LA GUERRA TRA ISRAELE E HAMAS MANDA IN TILT LA COMMISSIONE EUROPEA: FINISCONO NEL MIRINO I PROGRAMMI D’ASSISTENZA A FAVORE DEI PALESTINESI - IN POCHE ORE L'ESECUTIVO EUROPEO PRIMA SPIEGA CHE IL DOSSIER DEGLI AIUTI SARÀ TRA I TEMI DEL CONSIGLIO AFFARI ESTERI STRAORDINARIO. POI ANNUNCIA LO STOP IMMEDIATO A "TUTTI I PAGAMENTI" DIRETTI AI PALESTINESI. INFINE CORREGGE IL TIRO SALVANDO ALMENO GLI AIUTI UMANITARI. E IN SERATA, L'ULTIMA RETTIFICA: NON SONO PREVISTI FONDI A SUPPORTO DEI PALESTINESI, QUINDI NON C'È ALCUNA SOSPENSIONE - IL SOSPETTO CHE I SOLDI UE SIANO FINITI AD HAMAS…

-

Condividi questo articolo


von der leyen borrell von der leyen borrell

IN UE SCOPPIA IL CAOS SUGLI AIUTI AI PALESTINESI

 (di Michele Esposito) (ANSA) - BRUXELLES, 09 OTT - La guerra tra Israele e Hamas apre una breccia a Bruxelles sui programmi d'assistenza a favore dei palestinesi e getta la Commissione Ue nel caos. Nel giro di una manciata d'ore l'esecutivo europeo dapprima spiega che il dossier degli aiuti diretti alla West Bank sarà tra i temi del Consiglio Affari Esteri straordinario convocato da Josep Borrell. Poi annuncia lo stop immediato a "tutti i pagamenti" diretti ai palestinesi.

guerra israele hamas 9 guerra israele hamas 9

 

Infine corregge il tiro, salvando gli aiuti umanitari. E in serata, l'ultima rettifica, certificata in una nota ufficiale: al momento non sono previsti fondi a supporto dei palestinesi, quindi non c'è alcuna sospensione. In mezzo c'è l'impressione che Palazzo Berlaymont sia finito in confusione, stretto tra le forti divergenze interne e pressato dal peggiore dei sospetti: che alcuni fondi blu-stellati siano finiti, in qualche modo, nelle mani di Hamas. Nel periodo 2021-2024 la Commissione ha programmato lo stanziamento di oltre 1,17 miliardi a favore della popolazione palestinesi.

guerra israele hamas 8 guerra israele hamas 8

 

Soldi destinati ad aiutare l'Anp a pagare salari e pensioni dei dipendenti pubblici, a stanziare gli assegni sociali alle famiglie più vulnerabili, a contribuire ai programmi di State building nei Territori. L'ultima tranche di fondi, dal valore di 296 milioni, risale al febbraio scorso. I destinatari dei finanziamenti comunitari sono sottoposti a rigidi controlli, in particolare se si tratta di zone di crisi. Ciclicamente, tuttavia, non sono mancate le accuse dirette a Bruxelles di finanziare, inconsapevolmente, il terrorismo di Hamas.

 

ursula von der leyen foto di bacco (2) ursula von der leyen foto di bacco (2)

"Non lo abbiamo mai fatto, direttamente o indirettamente", si è difesa con nettezza la Commissione. Annunciando che, in occasione della riunione dei ministri degli Esteri convocata d'urgenza dall'Alto Rappresentante, i programmi di assistenza saranno sottoposti ad un riesame. Ma ecco che, poco dopo, arriva via twitter una vera e propria inversione a U. Il commissario all'Allargamento Oliver Varhelyi annuncia la sospensione immediata di "tutti i pagamenti" diretti ai palestinesi.

 

"Il tenore di brutalità e terrore contro Israele è un punto di svolta, il business non può essere più 'as usual'", sottolinea Varhelyi confermando il riesame dell'intero portafoglio, dal valore - secondo quanto da lui indicato - di 691 milioni. Il tweet del commissario ungherese, in pochi minuti, fa il giro delle cancellerie europee. E sorprende un po' tutti, anche perché nel corso del briefing con la stampa la Commissione non aveva nascosto le sue preoccupazione per cosa potrebbe accadere ai civili a Gaza, in vista dell'attacco israeliano.

Josep Borrell Josep Borrell

 

Ci pensa Janez Lenarcic, titolare per la Risposta alle crisi, a correggere il tiro: "gli aiuti umanitari dell'Ue ai palestinesi bisognosi continueranno fino a quando sarà necessario", scrive il commissario sloveno. Ma non basta a calmare le acque. E mentre la stampa internazionale chiede delucidazioni, tra le capitali monta il malumore. La Spagna esprime il suo "disagio" al commissario Varhelyi per lo stop agli aiuti. Il governo lussemburghese anche protesta.

 

Josep Borrell e Ursula von der Leyen Josep Borrell e Ursula von der Leyen

E il congelamento dei fondi non piace neanche all'Irlanda, che già sabato -. con Danimarca e Lussemburgo - aveva tentato, invano, di far inserire nella posizione dell'Ue un appello ad Israele alla non escalation. Solo a tarda sera la Commissione prova a metterci una pezza. In una nota conferma la revisione dei programmi di assistenza, esclude che gli aiuti umanitari subiranno tagli e di fatto smentisce Varhelyi: "non c'è nessuna sospensione dei pagamenti perché al momento non sono previsti". La questione ora passa nelle mani dei ministri degli Esteri, che martedì si riuniranno in parte in videocall e in parte in presenza in Oman.

guerra israele hamas 15 guerra israele hamas 15

 

BORRELL, 'STOP AI FONDI UE RAFFORZEREBBE TERRORISTI'

 (ANSA) - BRUXELLES, 09 OTT - "La revisione dell'assistenza dell'Ue alla Palestina annunciata dalla Commissione europea non sospenderà i pagamenti dovuti, come chiarito dal comunicato stampa della Commissione. La sospensione dei pagamenti - punendo tutto il popolo palestinese - avrebbe danneggiato gli interessi dell'Ue nella regione e avrebbe solo rafforzato ulteriormente i terroristi". Lo scrive in un tweet l'Alto rappresentante Ue per la Politica estera Josep Borrell.

 

Charles Michel Charles Michel

MICHEL, 'NON DOBBIAMO TAGLIARE FONDI UE AI PALESTINESI'

(ANSA) - BRUXELLES, 09 OTT - "In collegamento con il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres. Nulla può giustificare gli atroci attacchi terroristici e i crimini commessi da Hamas contro Israele e il suo popolo." Lo scrive in un tweet il presidente del Consiglio Ue Charles Michel. "Israele ha il diritto di difendersi e qualsiasi operazione militare deve essere condotta nel rispetto del diritto internazionale. Non dobbiamo tagliare i tanto necessari aiuti umanitari e allo sviluppo per i civili palestinesi. Questo potrebbe essere sfruttato da Hamas e inasprire le tensioni e l'odio", aggiunge.

guerra israele hamas 16 guerra israele hamas 16

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

SULLA RAI ELLY NON SI È FATTA INFINOCCHIARE – IL MOTIVO CHE HA SPINTO SCHLEIN ALL’AVENTINO, OLTRE ALLA MANCATA RIFORMA DELLA GOVERNANCE DI VIALE MAZZINI, RIGUARDA LO STATO DELL’ARTE DEL PD – IL DUPLEX BOCCIA-FRANCESCHINI PUNTAVA A PIAZZARE UN PRESIDENTE DI GARANZIA CHIAMATO GIOVANNI MINOLI. UN NOME SU CUI ERA STATO TROVATO UN ACCORDO CON GIORGIA MELONI, GRAZIE AI CONTATTI DEL MARITO DI NUNZIA DE GIROLAMO CON GIAMPAOLO ROSSI – MA LA SEGRETARIA MULTIGENDER SI È RIFIUTATA DI PRENDERSI IN CARICO UN “INAFFIDABILE” COME IL MULTI-TASKING MINOLI – IL PROBLEMA DI ELLY È CHE NON HA NESSUN UOMO DI FIDUCIA IN RAI. PIUTTOSTO CHE INFILARSI IN QUEL LABIRINTO PIENO DI TRAPPOLE, HA PREFERITO CHIAMARSI FUORI – LA MOSSA DI NARDELLA: HA LANCIATO LA SUA CORRENTE PER STOPPARE FRANCESCHINI, CHE PUNTA A PASSARE IL TESTIMONE ALLA MOGLIE, MICHELA DI BIASE...

DAGOREPORT - RICICCIANO LE VOCI SU UNA FUSIONE TRA RENAULT E STELLANTIS. MA QUESTA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA – E' MACRON CHE SOGNA L'OPERAZIONE PER CREARE UN COLOSSO EUROPEO DELL'AUTOMOTIVE (LO STATO FRANCESE È AZIONISTA DI ENTRAMBI I GRUPPI) E, CON IL GOVERNO DI DESTRA GUIDATO DA BARNIER, A PARIGI NESSUNO OSERA' OPPORSI - E JOHN ELKANN? NON GLI PARE IL VERO: SI LIBEREREBBE DI UNA "ZAVORRA" E POTREBBE VELEGGIARE VERSO NEW YORK O LONDRA, PER FARE QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE (E IN CUI È BRAVISSIMO): INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI TRA LUSSO E TECH. TOLTASI DAI COJONI L'EX FIAT, NON AVREBBE PIÙ RAGIONE DI TENERSI “REPUBBLICA” E “STAMPA" E LE FAIDE CON IL COMITATO DI REDAZIONE

È ARRIVATA L’ORA DI PIER SILVIO? SEGNATEVI QUESTA DATA SUL CALENDARIO: APRILE 2025. POTREBBE ESSERE IL MOMENTO DELLA DISCESA IN CAMPO DI BERLUSCONI JR – “PIER DUDI” POTREBBE APPROFITTARE DI UNA SCONFITTA DEL CENTRODESTRA AL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA PER RIPERCORRERE LE ORME DEL PADRE: METTERE IN PIEDI UNA NUOVA FORZA ITALIA, APERTA A DIRITTI E MINORANZE, EUROPEISTA E ATLANTISTA. A QUEL PUNTO, LE ELEZIONI ANTICIPATE SAREBBERO INEVITABILI – ORMAI È CHIARO CHE IL GOVERNO MELONI NON CADRÀ MAI PER MANO DELL’OPPOSIZIONE, SPOMPA E INETTA, MA SOLO ATTRAVERSO UN’IMPLOSIONE DELL’ALLEANZA DI DESTRA-CENTRO - LA DIFFIDENZA DI MARINA, TERRORIZZATA DALL'IPOTESI CHE IL FRATELLO FINISCA FAGOCITATO DA BATTAGLIE MEDIATICHE E GIUDIZIARIE, COME IL PADRE...