DAGONEWS
PIER CARLO PADOAN
1. Già non è un allegrone di suo, il ministro giallorosso Pier Carlo Padoan, che al Tesoro c’è arrivato per volontà del Colle e della Troika. Ma se poi ci si mette anche Pittibimbo a far casino sulla “flessibilità” a Strasburgo, allora per il ministro dell’Economia diventa davvero una via crucis. I suoi amici dicono che Padoan è stanco di beccar botte in Europa sui conti, anche perché l’Europa a cui promettiamo riforme, riforme e riforme, se ne strafrega del nostro prossimo Senato e dell’Italicum: a Bruxelles vogliono vedere la nostra riforma del lavoro. Punto. Già, ma quella è sul binario morto e se ne parla tra un anno. E Padoan si piglia gli schiaffi, mentre lo spread degli spagnoli è ormai regolarmente migliore del nostro.
2. Non parlate a Renzie della Federica Mogherini, che sta cercando di regalare a Bruxelles. Se in Europa lui conta meno del previsto, per Pittibimbo è anche colpa dell’ex sottopancia di Grissino Fassino al partitone rosso. Parlategli invece di Beatrice Lorenzin, la ministra della Salute, e lo vedrete illuminarsi. Ogni volta che vede Alfanayev, Pittibimbo gli dice: “Ma quant’è brava Beatrice, ma quant’è brava Beatrice”.
RENZIE VERSIONE FONZIE
3. Sono giorni cupi e densi di sospetti, in largo San Lorenzo in Lucina. Nella sede di Farsa Italia ci si chiede che cos’ha convinto Denis Verdini e Paolo Romani a impegnarsi così tanto nella caccia al dissidente, a tutela del Patto del Nazareno. L’amarissima risposta è che l’ex Cavaliere avrebbe promesso a Verdini un aiuto anche finanziario per i suoi processi come banchiere locale, mentre all’ex editore di Maurizia Paradiso sarebbe stato garantito un posto da manager nella galassia del Biscione.
4. Mercoledì mattina, saletta Freccia Rossa amarissima a Roma. Italo Bocchino e Antonio Di Pietro parlavano fitto fitto dei bei tempi andati. Ma andati proprio.
Federica Mogherini
5. Martedì scorso l’ex sottosegretario all’Economia e grand commis Gianfranco Polillo girava per via della Scrofa con un modesto vespino. Triste, solitario e con uno scooter che non rispecchia la sua super-liquidazione e la pensione da 20mila euro al mese.
6. In Finmeccanica, il nuovo amministratore delegato Mauro Moretti ha già mezzo pensionato il suo presidente, l’imperturbabile Gianni De Gennaro. Nel giro di pochi giorni, infatti, gli ha tolto la supervisione sulla comunicazione e i rapporti istituzionali. L’ex poliziottone d’Italia, uno che sa tutto di tutti, è anche molto triste perché ancora Renzie non lo riceve. Capito il Renzie? Non c’ha paura di niente, il Renzie.
