JUDO, NESSUNO E CENTOMILA - ALLA SCOPERTA DEL NEO SINDACO DI LODI, IL 25ENNE DEL PD ANDREA FUREGATO: È JUDOKA, HA FATTO L'ANIMATORE ALL'ORATORIO, HA UNA LAUREA IN FINANZA E VIVE ANCORA CON LA MAMMA - "SUL TATAMI TI INSEGNANO IL MIGLIOR IMPIEGO DELLE ENERGIE E POI LA PAZIENZA, DIMOSTRA CHE SI PUÒ CADERE E NON BISOGNA PRENDERSELA CON L'AVVERSARIO, E INFINE IL FATTO CHE NON SI VINCE MAI CON L'IMPETO, MA CON LA FORZA E CON LA TESTA" (GIOVANE MA PIÙ SAGGIO DI TANTI TROMBONI)

-

Condividi questo articolo


Gianni Santucci per il "Corriere della Sera"

 

andrea furegato sindaco di lodi 7 andrea furegato sindaco di lodi 7

«Tra poco ricadrò nell'oblio». Non sia pessimista. «Tutt'altro. Devo fare il sindaco, e di un sindaco che svolge bene il suo compito si parla poco».

 

Inizierà oggi, con il «passaggio di consegne». Il Comune di Lodi lo conosce già: è stato consigliere comunale dal 2017. «In quell'assemblea ero il più giovane». Anche il più votato tra gli eletti, a vent'anni. È presto per dire che incarnerà l'anima nuova dei dem lombardi.

 

andrea furegato sindaco di lodi 4 andrea furegato sindaco di lodi 4

Di certo dalla provincia più nota al mondo all'inizio della pandemia, dal «feudo» che fu dell'attuale ministro Lorenzo Guerini (sindaco di Lodi per due mandati tra 2005 e 2012), emerge oggi lo sguardo deciso e pulito con cui il 25enne Andrea Furegato ha battuto la sindaca uscente (Lega).

 

andrea furegato sindaco di lodi 5 andrea furegato sindaco di lodi 5

È lui per primo a sfuggire al simbolismo da titoli del «volto nuovo del Pd»: «Non voglio certo darmi un ruolo più importante di quel che ho. Certo, auspico di essere parte di una generazione che ha voglia di mettersi in gioco e impegnarsi nelle istituzioni».

 

andrea furegato sindaco di lodi 3 andrea furegato sindaco di lodi 3

Liceo classico, animatore all'oratorio, militante nei Giovani democratici, laureato in Finanza all'università Cattolica di Milano, oggi dipendente di una grande banca. La politica è tradizione di famiglia.

 

andrea furegato sindaco di lodi 2 andrea furegato sindaco di lodi 2

La madre Roberta Vallacchi è segretaria provinciale del Pd; il padre Enrico, scomparso a 52 anni nel 2012, era stato architetto, molto conosciuto nel gruppo Eni nel quale aveva lavorato per anni, assessore in un Comune della provincia.

 

andrea furegato sindaco di lodi 6 andrea furegato sindaco di lodi 6

«La mia famiglia - racconta il neo sindaco - ha sempre avuto attenzione alla vita politica e un forte impegno sociale. È stato un humus favorevole per la mia passione e il mio percorso».

 

andrea furegato sindaco di lodi 1 andrea furegato sindaco di lodi 1

Sua mamma, sorridendo, ha detto che tra poco andrà a vivere da solo. Lui commenta con gentilezza e riservatezza: «In questo momento affronto un percorso di vita come tutte le persone della mia età, ma prima di tutto mi sto occupando di essere operativo come sindaco, poi si penserà con calma alla casa. La mia vita privata ora non è una mia priorità».

 

andrea furegato sindaco di lodi 10 andrea furegato sindaco di lodi 10

La vita privata è stata anche sport, e lo sport di Andrea Furegato è il judo, fino alla cintura nera, particolare che a pochi minuti dall'elezione ha acceso la fantasia giornalistica sul «sindaco judoka». «Ah sì, la storia del judo di cui si parla molto...», sorride lui.

 

andrea furegato sindaco di lodi 9 andrea furegato sindaco di lodi 9

A parte lo slogan, c'è qualcosa di più profondo? «I principi che valgono sul tatami cerchiamo di farli valere nella vita quotidiana, hanno un valore formativo. Il judo insegna prima di tutto due aspetti: da una parte, il miglior impiego delle energie; dall'altra, che si progredisce insieme. E poi il judo insegna la pazienza, dimostra che si può cadere e non bisogna prendersela con l'avversario, e infine il fatto che non si vince mai con l'impeto, ma con la forza e con la testa».

 

andrea furegato sindaco di lodi 8 andrea furegato sindaco di lodi 8

Se dallo sport discende una sorta di programma morale, e dagli studi deriva il modo di guardare la realtà («Ho sempre avuto interesse nell'economia perché è una lente fondamentale per leggere cambiamenti e dinamiche delle società»), la politica è percorso familiare e insieme di partito.

 

andrea furegato sindaco di lodi 11 andrea furegato sindaco di lodi 11

A chi guarda oggi un giovane dem che voglia «dire qualcosa di sinistra»? Blair, Obama? «Come molti ho seguito con interesse e profonda ammirazione la storia politica di Barack Obama, ma io mi sento un democratico, figlio del Pd, e di una stagione che ha voluto dare un senso di rinnovamento delle dinamiche politiche, e vuole andare oltre certe linee di demarcazione che erano schematiche decenni fa. Certo, prima di tutto sarò per Lodi un uomo delle istituzioni».

 

Da programma, la Lodi del sindaco Furegato dovrà essere più «solidale e inclusiva, sostenibile, efficiente e innovativa». Qual è il giorno in cui s'è convinto di imbarcarsi nella corsa elettorale? «Non c'è stato un momento decisivo, ma un percorso di confronto, elaborazione, riflessione». Poco impeto. Molta pazienza. Come sul tatami.

 

(ha collaborato Carlo d'Elia)

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA

DAGOREPORT - SE LA MELONA NON L'HA PRESO BENE, TAJANI L'HA PRESO MALISSIMO L’INCONTRO TRA MARIO DRAGHI E MARINA BERLUSCONI, ORGANIZZATO DA GIANNI LETTA: NON SOLO NON ERA STATO INVITATO MA ERA STATO TENUTO COMPLETAMENTE ALL'OSCURO - L’EX MONARCHICO DELLA CIOCIARIA TREMA PER I SUOI ORTICELLI, PRESENTI E FUTURI: SE PIER SILVIO ALLE PROSSIME POLITICHE DECIDERA' DI SCENDERE IN CAMPO E PRENDERSI FORZA ITALIA, A LUI NON RESTERA' CHE ANDARE AI GIARDINETTI - E NEL 2029 PIO DESIDERIO DI ESSERE IL PRIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CENTRODESTRA (ALMENO QUESTA E’ LA PROMESSA CHE GLI HA FATTO LA DUCETTA, IN CAMBIO DI NON ROMPERE TROPPO I COJONI A PALAZZO CHIGI)

FLASH! - COME MAI TOTI HA PREFERITO IL PATTEGGIAMENTO, QUINDI AMMETTENDO LA FONDATEZZA DELLE ACCUSE, AL MONUMENTO DI MARTIRE DELLA MAGISTRATURA CRUDELE, CHE ERA L'ASSO NELLA MANICA DEL CENTRODESTRA PER SPERARE DI MANTENERE IL POTERE IN LIGURIA? SEMPLICE: QUANDO, ANZICHE' CANDIDARE LA SUA FEDELISSIMA ILARIA CAVO, MELONI HA SCELTO IL SINDACO DI GENOVA, ANDREA BUCCI, LI HA SFANCULATI - E PER FAR VEDERE CHE TOTI CONTA ANCORA, PRESENTERA' LA PROPRIA LISTA CIVICA PER FAR ELEGGERE L'ADORATA CAVO...