Federico Capurso per "la Stampa"
ATTACCO AGLI STATI UNITI DAL BLOG DI BEPPE GRILLO
Nel giorno in cui due funzionari russi vengono espulsi dall'Italia per spionaggio contro il nostro Paese e la Cina abolisce il concetto di opposizione politica a Hong Kong, il Movimento 5 stelle si mostra spaccato tra due visioni opposte del mondo. Da un lato c'è il nuovo super atlantismo del ministro degli Esteri Luigi Di Maio (seguito dalla stragrande maggioranza dei Cinque stelle), dall'altro resistono le fascinazioni filocinesi di Beppe Grillo, che continua a bastonare Washington dal suo blog e ad accarezzare Pechino.
Così, se per Di Maio la Cina e la Russia «hanno sistemi politici e valori diversi dai nostri» e per questo «siamo consapevoli che da questi attori provengono anche sfide, e talvolta minacce», per Grillo il nemico da combattere è invece l'America e il suo «maccartismo disastroso».
Tutto nello stesso pomeriggio. Sono visioni opposte e inconciliabili, destinate a rappresentare un problema per la costruzione del nuovo partito di Giuseppe Conte. Il ministro degli Esteri da settimane ha dato il via all'operazione più importante della sua esperienza di governo: la costruzione di una rete di rapporti con l'amministrazione Biden e, in particolare, con il segretario di Stato Usa Tony Blinken. E non può non considerare un ostacolo al suo progetto l'ennesimo post anti-americano apparso sul blog di Grillo a firma di Fabio Massimo Parenti, professore alla China Foreign Affairs University di Beijing, oltre che membro del think tank CCERRI, Zhengzhou.
Beppe Grillo con l ambasciatore cinese Li Junhua
«Se molti pensavano che il duo Trump-Pompeo fosse pericoloso, che dire di Biden-Blinken?», si chiede il professore. L'approccio in politica estera di Biden viene definito «obsoleto e sciocco», mentre per la Cina Parenti non riesce a frenare il proprio entusiasmo, esaltando la diplomazia dei vaccini e il sistema dei «prestiti di sostegno» ai Paesi meno sviluppati.
Dimenticando, forse, che proprio attraverso il sistema dei prestiti di sostegno la Cina sta strozzando da anni l'economia di quei Paesi meno sviluppati. Ma gli vale il sostegno di Alessandro Di Battista: «Un'analisi lucida e particolarmente controcorrente - scrive su Facebook l'ex deputato -, anche se non credo sia altrettanto condivisa a livello governativo». Sulla sponda governativa del fiume, Di Maio assicura infatti che «sul piano dei diritti umani e delle libertà fondamentali l'Italia non arretra di un passo».
BEPPE GRILLO IN MACCHINA ESCE DALL'AMBASCIATA CINESE
E fa riferimento «alla tenuta del principio «Un Paese due Sistemi» ad Hong Kong e alla difesa dei diritti delle minoranze etnico-religiose. Un doppio colpo a Pechino, dunque. Il ministro degli Esteri si dice anche cosciente, di fronte alle sfide globali, di non poter ignorare «il peso e il ruolo di Mosca».
L'ARTICOLO SUL BLOG DI BEPPE GRILLO CHE NEGA LA REPRESSIONE CINESE DEGLI UIGURI
Serve dunque «un'interlocuzione critica ma costruttiva con la Russia, così come con Pechino». Un'idea di multilateralismo molto vicina, dunque, alla visione del segretario del Pd Enrico Letta. Ma Conte da che parte sta? Se lo domanda anche Washington, per capire se nel nuovo Movimento che l'ex premier sta costruendo, peseranno di più le amicizie di Di Maio o quelle di Grillo.