1 – DRAGHI SENTE VON DER LEYEN, PRIORITÀ ACCELERARE VACCINI
(ANSA) - ROMA, 03 MAR - Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto nel pomeriggio di oggi una conversazione telefonica con la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Al centro dello scambio di vedute è stato in particolare l'obiettivo prioritario di un'accelerazione nella risposta sanitaria europea al Covid-19, soprattutto per quanto riguarda i vaccini.
MARIO DRAGHI - CONSIGLIO EUROPEO IN VIDEO CONFERENZA
Nella telefonata sono stati inoltre discussi il Recovery Fund e l'esigenza di una gestione europea dei flussi migratori mirata a una maggiore proporzionalità tra responsabilità e solidarietà degli Stati Membri.
2 – UE, DRAGHI SENTE VON DER LEYEN: PRIORITÀ ACCELERARE VACCINI E UNA NUOVA POLITICA MIGRATORIA
"Accelerare sui vaccini". È ancora questa, per il premier Mario Draghi, la priorità su cui deve puntare l'Europa. Lo ha ribadito oggi nel corso di una telefonata con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Una conversazione in cui il presidente del Consiglio ha ribadito che l'obiettivo principale della Ue è quello di una accelerazione nella risposta sanitaria europea al Covid-19, soprattutto per quanto riguarda i vaccini.
Un tema su cui Draghi aveva già puntato meno di una settimana fa, quando in collegamento con i leader europei, nell'ambito del Consiglio Ue, aveva sottolineato che sulla somministrazione e produzione dei vaccini "bisogna andare veloce", solo così, sostiene il premier si potrà sconfiggere il coronavirus.
MARIO DRAGHI - CONSIGLIO EUROPEO IN VIDEO CONFERENZA
Nel corso della telefonata tra Draghi e Von der Leyen sono stati inoltre discussi il Recovery Fund e l'esigenza di una gestione europea dei flussi migratori mirata a una maggiore proporzionalità tra responsabilità e solidarietà degli Stati membri. Proprio sull'accoglienza dei migranti il leader della Lega, Matteo Salvini, ieri aveva chiesto "un cambio di passo" all'Italia, esortando Draghi e il resto della maggioranza a puntare a una nuova legge nazionale per "cambiare la strategia dei porti aperti".