1 – IL PORTAVOCE DI LUIGI DI MAIO AUGUSTO RUBEI SU FACEBOOK ATTACCA “LA STAMPA” PER IL TITOLO DELL’INTERVISTA DEL MINISTRO DEGLI ESTERI (DAGOSPIA DEL 25 APRILE)
2 – INTERVISTA A LA STAMPA, MELONI: I FATTI SMENTIRANNO FANTASIOSO TITOLO FRUTTO DI LIBERA E FORZATA INTERPRETAZIONE
L'INTERVISTA DI UGO MAGRI A GIORGIA MELONI
"È un peccato che la mia intervista di oggi su La Stampa, ottimamente scritta da Ugo Magri, sia stata poi condita con un titolo nel quale mi si arrribuiscono frasi mai pronunciate, frutto di una libera e forzata interpretazione del giornale. I fatti smentiranno il fantasioso titolo perché, come ho detto nell'intervista, come Fratelli d'Italia stiamo lavorando per dare voce ai cittadini che ci stanno contattando in queste ore.
E seppur portare in piazza migliaia di persone non sarebbe sicuro e metterebbe in pericolo chi partecipa, intendiamo portate avanti iniziative simboliche e compatibili con le regole per dare voce al dissenso, sempre più diffuso, dei cittadini italiani". Lo dichiara il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.
giorgia meloni con mascherina tricolore 1
3 – GIORGIA MELONI "IL GOVERNO AVEVA GENERATO L'ASPETTATIVA SULLA RIAPERTURA DEL 4 MAGGIO". "CONTE SFIDA LA NOSTRA PAZIENZA MA SULLA PIAZZA SALVINI SBAGLIA"
Ugo Magri per “la Stampa”
Domenica qualcosa si è spezzato. Un presidente del Consiglio che con quella superficialità e così tanta leggerezza comunica la decisione di tenerci ancora chiusi in casa, francamente mi preoccupa», si dichiara incredula Giorgia Meloni, leader di Fratelli d' Italia.
Immaginava che Conte avrebbe annunciato un «liberi tutti»?
«No, guardi, l' aspettativa che il 4 maggio si sarebbe riaperto era stata creata dalla comunicazione del governo. Da settimane, per fini di propaganda, veniva evocata la fine del blocco. Dopodiché il capo del governo ha convocato una conferenza stampa quasi a reti unificate solo per farci sapere che in tutto il mondo gli chiedono gli autografi, e che la tanto attesa "fase 2" ci consentirà di andare a trovare i parenti, perché nella sostanza nient' altro cambia. Non si ha idea della confusione che Conte ha creato. Io stessa, in diretta Facebook, sono stata subissata dalle richieste di chiarimento che purtroppo non potevo dare».
Voi dell' opposizione eravate informati prima?
«Macché, zero. Non è stato detto nulla a noi, proprio come non c' è stato alcun confronto con la Conferenza episcopale su misure gravissime, che incidono sulla libertà religiosa. Come centrodestra stiamo lavorando a una mozione unitaria in Parlamento per difendere la libertà di culto».
Conte mostra Padre Pio a Vespa
Delle restrizioni alle cerimonie religiose Conte avrebbe dovuto parlare coi vescovi?
«Mi sembrerebbe normale, e non per ossequio alla Chiesa. Quello che a me spaventa è la sciatteria con cui vengono prese certe decisioni, senza mai confrontarsi con i diretti interessati, si tratti dell' episcopato o delle categorie economiche interessate alle riaperture: nessuno le ha consultate. Il governo trova normale incidere su libertà fondamentali degli italiani attraverso semplici atti amministrativi che, volendo, sarebbero perfino impugnabili davanti al Tar».
Però le Camere vigilano e hanno già dato via libera al primo decreto.
«Qui siamo oltre quel decreto. Nel nome dell' emergenza il governo ritiene di potersi assumere qualunque responsabilità, senza contrappesi. E dei limiti imposti alle libertà fondamentali il Parlamento discuterà solo a giorni».
Teme per lo Stato di diritto?
«Penso che il fattore tempo sia decisivo e che da parte del governo si stia sfidando la pazienza degli italiani. Più si prolunga la clausura, più questa pazienza si esaurisce. Decisioni così enormi possono venire accettate a patto che non si esageri e che venga indicato con chiarezza uno sbocco. A forza di suscitare illusioni e delusioni, come sta facendo da un mese e mezzo il governo, corriamo rischi gravissimi».
meme sulla crisi di governo salvini berlusconi meloni
GIORGIA MELONI CON LA MAGLIETTA IO SONO GIORGIA
Quali?
«Che esploda la bomba sociale, e che ci ritroviamo poi con un gigantesco problema di ordine pubblico. Presto la gente rifiuterà di stare chiusa in casa a morire di fame».
Salvini accarezza l' idea di andare in piazza violando il lockdown. Una buona idea?
«Anch' io sono sollecitata da migliaia di persone avvelenate, in preda alla disperazione, che non ne possono più di limiti spesso assurdi imposti alle nostre vite, alle professioni, all' istruzione. Non si possono condannare a morte interi comparti economici attraverso la burocrazia delle riaperture per settore. Ma voglio essere sincera: finché dura il contagio andare in piazza significherebbe mettere in pericolo chi partecipa alla protesta. E l' opposizione sarebbe accusata di alimentare l' epidemia».
Alla fine, che farete?
«Stiamo studiando altri modi per esprimere la rabbia che sale dalla gente, stiamo ragionando su come mettere in piedi iniziative forti ma compatibili con le regole, se possibile già in vista del primo maggio.
Non mi faccia dire di più».
Anche lei, come Berlusconi, ritiene che col governo i conti andranno fatti solo alla fine?
«I conti si faranno tra poco, non appena l' emergenza sanitaria sarà finita».
Una minaccia?
ANTONIO TAJANI GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI
«No, è una scelta del premier. Che ha rifiutato di confrontarsi con l' opposizione, si è preso tutte le responsabilità. E quindi sarà lui a rispondere delle sue scelte».