ITALIA FOR SALE - DOPO ESSERE SALITO AL 5% DI INTESA, IL FONDO BLACKROCK SI PORTA AL 5,25% DI UNICREDIT E NE DIVENTA PRIMO AZIONISTA. DISTANZIANDO SEMPRE PIU' LA CARIVERONA DI BIASI

Blackrock concede il bis. E dopo che il colosso del risparmio gestito è salito al 5% di Intesa scavalcando la Cariplo di Guzzetti, ora si è portato anche al 5,246% di Unicredit, diventandone primo azionista davanti agli stranieri di Aabar e Pamplona. Per trovare i primi soci italiani bisogna andare al quarto posto…

Condividi questo articolo


Carlotta Scozzari per Dagospia

E due. Blackrock concede il bis con le prime due banche italiane. E così, dopo che alla fine di febbraio il colosso statunitense del risparmio gestito è salito al 5% di Intesa Sanpaolo scavalcando la Cariplo di Giuseppe Guzzetti, è di oggi la notizia che si è portato anche al 5,246% di Unicredit, diventandone così primo azionista.

TORRE UNICREDITTORRE UNICREDIT

Dalle comunicazioni della Consob sulle partecipazioni rilevanti nelle società, quotate, infatti, è emerso che Blackrock, insieme con tutta una serie di propri veicoli, è salita al 5,246% della banca guidata dall'amministratore delegato Federico Ghizzoni. Non è dato sapere quale fosse la posizione del gruppo del risparmio gestito guidato da Larry Fink in Unicredit immediatamente prima di superare la soglia del 5% poiché il gruppo americano si è avvalso della facoltà di non comunicare il raggiungimento della barriera (normalmente rilevante ai fini Consob) del 2 per cento.

Ciò significa che fino al 5%, soglia rilevante anche per il fondo statunitense, Blackrock è virtualmente libera di muoversi come vuole. L'ultimo aggiornamento fornito da Consob, risalente all'8 marzo 2013, fotografava gli americani al 4,922% di Unicredit dal precedente 5,036 per cento.

Vero è che l'operatore statunitense è da tempo socio forte della banca di Piazza Gae Aulenti, tant'è che poco più di due anni fa si rese protagonista di un episodio per certi aspetti misterioso: a dicembre del 2011 aveva dichiarato di essere sceso dal 4,024 all'1,71% del gruppo, mentre poi, all'inizio di gennaio, in fase di aumento di capitale di Unicredit, aveva fatto un passo indietro, sostenendo di avere commesso un errore e confermando la propria quota al 3,09 per cento.

LOGO blackrockLOGO blackrock

Una vicenda su cui Consob ha già avviato un iter sanzionatorio, così come del resto anche per l'insider trading ipotizzato nel caso Saipem risalente a poco più di un anno fa, quando il fondo vendette un pacchetto di azioni proprio il giorno prima che la società lanciasse un allarme sugli utili.

ghizzonighizzoni

Gli acquisti che hanno riportato il fondo oltre il 5% del gruppo guidato da Ghizzoni risalgono al 7 marzo, esattamente un anno dopo l'ultima rilevazione e pochi giorni prima di martedì 11, quando la banca ha annunciato di avere archiviato il 2013 con una perdita record di 14 miliardi di euro e ha alzato il velo sul nuovo piano industriale, che tra le altre cose prevede una drastica riduzione del personale di 8.500 unità. Tutte notizie che non avevano impedito che le azioni Unicredit, quello stesso giorno, salissero a Piazza Affari di oltre il 6 per cento.

LARRY FINKLARRY FINK

Nelle ultime due sedute, invece, la banca ha mostrato un po' di nervosismo in Borsa, anche perché si tratta dell'istituto di credito italiano più esposto all'Ucraina, dove continuano a soffiare venti di guerra.

Banca IntesaBanca Intesa

Salendo di slancio al 5,246% di Unicredit, Blackrock diventa così prima azionista dell'istituto di credito davanti ai fondi stranieri di Aabar e Pamplona, che hanno il 5% a testa, mentre per trovare un azionista italiano ora bisogna scendere nell'azionariato fino al quarto posto, dove staziona la Fondazione Cariverona di Paolo Biasi, con il 3,53% del capitale. L'ente è davanti alla cassaforte Delfin della famiglia Del Vecchio, che ha in portafoglio il 3% di Unicredit.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – GIORGETTI E' GIA' PRONTO PER LA TOMBOLA: DÀ I NUMERI - IL MINISTRO DELL’ECONOMIA ALLE PRESE CON LA TERRIBILE LEGGE DI BILANCIO PRIMA ANNUNCIA “SACRIFICI PER TUTTI” E NUOVE TASSE TRA ACCISE E CATASTO, PER POI RINCULARE QUANDO SI INCAZZA LA MELONA, COSI' TIMOROSA DI PERDERE IL VOLUBILE CONSENSO POPOLARE DA CONFEZIONARE UN VIDEO CONTRO IL SUO MINISTRO: "NOI LE TASSE LE ABBASSIAMO" - E QUANDO NON SBUCA LA MELONI, ARRIVA PANETTA: SULLA CRESCITA DEL PIL GIORGETTI SI APPOGGIA AI NUMERI “ADDOMESTICATI” DELLA RAGIONERIA GENERALE FORNITI DALLA SUA FEDELE DARIA PERROTTA, PER VENIRE SUBITO SMENTITO SECCAMENTE DALL'UFFICIO STUDI DI BANKITALIA... 

DAGOREPORT – IL BALLO DELLA KETAMINA DI ELON MUSK NON PORTA VOTI: LA PERFORMANCE “OCCUPIAMO MARTE” DEL PICCHIATELLO DI TESLA SUL PALCO CON TRUMP IN PENNSYLVANIA NON HA MOSSO L’OPINIONE PUBBLICA – KAMALA HARRIS SAREBBE IN VANTAGGIO DI 4-5 PUNTI, MA IL SISTEMA ELETTORALE USA E' FOLLE: NEL 2016 HILLARY CLINTON FU SCONFITTA DA TRUMP PUR AVENDO AVUTO 3 MILIONI DI VOTI IN PIU' – IL PRESSING DEI REPUBBLICANI PERCHE' TRUMP ABBASSI I TONI (È IL MOMENTO DI PARLARE AGLI ELETTORI MODERATI, NON AL POPOLO MAGA, CHE LO VOTA COMUNQUE) - I DILEMMI DI KAMALA: MI CONVIENE FARE GLI ULTIMI COMIZI CON OBAMA? COME RICONQUISTARE IL VOTO DEI TANTI GIOVANI PRO-PALESTINA?

DAGOREPORT – VOCI (NON CONFERMATE) DALL’IRAN: IL REGIME DELL’AYATOLLAH AVREBBE TESTATO UN ORDIGNO NUCLEARE NEL DESERTO DI SEMNAN – SAREBBE UN MONITO PER NETANYAHU: NON ATTACCARE SENNO’ RISPONDIAMO CON L’ATOMICA – PIU’ DELLE MINACCE DI KHAMENEI CONTA L’ECONOMIA: CINA E INDIA SONO I PRINCIPALI CLIENTI DEL PETROLIO DI TEHERAN E SE “BIBI” COLPISCE I SITI PETROLIFERI IRANIANI PUO’ TERREMOTARE L’ECONOMIA GLOBALE – BIDEN CHIAMA NETANYAHU E GLI CHIEDE DI NON TOCCARE I GIACIMENTI…

DAGOREPORT - PERCHE LA DUCETTA HA DATO ORDINE DI VOTARE SCHEDA BIANCA SULLA CONSULTA? PERCHÉ ALTRIMENTI SI SAREBBE RITROVATA IN QUEL POSTO MOLTE SCHEDE BIANCHE DA PARTE DELLA SUA MAGGIORANZA – TRA I CONTRARI A VOTARE MARINI, IL CONSIGLIERE GIURIDICO DELLA MELONA, AUTORE DEL PREMIERATO, SI CONTANO 3-4 PARLAMENTARI DI FORZA ITALIA. ALTRI MALPANCISTI ERANO ANCHE DENTRO FRATELLI D’ITALIA (VEDI “LA TALPA” DELLA CHAT), MA IL GROSSO DEGLI “INFAMI” SAREBBE ANNIDATO NELLE FILE DELLA LEGA - L’ELEZIONE DI MARINI SERVE COME IL PANE ALLA DUCETTA PER AVERE UN UOMO FIDATO ALL’INTERNO DELLA CONSULTA CHE SARA’ CHIAMATA A DARE IL SUO GIUDIZIO SULL’AUTONOMIA LEGHISTA. LA STATISTA DELLA GARBATELLA SPERA CHE VENGA DICHIARATA INCOSTITUZIONALE, SALTEREBBE COSI' UN REFERENDUN CHE POTREBBE ESSERE L'INIZIO DELLA FINE DEL GOVERNO DUCIONI...