ferdinando imposimato a piazza del popolo con i grillini
Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”
Un candidato per vincere: il messaggio è chiaro, ma la strada è ancora lunga. E le suggestioni sono diverse. La partita dei Cinque Stelle per il Campidoglio sta per aprirsi. Il blitz romano di Gianroberto Casaleggio e il successivo summit dello stratega con Beppe Grillo sono serviti per mettere a punto la strategia.
Anzitutto, nessuna ansia. I tempi di selezione saranno dilatati. «Il confronto sarà allargato quanto più possibile: non solo gli attivisti duri e puri, ma anche altre facce», dicono nel Movimento. Tradotto: gli incontri con gli attivisti per selezionare il candidato sindaco avranno più fasi e difficilmente si concluderanno, come previsto inizialmente, entro dicembre.
ferdinando imposimato foto lapresse
L' altro punto fermo è che non ci sarà nessun homo novus in lizza: «Il candidato sarà scelto tra chi fa parte del Movimento», spiegano esponenti pentastellati. Ma le maglie saranno molto più larghe. Un modo per attrarre le attenzioni (e i voti) anche della cosiddetta società civile, verso cui ci sarebbero spiragli e aperture.
C' è chi si lascia sfuggire anche qualche indizio sull' identikit del possibile candidato: «Una figura di alto profilo, forse un avvocato o un giudice, che sia apprezzato dalla base, non abbia problemi a superare delle selezioni e offra una immagine di garanzia e solidità».
L' identikit è quello di Ferdinando Imposimato, vincitore delle «Quirinarie», spesso in prima fila nelle battaglie dei Cinque Stelle. La scelta, però, non è così scontata, le sensibilità all' interno della galassia M5S sono molteplici: non è ancora tramontata l' ipotesi di indicare la consigliera uscente Virginia Raggi e non è neppure esclusa una «sorpresa» da svelare al momento dei primi incontri tra meet up.
Intanto, sui social network e sul blog, Grillo dà il via alla campagna elettorale. Prima posta l' immagine di un sondaggio che dà i Cinque Stelle al 33% a Roma, poi - in un intervento successivo - punge: «Una domanda per il Pd: quando si vota a Roma?». Il tema Comuni e comunali rimane preponderante: Roberto Fico annuncia via Facebook che il comune di Quarto, il primo amministrato dal M5S in Campania, uscirà dall'Anci, l'associazione nazionale comuni italiani.
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Il deputato campano - spiegando le motivazioni della scelta - punta l' indice sulla «reale convenienza e opportunità di restare a far parte di un' associazione che dal 2011, cioè dopo l' accordo concluso dalla precedente giunta, a Quarto non ha prodotto alcun progetto utile, alcun servizio e alcun ritorno economico tangibile per la comunità».
Altri enti guidati dai pentastellati sarebbero in procinto di seguire le orme di Quarto. Non tutti però. Alcuni, come Parma, sono propensi a rimanere all' interno dell' Anci. Intanto, sul fronte sindaci, si continua a lavorare per il summit degli amministratori locali saltato in estate e rimandato, e poi rinviato ancora, alla kermesse di Imola.
Al confronto prenderà parte Luigi Di Maio, che ha il ruolo di referente per gli enti locali ed è in realtà il «mediatore» tra le diverse anime. L' appuntamento dovrebbe tenersi a Roma, la data ipotizzata al momento è quella del 12 dicembre.