LA GHIGLIOTTINA ESISTE ANCORA - UNA VOLTA ERA “CHI TOCCA LA REGINA MUORE”, ORA SONO LE PREMIÈRE DAMES A DECIDERE DEL DESTINO DEI ROMPICOJONI - L’ULTIMO GHIGLIOTTINATO? LO SCRITTORE E POLEMISTA PHILIPPE SOLLERS, CACCIATO DAL “JOURNAL DE DIMANCHE” PER AVER FATTO DELL’IRONIA SUL TWEET AVVELENATO DELLA VALÉRIE ROTT-WEILER - DA CÉCILIA A CARLÀ, LA LUNGA LISTA DELLE VENDETTE CONSUMATE DALLE STRONZETTE DI FRANCIA…

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Gaia Cesare per "il Giornale"

HOLLANDE E VALERIE TRIERWEILERHOLLANDE E VALERIE TRIERWEILERla premiere dame francaise valerie trierweilerla premiere dame francaise valerie trierweiler

Cherchez la première dame , verrebbe da dire attualizzando Alexandre Dumas. Fanno di tutto per giocare a nascondino - «restare al proprio posto è molto importante soprattutto quando questo posto è invisibile», diceva l'onnipresente Carla Bruni; «sono una spettatrice coinvolta. Mi piace rimanere dietro le quinte a guardare quel che accade», le faceva eco l'iperattiva Valérie Trierweiler prima di mettere piede all'Eliseo­ eppure le first lady di Francia si annidano dietro a ogni scandalo, epurazione o ascesa politica all'ombra dell'Eliseo.

Pronte ad azzannare come dei rottweiler (soprannome affibiato all'attuale compagna di François Hollande) o ad aizzare monsieur le président contro il malcapitato di turno quando sentono che il territorio è stato invaso.L'ultima vittima? Uno dei più grandi scrittori francesi, Philippe Sollers, cancellato dalla lista dei collaboratori del Journal du Dimanche - sul quale scriveva da tredici anni- dopo aver criticato e ironizzato sul celebre tweet della Trierweiler (il tifo per l'avversario politico di Ségolène Royal, ex compagna di Hollande, poi sconfitta alle urne).

segolene royal valerie trierweilersegolene royal valerie trierweiler Valerie Trierweiler Carla Bruni Sarkozy referenceValerie Trierweiler Carla Bruni Sarkozy reference

Articolo pubblicato, collaborazione chiusa con il giornale che- guarda caso - appartiene allo stesso gruppo editoriale del settimanale Paris Match , per cui lavora la giornalista Trierweiler e per il quale lavorava, prima di essere sollevato dalla direzione- era il 2005- Alain Genestar, reo di aver sbattuto in copertina le immagini di Cécilia Sarkozy, allora moglie del ministro degli Interni Nicolas già in odore di Eliseo, in compagnia dell'amante (oggi marito) Richard Attias.

«Nessuna relazione», si affrettano a precisare puntualmente le testate coinvolte. Ma a correre ai ripari, sei anni fa come oggi, arriva l'editore «amico» ­a destra come a sinistra - Arnaud Lagardère. In meno di due mesi, insieme con il licenziamento del giornalista di Rtl Pierre Salviac - reo di aver messo in rete un tweet in cui invitava le colleghe a «fare sesso utile, avrete una chance di ritrovarvi première dame» - quello di Sollers è già il secondo cadavere che madame Trierweiler vede passare sotto i suoi occhi senza battere ciglio.

Philippe SollersPhilippe Sollers

La morale è sempre la stessa. Guai a ostacolare la gloriosa ascesa mediatica delle dame pronte a sorridere ai fotografi in pubblico e a mordere in privato. Un'invasione di campo da fare invidia alle più attive first lady d'America. Un intervento a gamba tesa nel complicato e intrecciato mondo politico-mediatico di Francia che finisce per relegare il presidente al ruolo di ven­dicatore di Stato e la sua compagna a una Maria Antonietta dei giorni nostri.

IL BACIO TRA VALERIE TRIERWEILER E FRANCOIS HOLLANDE jpegIL BACIO TRA VALERIE TRIERWEILER E FRANCOIS HOLLANDE jpeg

In principio fu Bernadette Chirac, defilata ma definita nel 2005 dall'allora segretario del Partito socialista Hollande «il vero capo della destra», potente quanto discreta. Poi la degenerazione mediatica. Quella di Cécilia,oggi ex dell'ex (presidente) Sarko, entrata di prepotenza nella vicenda delle infermiere bulgare arrestate e torturate nelle carceri libiche con l'accusa, rivelatasi falsa, di aver infettato 400 bimbi col virus dell'Hiv. Fu lei, con un iperattivismo mai visto, a garantirne la liberazione per poi lasciare marito ed Eliseo al loro destino (non prima di aver organizzato la cena, considerata il primo autogol mediatico di Sarko, al ristorante Fouquet's, simbolo del lusso sfrenato).

Bernadette ChiracBernadette Chirac

Da allora il destino prende il nome di Carla Bruni. L'ex première dame muove le fila dell'apertura a sinistra di Sarkozy e spinge come non mai l'ascesa dell'amico Frédéric Mitterrand - per lei semplicemente «Fredo», come ha svelato il settimanale Le Point- al ministero della Cultura, probabilmente per il merito - un'indiscrezione rimasta solo un sospetto - di aver scritto i testi di alcune delle sue canzoni. Poi lo zampino sul caso di Marina Petrella e Cesare Battisti, la prima ex brigatista graziata in Francia pare proprio per intercessione di madame Sarkozy e il secondo, ex terrorista dei Pac, mai estradato dal Brasile del presidente Lula.

Rachida DatiRachida Dati

La signora Sarkozy ha sempre negato ma Bruno Berardi,presidente dell'­associazione delle vittime del terrorismo Domus Civitas, sostiene che fu lei a confessargli di aver telefonato a Lula chiedendogli di salvare Battisti «come favore personale». Eppure è nelle vendette che le première dame danno il meglio di loro.La sua migliore Carlà l'ha consumata ai danni di Rachida Dati, ex ministro e astro nascente dell'era Sarko. In odore di amicizia pericolosa col presidente, Dati è stata fatta fuori (costretta a dimettersi per un seggio di consolazione a Bruxelles) appena Bruni è entrata nella vita del presidente. Cherchez la femme .

 

 

 

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