FUGA DA MATTEO - CALA LA FIDUCIA NEL PREMIER E NEL 2015 LA SUA FONDAZIONE RACCOGLIE MENO DELLA META’ DELL’ANNO PRIMA - “OPEN” VA IN ROSSO. MANCO BONIFAZI, TESORIERE DEL PD ED EX FIDANZATO DI MARIA ETRURIA BOSCHI, VERSA PIU’ UN EURO...

Condividi questo articolo


alberto bianchi maria elena boschi alberto bianchi maria elena boschi

PFB per “il Giornale

 

Si fa dura la vita delle fondazioni politiche. Ne sa qualcosa il nostro presidente del Consiglio Matteo Renzi che dal gennaio del 2012 conta sul supporto della Fondazione Open. È questo il nome della «macchina da guerra» che funge da braccio operativo della Leopolda, la vetrina fiorentina del Renzi-pensiero.

 

La Fondazione Open è partita bene. Anzi benissimo. Cresciuta, almeno nei finanziamenti ricevuti, di pari passo alla carriera dell' ex sindaco dello stesso capoluogo toscano, ora saldamente arroccato nelle stanze di Palazzo Chigi.

BOSCHI LOTTI BOSCHI LOTTI

 

Però qualcosa si è rotto. Non soltanto è calata la fiducia degli italiani nell' opera del governo guidato dal rottamatore fiorentino (come attesta il sondaggio Tecnè del maggio scorso, commissionato da Tgcom 24 e che vede il premier perdere consensi con un calo di 6 punti rispetto al maggio del 2015).

 

Si è raffreddato anche l' entusiasmo dei suoi maggiori sponsor. Il Fatto quotidiano ieri dava ampio risalto a un trend tutt' altro che promettente andando a leggere i dati pubblicati sul sito della fondazione.

 

Rispetto al bilancio del 2014, come riporta il sito, l' anno appena passato ha visto un forte ridimensionamento dei contributi. Sia da parte delle persone fisiche che di quelle giuridiche. Nel 2015 sono stati raccolti in questo modo poco più di 487mila euro, cui si aggiungono altri 11mila euro di ricavi, portando tra l' altro la fondazione al rosso in bilancio.

 

marco carrai agnese landini renzi marco carrai agnese landini renzi

Nel 2014 i conti, invece, erano ben altri e i «regali» degli sponsor molto più consistenti visto che si superava la cifra di un milione e 184mila euro. Tra i più generosi restano l' armatore Vincenzo Onorato con 50mila euro a titolo personale e altri 100mila tramite la Moby srl, poi c' è la costante partecipazione della Britih American Tobacco che tra il primo luglio del 2014 al 30 giugno di quest' anno ha versato nelle casse della Fondazione Open 150mila euro.

 

Il giornale diretto da Travaglio poi sottolinea come anche i più fedeli araldi de Renzi-pensiero abbiano preso via via le distanze con la creatura gestita da Maria Elena Boschi, Luca Lotti, Marco Carrai e Alberto Bianchi.

maria elena boschi francesco bonifazi a formentera maria elena boschi francesco bonifazi a formentera

 

Il renziano di ferro in Commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, ha - per esempio - abbassato il suo appoggio economico alla cassaforte della Leopolda. Se nel 2013 aveva versato 10.400 euro, l' anno seguente aveva ridotto il suo aiuto a 8.800 euro. Salvo poi, una volta che Renzi era già inquilino da più di un anno di Palazzo Chigi, ridurre l' obolo a 6.400.

 

renzi nardella renzi nardella

Anzaldi resta comunque uno dei pochi a continuare a versare. Altri renziani doc come Francesco Bonifazi, tesoriere del Pd, Dario Nardella, sindaco di Firenze, e Simona Bonafè, europarlamentare, sono del tutto spariti dall' elenco pubblicizzato dal sito. Pure il contributo di un amico facoltoso del premier come il finanziere Davide Serra si è col tempo ridotto e dai 175 mila euro donati nel 2014 è passato a 50mila, meno di un terzo. 

VINCENZO ONORATO VINCENZO ONORATO davide serra alla leopolda davide serra alla leopolda

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - PERCHE LA DUCETTA HA DATO ORDINE DI VOTARE SCHEDA BIANCA SULLA CONSULTA? PERCHÉ ALTRIMENTI SI SAREBBE RITROVATA IN QUEL POSTO MOLTE SCHEDE BIANCHE DA PARTE DI DEPUTATI E SENATORI DELLA SUA STESSA MAGGIORANZA – TRA I FRANCHI TIRATORI, SI CONTANO 3-4 PARLAMENTARI DI FORZA ITALIA DEL TUTTO CONTRARI A VOTARE MARINI, CONSIGLIERE GIURIDICO DELLA MELONA E AUTORE DELLE LEGGE SUL PREMIERATO. ALTRI MALPANCISTI ERANO ANCHE DENTRO FRATELLI D’ITALIA (VEDI “LA TALPA” DELLA CHAT), MA IL GROSSO DEGLI “INFAMI” SAREBBE NELLE FILE DELLA LEGA - L’ELEZIONE DI MARINI SERVE COME IL PANE ALLA DUCETTA PER AVERE UN UOMO FIDATO ALL’INTERNO DELLA CONSULTA CHE SARA’ CHIAMATA A DARE IL SUO GIUDIZIO SULL’AUTONOMIA LEGAIOLA. SE VENISSE DICHIARA INCOSTITUZIONALE, SALTEREBBE OVVIAMENTE UN REFERENDUN DESTINATO ALLA SCONFITTA CON EVIDENTI RICADUTE DI CRISI SUL GOVERNO, VERO INCUBO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA…

DAGOREPORT – DUE “ORFANELLE” SI AGGIRANO PER L’EUROPA: MARINE LE PEN E GIORGIA MELONI. ENTRAMBE DEVONO PRENDERE LE DISTANZE DAGLI EUROPUZZONI (I "PATRIOTI" ORBAN, VOX E PARANAZI VARI CHE SALVINI HA RIUNITO A PONTIDA) - LA DUCIONA FRANCESE È TERRORIZZATA DAL PROCESSO SUGLI ASSISTENTI DEL SUO PARTITO PAGATI CON I FONDI EUROPEI: LA CONDANNA CANCELLEREBBE IL SOGNO DI CONQUISTA DELL'ELISEO - PER SALVARSI DALL'IRA DEI GIUDICI LA “PATRIOTA” MARINE, DOPO AVER RINUNCIATO A FIRMARE LA MOZIONE DI SFIDUCIA CON LA SINISTRA DI MELANCHON AL GOVERNO DI MACRON, ORA PENSA DI MOLLARE I "PATRIOTI" DEL POPULISMO SOVRANISTA - LA DUCETTA ITALIANA E' INVECE RIMASTA SOLA IN ECR CON I POLACCHI DEL PIS E STA CERCANDO DA BRAVA CAMALEONTE DI BORGATA DI FINGERSI “MODERATA” PER RIAGGANCIARE IL CARRO DEL PPE...

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...