Messo in difficoltà dagli scandali "familiari", François Fillon tenta il tutto per tutto e in un'attesa conferenza stampa ribadisce di non aver intenzione di rinunciare alla battaglia per l'Eliseo. Il compenso versato a mia moglie, dice, era "perfettamente giustificato" e tutti i fatti di cui sono accusato "sono legali e trasparenti". Così pure quello dato ad altri familiari. Quindi, pur concedendo che assumere la moglie è stato un "errore", e pur ammettendo di provare una certa, "legittima emozione", il vincitore delle primarie del centrodestra annuncia di non aver alcuna intenzione di gettare la spugna.
LA FAMIGLIA FILLON DAVANTI AL LORO CHATEAU
"Comprendo il bisogno di avere spiegazioni da me - ha detto difronte a decine di giornalisti - ma tutti i fatti di cui sono accusato sono legali e trasparenti". Aver assunto mia moglie, ammette Fillon, è stato un "errore" e di questo "presento le mie scuse ai francesi" ma il compenso percepito da Penelope Fillon in qualità di assistente parlamentare era "perfettamente giustificato".
Il lavoro di Penelope, ha spiegato Fillon, era "indispensabile alle attività degli eletti" nella mia circoscrizione e aggiungo che, in virtù della corretta divisione dei ruoli istituzionali, nessuno ha il diritto di sindacare il lavoro di un assistente parlamentare, salvo il parlamentare stesso.
FRANCOIS FILLON CON LA MOGLIE PENELOPE
In serata, ha poi aggiunto Fillon, pubblicherà su internet il dettaglio dei compensi ricevuti dalla moglie così come la mia dichiarazione dei redditi, così come l'ho trasmessa al fisco". Quanto ad altre accuse, "nessun'impresa russa" e neppure "il governo russo" hanno fatto parte della mia società di consulenza. "Ho esercitato dal 2012 al 2016 questa attività in tutta legalità, ho dato conferenze in diversi paesi e offerto consigli a diverse imprese" ma non ho avuto clienti russi, ha scandito il candidato.
E quindi, "vado avanti. Una nuova campagna inizia questa sera, perchè sono l'unico candidato che può portare a una ripresa nazionale". "Abbiamo visto che non c'è un piano B", ha proseguito Fillon, "la parte che sperava mi ritirassi non era maggioritaria, ciò che conta sono i messaggi di sostegno che ho ricevuto". Inoltre: "I sondaggi non mi faranno cambiare opinione, nulla mi farà cambiare opinione. Io sono candidato alle elezioni presidenziali e sono candidato per vincere, anche se i miei nemici vogliono che sia solo madame Le Pen a succedere ad Hollande".