI DELLA MELONI: LA SUA SQUADRA È SEMPRE LA STESSA DA ANNI, DALLA SEGRETARIA PATRIZIA SCURTI ALL’ADDETTA STAMPA, GIOVANNA IANNIELLO, PER FINIRE CON TOMMASO LONGOBARDI, IL MORISI DELLA DUCETTA. IL FIORENTINO DONZELLI, L’UOMO IN RAI, GIAMPAOLO ROSSI, IL RAMPANTE FAZZOLARI E LE DUE VALCHIRIE DEL MELONISMO, CHIARA COLOSIMO E AUGUSTA MONTARULI, ORGANIZZATRICI DEI FLASH MOB DEL PARTITO

-

Condividi questo articolo


GIORGIA MELONI COME ILARY BLASI MEME GIORGIA MELONI COME ILARY BLASI MEME

Antonio Bravetti per “la Stampa”

 

Fratelli e sorelle d'Italia. Ecco gli uomini e le donne che Giorgia Meloni si tiene stretti, che hanno reso possibile la sua ascesa fino al governo. Sono i fedelissimi e le fedelissime che lei ha ringraziato dal palco dell'hotel Parco dei Principi la notte della vittoria elettorale, «perché se non hai persone che ti vogliono bene veramente certe cose non le riesci a fare».

 

Innanzitutto c'è la squadra che la segue passo passo. Patrizia Scurti, segretaria, da una dozzina d'anni al fianco di Meloni. Dalle sue mani passa praticamente tutto ciò che è diretto alla presidente. Giovanna Ianniello, addetta stampa da circa 17 anni, salvo una piccola parentesi al Campidoglio con Gianni Alemanno.

 

alessandro giuli foto di bacco alessandro giuli foto di bacco

Amica fidata, dalla capa la divide solo la passione calcistica: romanista Meloni, laziale lei. La seguirà a palazzo Chigi, continuando a occuparsi della comunicazione politica, assieme a Paolo Quadrozzi, da dieci anni presenza fissa nella squadra, a suo agio nelle relazioni internazionali. La comunicazione istituzionale, invece, finirà nelle mani di qualcun altro. Andrea Bonini, giornalista di Sky che segue palazzo Chigi, è stato sondato per ricoprire questo ruolo.

 

 

GIOVANNA IANNIELLO GIOVANNA IANNIELLO

In lizza c'è anche Alessandro Giuli. Giornalista, ex co-direttore del Foglio, oggi a Libero e spesso in tv. Sua sorella Antonella è la portavoce del capogruppo alla Camera di FdI, Francesco Lollobrigida, che a sua volta è cognato di Meloni, avendo sposato la sorella Arianna.

 

Poi c'è Tommaso Longobardi, il social media manager scuola Casaleggio che ha contribuito a far volare Meloni in rete. «Avere più numeri non sempre è sinonimo di avere più voti e molte elezioni passate lo hanno ben dimostrato - spiegava in un'intervista pochi giorni fa - senza una buona struttura territoriale, concretezza, leadership e idee non ci fai molto».

 

In Parlamento, e in odore di governo, ci sono altri tre fedelissimi: il capogruppo Lollobrigida, Giovanbattista Fazzolari e Giovanni Donzelli. Il secondo è il responsabile del programma elettorale di FdI. In questi giorni una presenza fissa a Montecitorio, dove si svolgono le "pre consultazioni" del nascente governo.

 

tommaso longobardi giorgia meloni tommaso longobardi giorgia meloni

Nel partito lo conoscono come uno molto studioso, capace di immagazzinare informazioni e tradurle subito in idee. Le strade di Meloni e Donzelli, fiorentino, si sono incrociate quando lei era leader di Azione giovani, il movimento giovanile di An, e lui di Azione universitaria. Quasi vent' anni fa: se c'è qualcuno che sa cosa pensa o cosa fa Meloni, quello è lui.

 

Nel cerchio appena più largo ci sono Chiara Colosimo e Augusta Montaruli. Colosimo, romana, 36 anni, è stata per anni l'anima di Atreju, la manifestazione dei giovani del partito. A lei e Montaruli, torinese classe '83, si devono i tanti flash mob organizzati dal partito in questi anni di opposizione. In quelle occasioni è stato grazie a loro se le "piazzate" sono andate bene e sono finite sui tg o sui giornali.

 

AUGUSTA MONTARULI 67 AUGUSTA MONTARULI 67

Hanno supervisionato, Montaruli in particolare, che tutto funzionasse: cartelli, striscioni, bandiere, volantini. Anche quando a seguire le manifestazioni i giornalisti si contavano sulle dita di una mano. Raccontano che fuori da questi fedelissimi, molto presenti e vicini a Giorgia Meloni, un posto di riguardo lo ricopra Giampaolo Rossi. Missino della corrente Sommacampagna (la sede da cui Teodoro Buontempo animava Radio Alternativa), è un uomo di cui lei si fida molto. Ha fatto parte del Cda Rai e potrebbe tornare in viale Mazzini da amministratore delegato. Lo manda Giorgia.

Giampaolo Rossi Giampaolo Rossi francesco lollobrigida e arianna meloni francesco lollobrigida e arianna meloni AUGUSTA MONTARULI 89 AUGUSTA MONTARULI 89

giorgia meloni francesco lollobrigida giorgia meloni francesco lollobrigida

AUGUSTA MONTARULI AUGUSTA MONTARULI AUGUSTA MONTARULI AUGUSTA MONTARULI AUGUSTA MONTARULI 5 AUGUSTA MONTARULI 5 AUGUSTA MONTARULI 78 AUGUSTA MONTARULI 78 AUGUSTA MONTARULI 7 AUGUSTA MONTARULI 7

giorgia meloni francesco lollobrigida giorgia meloni francesco lollobrigida

GIORGIA MELONI GIOVANBATTISTA FAZZOLARI GIORGIA MELONI GIOVANBATTISTA FAZZOLARI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

SULLA RAI ELLY NON SI È FATTA INFINOCCHIARE – IL MOTIVO CHE HA SPINTO SCHLEIN ALL’AVENTINO, OLTRE ALLA MANCATA RIFORMA DELLA GOVERNANCE DI VIALE MAZZINI, RIGUARDA LO STATO DELL’ARTE DEL PD – IL DUPLEX BOCCIA-FRANCESCHINI PUNTAVA A PIAZZARE UN PRESIDENTE DI GARANZIA CHIAMATO GIOVANNI MINOLI. UN NOME SU CUI ERA STATO TROVATO UN ACCORDO CON GIORGIA MELONI, GRAZIE AI CONTATTI DEL MARITO DI NUNZIA DE GIROLAMO CON GIAMPAOLO ROSSI – MA LA SEGRETARIA MULTIGENDER SI È RIFIUTATA DI PRENDERSI IN CARICO UN “INAFFIDABILE” COME IL MULTI-TASKING MINOLI – IL PROBLEMA DI ELLY È CHE NON HA NESSUN UOMO DI FIDUCIA IN RAI. PIUTTOSTO CHE INFILARSI IN QUEL LABIRINTO PIENO DI TRAPPOLE, HA PREFERITO CHIAMARSI FUORI – LA MOSSA DI NARDELLA: HA LANCIATO LA SUA CORRENTE PER STOPPARE FRANCESCHINI, CHE PUNTA A PASSARE IL TESTIMONE ALLA MOGLIE, MICHELA DI BIASE...

DAGOREPORT - RICICCIANO LE VOCI SU UNA FUSIONE TRA RENAULT E STELLANTIS. MA QUESTA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA – E' MACRON CHE SOGNA L'OPERAZIONE PER CREARE UN COLOSSO EUROPEO DELL'AUTOMOTIVE (LO STATO FRANCESE È AZIONISTA DI ENTRAMBI I GRUPPI) E, CON IL GOVERNO DI DESTRA GUIDATO DA BARNIER, A PARIGI NESSUNO OSERA' OPPORSI - E JOHN ELKANN? NON GLI PARE IL VERO: SI LIBEREREBBE DI UNA "ZAVORRA" E POTREBBE VELEGGIARE VERSO NEW YORK O LONDRA, PER FARE QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE (E IN CUI È BRAVISSIMO): INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI TRA LUSSO E TECH. TOLTASI DAI COJONI L'EX FIAT, NON AVREBBE PIÙ RAGIONE DI TENERSI “REPUBBLICA” E “STAMPA" E LE FAIDE CON IL COMITATO DI REDAZIONE

È ARRIVATA L’ORA DI PIER SILVIO? SEGNATEVI QUESTA DATA SUL CALENDARIO: APRILE 2025. POTREBBE ESSERE IL MOMENTO DELLA DISCESA IN CAMPO DI BERLUSCONI JR – “PIER DUDI” POTREBBE APPROFITTARE DI UNA SCONFITTA DEL CENTRODESTRA AL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA PER RIPERCORRERE LE ORME DEL PADRE: METTERE IN PIEDI UNA NUOVA FORZA ITALIA, APERTA A DIRITTI E MINORANZE, EUROPEISTA E ATLANTISTA. A QUEL PUNTO, LE ELEZIONI ANTICIPATE SAREBBERO INEVITABILI – ORMAI È CHIARO CHE IL GOVERNO MELONI NON CADRÀ MAI PER MANO DELL’OPPOSIZIONE, SPOMPA E INETTA, MA SOLO ATTRAVERSO UN’IMPLOSIONE DELL’ALLEANZA DI DESTRA-CENTRO - LA DIFFIDENZA DI MARINA, TERRORIZZATA DALL'IPOTESI CHE IL FRATELLO FINISCA FAGOCITATO DA BATTAGLIE MEDIATICHE E GIUDIZIARIE, COME IL PADRE...