INSIEME PER FORZA - IN CAMBIO DEL SOSTEGNO DI “FARSA ITALIA” A ZAIA IN VENETO, SALVINI CEDE A BERLUSCONI SULLA CANDIDATURA DI TOTI IN LIGURIA - L’ACCORDO SERVE A EVITARE CHE IL BANANA SPOSTI I SUOI VOTI SU TOSI

Berlusconi è riuscito a sedare le ambizioni pigliatutto del giovane padano - Il leader leghista sta cedendo per salvaguardare il Veneto, un fortino fondamentale per il Carroccio - Le tentazioni di uno strappo di Fi e di un apparentamento con Flavio Tosi assieme a Ncd si stavano facendo troppo forti…

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Ilario Lombardo per “la Stampa”

 

BERLUSCONI SALVINI BERLUSCONI SALVINI

Umberto Bossi sta per azzannare un panino alla buvette quando arriva Giovanni Toti: «Allora è sicuro che ti candidi in Liguria» dice il Senatùr. «Berlusconi e Salvini quando si incontrano fanno questi guai…» risponde scherzoso Toti annuendo, prima di saziare la curiosità del vecchio leghista su come sia finito a essere in corsa per il governo della regione: «Non sei di Viareggio?». «Ci sono nato, ma sono di La Spezia».

 

Paolo Romani Renato Brunetta Matteo Salvini Giovanni Toti foto Lapresse Paolo Romani Renato Brunetta Matteo Salvini Giovanni Toti foto Lapresse

È quasi fatta, dunque, anche se lui, Toti, si schermisce, chiacchiera con Renato Brunetta, e accarezza l’iPhone ogni minuto per rispondere alle domande sull’addio della coppia Bondi-Repetti: «La Liguria? Vi prometto che entro il 31 maggio vi farò sapere» è l’ultima battuta ai cronisti. Ma non servirà aspettare davvero così tanto per sapere come andrà a finire. Entro il fine settimana Silvio Berlusconi vuole chiudere la pratica delle Regionali, per poi dedicarsi al restyling del partito.

 

SALVINI - TOSI - ZAIA 4c4cb9f2 SALVINI - TOSI - ZAIA 4c4cb9f2

Lo schema è stato tracciato durante uno dei vari colloqui tra l’ex Cavaliere e Salvini. Dopo settimane di sfida a grugno alzato, il leader del Carroccio avrebbe ceduto alla proposta di Berlusconi. Candidato unico, di Fi, sostenuto dalla Lega, in Liguria, da opporre a Raffaella Paita, con buona pace di Edoardo Rixi, braccio destro di Salvini, che navigava già in piena campagna elettorale; ognuno per sé, invece, in Toscana, unica regione che avrà il ballottaggio, dove i padani schierano il responsabile economico del partito, il prof no-euro Claudio Borghi, e i forzisti un altro candidato con cui giocarsela contro Enrico Rossi del Pd.

TOSI E ZAIA TOSI E ZAIA

 

«Ancora l’accordo non è ufficiale» è l’unica conferma che concede Toti. La stessa che dà Salvini al telefono: «Chiudiamo presto, a me interessa battere Renzi ovunque sia possibile e in qualunque maniera. I candidati vengono dopo». Ma è indubbio che Berlusconi sia riuscito a sedare le ambizioni pigliatutto del giovane padano. Il leader leghista sta cedendo per salvaguardare il Veneto, un fortino fondamentale per il Carroccio.

 

Le tentazioni di uno strappo di Fi e di un apparentamento con Flavio Tosi assieme a Ncd, sull’esempio del redivivo Nicolas Sarkozy in Francia, si stavano facendo troppo forti. E troppo forti sarebbero gli interessi convergenti dell’ex Cav e del sindaco di Verona. Meglio spezzarli sul nascere. Per sacrificare Rixi, suo vice alla segreteria federale, Salvini avrebbe però chiesto in cambio un nome azzurro altrettanto pesante per la Liguria.

 

BERLUSCONI E GIOVANNI TOTI ALLA BEAUTY FARM BERLUSCONI E GIOVANNI TOTI ALLA BEAUTY FARM

Da qui l’idea di Toti, il consigliere politico, una presenza che sembrava irrinunciabile per Berlusconi. E invece, tra i sussurri velenosi che si sentono nelle truppe berlusconiane sfiancate dalla faida c’è pure quella che Berlusconi starebbe portando Toti «verso una sconfitta certa» anche per depotenziarlo. Tolto lui, l’altro nome sponsorizzato da qualche dirigente locale è Lara Comi, l’europarlamentare ospite fissa dei talk tv, che oggi sarà a Genova e che alla Liguria è legata da una casa al mare a Rapallo.

 

LARA COMI LARA COMI

Le ultime sacche di resistenza leghiste saranno sul tavolo di un nuovo incontro tra Berlusconi e Salvini, forse già oggi a Roma. Ci sono da definire ancora un paio di dettagli. Perché nel pacchetto di condizioni poste dall’ex Cav ci sarebbe anche la richiesta di una desistenza leghista in Puglia e soprattutto in Campania. Evitando la concorrenza del cartello meridionalista «Noi con Salvini», il leader azzurro vuole blindare i voti di destra su Stefano Caldoro, verso cui sta convergendo anche Ncd.

 

Raffaella Paita Raffaella Paita

 

 

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