IL GOVERNO DI DIO COME L’ITALIA: NON HA LA MAGGIORANZA - PROSEGUONO GLI INCONTRI PRIMA DEL CONCLAVE: L’OBIETTIVO E’ ENTRARE NELLA CAPPELLA SISTINA CON IL PAPA VINCITORE - CLIMA DA GUERRA FREDDA: I CARDINALI POTREBBERO ESSERE PERQUISITI PER EVITARE SPIFFERI VIA SMARTPHONE - LA SEGRETERIA DI STATO SIGILLA LE SACRE STANZE, LA BONIFICA DALLE CIMICI E I “RESIDUATI” DI VATILEAKS - STOP AL WIRELESS E GENDARMERIA ONNIPOTENTE… - -

Condividi questo articolo


Giacomo Galeazzi per La Stampa

Nuova «fumata nera» per l'inizio del conclave. Anche negli interventi di ieri si sono ascoltate critiche alla gestione della Curia. Vatileaks, mancanza di coordinamento, difficoltà nei rapporti con gli episcopati sono stati al centro di alcuni interventi. A difendere la Curia è stato il sodaniano Lajolo, mentre un altro curiale (Rodè) ha condiviso le critiche. Slitta ancora l'avvio: non c'è accordo.

CARDINALE MAHONYCARDINALE MAHONY

Ma l'americano Mahony commenta: «Congregazioni verso la fine, la data è vicina». E il francese Barbarin conferma: «Non tarderemo a decidere». Dopo le dimissioni di Benedetto XVI i porporati devono dimostrare al mondo di aver recepito il suo monito contro le «divisioni che deturpano il volto della Chiesa».

Dunque i nodi (Ior, scandali , governance) vanno sciolti prima dell'ingresso in conclave, altrimenti con ripetute votazioni a vuoto si darebbe al mondo un'immagine di scarsa unitarietà d'intenti e di visione. «I mass media abbondano di papabili dai nomi esotici, ma poi chi li vota?» sorride il curiale italiano davanti alla Basilica di San Pietro.

Non si sa ancora quando comincerà il conclave ma il recinto dell'elezione pontificia (cappella Sistina e residence Santa Marta) è da giorni «sotto bonifica». Si vuole scongiurare il ripetersi dello «strappo» del 2005 quando un cardinale tedesco riuscì a comunicare all'esterno l'elezione di Joseph Ratzinger permettendo a una tv in Germania di dare l'annuncio prima dell'«Habemus Papam» del protodiacono.

JOSEPH RATZINGER PAPA BENEDETTO XVIJOSEPH RATZINGER PAPA BENEDETTO XVI

Per questo verrà attivata la «gabbia di Faraday», un sofisticato dispositivo in grado di disturbare le trasmissioni delle cimici. Contro il furto di documenti i Sacri Palazzi sono infestati di microspie. Il conclave ai tempi di Vatileaks è anche un gioco di specchi tra quelli che hanno messo le cimici e quelli che debbono rimuoverle. Occorre conciliare due esigenze: la sicurezza della Curia e la segretezza dell'elezione pontificia. In Segreteria di Stato spiegano che è «come per la conversione post-bellica». La caccia ai «corvi» ha legittimato misure eccezionali che in sede vacante si rivelano una minaccia alla riservatezza.

LA CAPPELLA SISTINA jpegLA CAPPELLA SISTINA jpeg

Un apparato «pesante» da «tempi di guerra» che ora va riadattato alla delicatissima fase «pacifica» della scelta del Pontefice. Già adesso è schermata l'Aula del Sinodo dove si svolgono gli incontri pre-conclave per impedire l'utilizzo dei cellulari ed è stata disattivata la rete wireless al punto da provocare il black out comunicativo nelle vicine postazioni-stampa. Durante l'elezione pontificia sarà sorvegliato il percorso degli elettori tra Santa Marta e la Cappella Sistina e si sta pensando anche alla loro perquisizione. Il rischio è una fuga di notizia anche con mezzi informatici o tecnologici.

PAPA RATZINGER PADRE GEORG PAOLO GABRIELE jpegPAPA RATZINGER PADRE GEORG PAOLO GABRIELE jpeg CARDINALE ANGELO SODANOCARDINALE ANGELO SODANO

A tutte le persone (laici ed ecclesiastici) che stanno allestendo il seggio elettorale più prestigioso del mondo viene richiesto il giuramento di segretezza. Intanto nelle congregazioni ci sono alcune eminenze interessate a capire il ruolo della Gendarmeria, che ha assunto un notevole rilievo rispetto al passato e che è per questo oggetto di accuse che i dirigenti del corpo definiscono calunnie. In risposta alla crisiVatileaks, la polizia pontificia ha acquisito poteri di controllo, intercettazione e pedinamenti: alle dirette dipendenze del segretario di Stato e della segreteria particolare del Papa.

Nel sacro collegio si riconosce alla Gendarmeria il merito di aver efficacemente condotto le indagini che hanno portato alla sbarra Gabriele e Sciarpelletti, però adesso si vogliono rassicurazioni. L'apparato di sicurezza non deve tramutarsi in un «grande occhio» che tolga «privacy» ai momenti (necessariamente discreti) precedenti l'elezione pontificia.

CARDINALE TARCISIO BERTONECARDINALE TARCISIO BERTONE

Con l'arrivo del vietnamita Pham Minh Man tutti i 115 conclavisti attesi sono arrivati a Roma. Non ci sono più impedimenti all'anticipo del conclave autorizzato dal Motu proprio. Però la Curia non vuole più dare l'impressione di affrettare i tempi. Non si trovano le fila per produrre candidature «forti» con un serbatoio già consistente di voti. E si rinvia la decisione sulla data. A Santa Maria Maggiore è cominciato il triduo di messe «Pro Eligendo Pontifice».

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME SI PUO’ CONTROLLARE UN PARTITO CHE HA QUASI IL 30% DEI VOTI CON UN POLITBURO DI 4-5 PERSONE? E INFATTI NON SI PUO’! - LE SORELLE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI NON TENGONO LE BRIGLIA DI FRATELLI D’ITALIA: SILENZIATA LA CORRENTE DEI “GABBIANI” DI RAMPELLI, AZZERATO IL DISSENSO, ELIMINATA OGNI DIALETTICA INTERNA (CHE SI CHIAMA “POLITICA”), TRATTATI I PARLAMENTARI COME CAMERIERI A CUI SI DANNO ORDINI VIA CHAT, COSA SUCCEDE? CHE POI QUALCUNO SI INCAZZA E FA “L’INFAME”, SPUTTANANDO ALL’ESTERNO IL PIANO DI GIORGIA MELONI PER IL BLITZ PER ELEGGERE FRANCESCO SAVERIO MARINI ALLA CONSULTA…

DAGOREPORT – GIORGETTI E' GIA' PRONTO PER LA TOMBOLA: DÀ I NUMERI - IL MINISTRO DELL’ECONOMIA ALLE PRESE CON LA TERRIBILE LEGGE DI BILANCIO PRIMA ANNUNCIA “SACRIFICI PER TUTTI” E NUOVE TASSE TRA ACCISE E CATASTO, PER POI RINCULARE QUANDO SI INCAZZA LA MELONA, COSI' TIMOROSA DI PERDERE IL VOLUBILE CONSENSO POPOLARE DA CONFEZIONARE UN VIDEO CONTRO IL SUO MINISTRO: "NOI LE TASSE LE ABBASSIAMO" - E QUANDO NON SBUCA LA MELONI, ARRIVA PANETTA: SULLA CRESCITA DEL PIL GIORGETTI SI APPOGGIA AI NUMERI “ADDOMESTICATI” DELLA RAGIONERIA GENERALE FORNITI DALLA SUA FEDELE DARIA PERROTTA, PER VENIRE SUBITO SMENTITO SECCAMENTE DALL'UFFICIO STUDI DI BANKITALIA... 

DAGOREPORT – IL BALLO DELLA KETAMINA DI ELON MUSK NON PORTA VOTI: LA PERFORMANCE “OCCUPIAMO MARTE” DEL PICCHIATELLO DI TESLA SUL PALCO CON TRUMP IN PENNSYLVANIA NON HA MOSSO L’OPINIONE PUBBLICA – KAMALA HARRIS SAREBBE IN VANTAGGIO DI 4-5 PUNTI, MA IL SISTEMA ELETTORALE USA E' FOLLE: NEL 2016 HILLARY CLINTON FU SCONFITTA DA TRUMP PUR AVENDO AVUTO 3 MILIONI DI VOTI IN PIU' – IL PRESSING DEI REPUBBLICANI PERCHE' TRUMP ABBASSI I TONI (È IL MOMENTO DI PARLARE AGLI ELETTORI MODERATI, NON AL POPOLO MAGA, CHE LO VOTA COMUNQUE) - I DILEMMI DI KAMALA: MI CONVIENE FARE GLI ULTIMI COMIZI CON OBAMA? COME RICONQUISTARE IL VOTO DEI TANTI GIOVANI PRO-PALESTINA?

DAGOREPORT – VOCI (NON CONFERMATE) DALL’IRAN: IL REGIME DELL’AYATOLLAH AVREBBE TESTATO UN ORDIGNO NUCLEARE NEL DESERTO DI SEMNAN – SAREBBE UN MONITO PER NETANYAHU: NON ATTACCARE SENNO’ RISPONDIAMO CON L’ATOMICA – PIU’ DELLE MINACCE DI KHAMENEI CONTA L’ECONOMIA: CINA E INDIA SONO I PRINCIPALI CLIENTI DEL PETROLIO DI TEHERAN E SE “BIBI” COLPISCE I SITI PETROLIFERI IRANIANI PUO’ TERREMOTARE L’ECONOMIA GLOBALE – BIDEN CHIAMA NETANYAHU E GLI CHIEDE DI NON TOCCARE I GIACIMENTI…