HANNO TOPPATO ANCHE I SERVIZI SEGRETI RUSSI? - IL THINK TANK INGLESE RUSI SOSTIENE CHE DIETRO ALLA CLAMOROSA SOTTOVALUTAZIONE DELLA RESISTENZA UCRAINA CI SIA STATO UN SONDAGGIO, COMMISSIONATO DALL'FSB, L'EREDE DEL KGB: MOSTRAVA UNA SOCIETÀ UCRAINA DIVISA, SCORAGGIATA, CON ZELENSKY AL 27% DI GRADIMENTO - SOLO CHE AL CREMLINO NON SANNO GIUDICARE UNA DEMOCRAZIA: UN LEADER CHE È IN TESTA AI SONDAGGI DELLA POPOLARITÀ CON "SOLO" UN QUARTO DEI VOTI VIENE CONSIDERATO UN DEBOLE FALLITO…

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Anna Zafesova per “la Stampa”

putin kgb putin kgb

 

Un decreto presidenziale per impedire agli investitori stranieri di vendere le loro partecipazioni nelle società russe: Vladimir Putin ordina alla valanga sui mercati di fermarsi, forse convinto che può comandarli come i suoi carri armati. Ma è un fiume in piena, e i titoli russi stanno diventando carta straccia: Sberbank, la maggiore banca russa, ha perso alla borsa di Londra il 91% del suo valore.

Sberbank sede Mosca Sberbank sede Mosca

 

Non sono solo le sanzioni europee, americane e britanniche, è un banale calcolo dei rischi del continuare a fare affari con un Paese che ha ribaltato l'ordine e il diritto internazionale, e due giganti petroliferi, la Shell e la British Petroleum, annunciano l'intenzione di liberarsi delle loro cospicue quote nelle società energetiche statali russe.

SCHROEDER PUTIN SCHROEDER PUTIN

 

E i vip occidentali che sedevano nei consigli d'amministrazione dei giganti economici di Mosca stanno rassegnando le dimissioni uno dietro l'altro, con la visibile eccezione dell'ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, i cui collaboratori si stanno licenziando in segno di protesta per la sua posizione più che ambigua. Non è chiaro se il premier Mikhail Mishustin ha avuto il coraggio di spiegare al padrone del Cremlino che non tutto il mondo gli obbedisce, e che i mercati in particolare non si possono controllare, meno che mai spaventare.

 

turisti russi in italia turisti russi in italia

D'altra parte, il centro demoscopico Fom ha appena pubblicato un sondaggio nel quale sostiene che l'appoggio degli elettori al presidente è cresciuto in pochi giorni dal 60% al 71%, e che i russi applaudono le bombe sganciate sulle città ucraine. I russi possono continuare a scendere in piazza contro la guerra, andando incontro alle manette - gli arrestati negli ultimi giorni sono ormai quasi 7 mila - e a inondare i social di colombe della pace e proteste contro la guerra, ma sono informazioni che difficilmente raggiungeranno il Cremlino.

mikhail mishustin mikhail mishustin

 

Il think tank inglese Rusi sostiene che anche dietro alla clamorosa sottovalutazione della resistenza ucraina ci sia stato un sondaggio, commissionato dal nono direttorato dell'Fsb, l'erede del Kgb: mostrava una società ucraina divisa, scoraggiata, con Volodymyr Zelensky al 27% di gradimento. Al Cremlino non sanno giudicare una democrazia: le elezioni si vincono con percentuali bulgare, i sondaggi mostrano sempre un appoggio entusiasta ai vertici, e così un leader che è in testa ai sondaggi della popolarità con "solo" un quarto dei voti viene considerato un debole fallito.

 

zelensky zelensky

Una dittatura patisce sempre dell'assenza del feedback negativo, nessuno ha il coraggio di riferire informazioni sgradite al capo supremo, e quello che chiunque fosse stato per un giorno a Kyiv sapeva - che gli ucraini potevano essere divisi sui leader, i partiti e le idee, ma unanimi nell'amore per l'indipendenza nazionale - si è trasformato in qualche passaggio moscovita nelle rassicurazioni che non vedevano l'ora di tornare sotto la mano del Cremlino. Nonostante gli studi di marxismo obbligatori all'epoca sovietica, Putin si mostra un pessimo allievo che continua a non comprendere che è l'esistenza a condizionare la coscienza e non il contrario.

 

vladimir putin vladimir putin

E così la Duma approva il carcere per chi "diffonde fake" sulla guerra, che non si può nemmeno chiamare "guerra", pena la censura. Ieri la magistratura ha oscurato la storica radio Eco di Mosca, che nemmeno i golpisti comunisti nell'agosto del 1991 avevano osato chiudere, e la tv via cavo Dozhd, le ultime emittenti che tra mille difficoltà cercavano di fare informazione.

 

Con un'ostinazione orwelliana il Cremlino insiste a tacitare qualunque voce non allineata, ordinando "misure esaustive" contro chi diffonde informazioni e chiama alla protesta in piazza. L'ultimo bersaglio è Wikipedia, minacciata di oscuramento per la sua voce sulla guerra in Ucraina, mentre la durata dei talk show propagandistici in tv viene raddoppiata. Per informare i russi di quello che sta accadendo però bastano i tabelloni dei cambivaluta, i terminal dei bancomat con i contanti esauriti e gli schermi dei voli verso l'Europa e l'America cancellati.

vladimir putin sergei naryshkin. vladimir putin sergei naryshkin.

 

Il governo ha ordinato agli 80 mila turisti rimasti all'estero di rientrare in patria con i propri mezzi, mentre gli aerei per Istanbul ed Erevan, o altre destinazioni non ancora bloccate, sono pieni di chi preferisce fuggire, anche se Putin ha vietato di portare fuori più di 10 mila dollari in contanti (e di trasferire soldi all'estero). Le frontiere per ora sono aperte, ma per il resto la Russia si sta trasformando rapidamente in una nuova Unione Sovietica.

 

vladimir putin alisher usmanov vladimir putin alisher usmanov

Non ci saranno più carte di credito, né mutui, sostituiti dai contanti nascosti nel materasso. Non ci saranno più prime visioni di Hollywood, che ha sospeso la distribuzione nelle sale russe. Non ci saranno più auto di lusso: Bmw, Mercedes, Volvo e GM hanno fermato le esportazioni, e i marchi rimasti sul mercato stanno aumentando vertiginosamente i prezzi, per cercare di fare fronte alla previsione dell'inflazione che si aggira intorno al 20-30%. Ma il colpo finale è arrivato dalle maggiori società di container internazionali, come la Maersk: senza di loro, il traffico merci con la Russia viene praticamente annientato.

 

Dare ordini ai mercati di non cadere troppo, in questo disastro, sembra quasi un sintomo di follia. Ma il governo di Mishustin va oltre, e stanzia fino a un trilione di rubli dal fondo della ricchezza nazionale per sostenere i titoli russi in picchiata. È il "tesoretto" petrolifero accumulato negli anni, che Putin si era rifiutato di utilizzare per proteggere i russi dal Covid.

VLADIMIR PUTIN VLADIMIR PUTIN

 

Oggi, dopo un milione di morti per coronavirus, il fondo viene aperto per salvare dalla miseria gli oligarchi di Stato. Se il collasso dei mercati proseguirà, una somma astronomica tolta ai contribuenti verrà polverizzata. Se si fermerà, lo Stato russo avrà acquistato a prezzi stracciati i big dell'economia, in una meganazionalizzazione che riporterà definitivamente l'Urss per la quale Putin e i suoi elettori provavano tanta nostalgia.

 

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