BERSANI E MONTI A CERNOBBIO
Raffaele Niri per "la Repubblica"
ALFANO, BERSANI, E MONTI A CERNOBBIOChiama Monti il consulente finanziario di Cirino Pomicino. O anche "Rigor Montis": «E' il Liquidatore Finale, in cinque mesi è ringiovanito, dopo anni di panchina alla Bocconi: l'aria di Palazzo Chigi fa bene e lui succhia energie a Pdl e Pdmenoelle che sembrano invecchiati di decenni». Bersani e Alfano - "i gemelli del Debito Pubblico, gente che deve rimanere a casa perché ha la prostata" - sono vicini "alla notte dei lunghi coltelli. Ho il sospetto che entrambi siano da mesi ben sotto il 20%, ma che la notizia sia coperta da segreto istruttorio. Ma dove li fanno, i sondaggi? Ad Arcore? Nelle coop rosse?».
Beppe Grillo, profeta in patria, chiude di fronte al Duomo di Genova, davanti a duemila sostenitori osannanti, la sua giornata tra Toscana e Liguria (prima Forte dei Marmi e Carrara, poi La Spezia): il suo candidato sindaco genovese - l'ambientalista Paolo Putti - è dato dai sondaggi tra il 6 e il 9 per cento. Non vincerà, ma potrebbe costringere l'alfiere del centrosinistra Marco Doria ad un ballottaggio pericoloso.
BEPPE GRILLOTra due domeniche Grillo sarà a Palermo a sostenere il trentenne Riccardo Nuti, analista di processi aziendali, che ha per testimonial Claudio Gioè (il Totò Riina dello sceneggiato televisivo). I suoi candidati a sindaco sono decine: un paio potrebbero anche vincere, tutti sottrarranno alle forze classiche una valanga di voti, in molti casi decisivi.
9 beppe grillo1 lapDaniela Rosellini a Lucca, Ivan Mirenda alla Spezia, Gabriele Zangirolami ad Asti, Manuele Isoardi a Cuneo sono ben piazzati. E ad Alessandria c'è Angelo Malerba, borsista Asl, che - dicono gli esperti - potrebbe anche vincere, col Comune sull'orlo del fallimento e sedici liste presenti. Grillo dice di non credere ai sondaggi «ma se siamo la terza forza politica in Italia forse qualcuno, tra i leader in campo, dovrebbe cambiare mestiere».
Così - a Vendola che lo definisce "fenomeno di populismo inutile", risponde "stia zitto lui che ha fatto cinque inceneritori insieme alla Marcegaglia" - Grillo, sfoderando la sua cantilena genovese, attacca a testa basta: «Belin, ora si sono svegliati e vogliono che paghiamo le tasse. Se tutti pagassimo le tasse... a Roma ruberebbero il doppio». Allora è vero che non paga le tasse? «Belin, se le pago. Ma voglio sapere dove vanno a finire i miei soldi, se servono a finanziare gli inceneritori o i bombardieri F35 non vedo perché mi dovrei vergognare quando mi accusano di non pagarle».
EMMA BONINOPoi attacca i partiti che «dovrebbero restituire, con un assegno, tutti i soldi che hanno ricevuto. Noi del Movimento 5 stelle i rimborsi li rifiutiamo» anche se - va pur ricordato - non essendo in Parlamento ricevono solo quelli relativi alle regionali di Piemonte ed Emilia. A proposito di Montecitorio: «Ci vediamo in Parlamento. Fuori o dentro».
Di Napolitano, questa volta, non parla, ma del suo successore sì: «I partiti stanno svanendo nell'aria come i sogni al mattino. Il prossimo presidente della Repubblica sarà un loro rappresentante, magari Emma Bonino». Lui, Grillo, aspetta una stangata: «Se la sono presa con la Lega, ho visto che l'Ansa ha aperto il suo notiziario con un "Grillo posteggia in contromano". Vogliono fermare il movimento? E come fanno, ci mandano i finanzieri con le camionette?».