AL GRIDO DI “NETANYAHU ASSASSINO” SFILA A MILANO IL MONDO ANTAGONISTA E QUEI SINISTRELLI CHE TIFANO PER HAMAS – NEL CORTEO DI 4 MILA PERSONE RISUONANO LE NOTE DI BELLA CIAO E LE VOCI DI CHI NON SOLO CONDANNA L'OPERAZIONE MILITARE DI GERUSALEMME MA DESCRIVE ISRAELE COME “STATO CRIMINALE” - FISCHI CONTRO LA BANDIERA DI ISRAELE ESPOSTA A PALAZZO MARINO

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Estratto dell’articolo di Federico Berni e Pierpaolo Lio per corriere.it

 

milano manifestazione pro palestina milano manifestazione pro palestina

Alla manifestazione pro Palestina a Milano ha partecipato anche Davide Piccardo, ex coordinatore del Caim (Coordinamento delle Associazioni Islamiche di Milano) e direttore del magazine La Luce. «Proporre la soluzione finale contro Gaza, definire i palestinesi non umani è una cosa da nazisti - ha spiegato -, che è quello che ha fatto il ministro della Difesa israeliano». Al termine del corteo dal palco gli organizzatori hanno criticato la scelta del Comune di esporre le due bandiere di Israele e della pace e sono partiti dei fischi da parte dei manifesti rimasti.

 

Un minuto di silenzio per le vittime della guerra

I manifestanti, circa 4 mila secondo le autorità, sono arrivati davanti al parco Trotter e rimangono al momento in presidio. «A Gaza stanno uccidendo bambini, stanno bruciando donne con le bombe al fosforo bianco - hanno urlato gli organizzatori al megafono -, che sono condannate a livello internazionale. La loro colpa è di essere palestinesi». Nel corso della manifestazione ci sono stati insulti per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e sono stati scanditi slogan come «Israele fascista stato terrorista». Al termine del corteo i manifestanti hanno tributato un minuto di silenzio per le vittime della guerra, seguito da un applauso.

 

Scritte pro Palestina sui muri di via Giacosa

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Anche l'ultimo troncone del corteo sta arrivando a destinazione. Alcuni manifestanti hanno lasciato scritte pro Palestina e anti Israele su un muro di via Giacosa.

 

Il corteo arrivato al parco Trotter

Il corteo, che si è via via ingrossato fino a raccogliere tremila manifestanti, è arrivato al parco Trotter, destinazione finale del corteo pro Palestina.

 

Risuonano le note di «Bella ciao»

I partecipanti urlano slogan contro Israele e hanno sfilato anche sulle note di Bella ciao. «Gli ebrei li abbiamo accolti noi nella nostra terra quando non lo li voleva nessuno - dicono gli organizzatori - . E adesso ci dicono che siamo terroristi».

 

Un petardo esploso in piazzale Loreto

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Un petardo è esploso in piazzale Loreto, verso la coda del corteo, la parte occupata dalla rete antifascista Movimento per la casa e dai Cobas. Non si registrano feriti.

 

Bandiere e cartelli tra la folla

Sono circa 2 mila i partecipanti al corteo (qui la diretta video). Scandiscono «Intifada fino alla vittoria». «Noi non siamo antisemiti, noi siamo per il rispetto del diritto internazionale - dice un organizzatore col megafono dal camioncino -, non ce l'abbiamo con gli ebrei ma con l'occupazione sionista che massacra tutti i giorni e compie un genocidio nei Territori palestinesi. Sono state sterminate famiglie e rasi al suolo territori. Gettando fosforo bianco sulle case già distrutte».

 

Cori e striscioni contro Israele

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Urlano «free free Palestine», «Netanyahu assassino» e «Allah akbar». I manifestanti del corteo pro Palestina, in programma sabato pomeriggio a Milano, si sono riuniti all’ombra della Mela di Pistoletto di fronte alla stazione Centrale. Con i primi cori e bandiere, sono spuntati anche cartelli di condanna alle operazioni militari israeliane nella striscia di Gaza. «Antisionismo non è antisemitismo», è la scritta mostrata da un manifestante mentre nei cori Israele è descritto come «Stato criminale». Il corteo organizzato da un gruppo di associazioni di palestinesi in Italia, ma a cui hanno aderito anche alcune anime del mondo antagonista e della sinistra, sfilerà per le strade della città fino a raggiungere via Padova, dove è prevista la conclusione. Alla partenza, attorno alle 15.30, alcune centinaia di persone si sono accodate dietro lo striscione «Fermiamo il genocidio a Gaza, salviamo Gaza».

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