Estratto dell’articolo di Francesca Del Vecchio, Francesco Moscatelli per www.lastampa.it
ATTILIO FONTANA E DANIELA SANTANCHE
La scalata di Fdi alla «locomotiva d’Italia» è cominciata oggi pomeriggio, senza falsi pudori («Faremo meglio delle politiche, entreremo nei libri di storia» è convinta la ministra del Turismo e coordinatrice regionale Daniela Santanché) e con quattro obiettivi chiarissimi: vincere, ribadire la superiorità già dimostrata a settembre sugli alleati-competitor di Lega e Forza Italia, passando dagli attuali 6 a quasi 30 consiglieri, insediarsi nella sala-operativa della Regione con tutto ciò che questo comporta in termini di assessorati e spoils system e infine trasformare il partito nato dalle ceneri di Allenza Nazionale nel «contenitore del conservatorismo italiano».
ATTILIO FONTANA E DANIELA SANTANCHE
Anche l’estetica è importante. C’è la location scelta per presentare i candidati: non una sala congressi qualunque ma Palazzo Lombardia, sede della giunta e cuore del potere. […] Il primo a essere consapevole che qualcosa potrebbe cambiare è il governatore uscente Attilio Fontana, leghista e candidato di tutto il centrodestra, che in caso di riconferma dovrà destreggiarsi fra i nuovi equilibri della coalizione. Con il suo partito che rischia di passare dagli attuali 29 eletti a meno della metà. E questo nonostante il congelamento della guerriglia interna con i ribelli del Comitato Nord che questa mattina hanno abbandonato ufficialmente l’idea di sostenere Letizia Moratti.
ATTILIO FONTANA E DANIELA SANTANCHE
«I rapporti di forza con Fratelli d’Italia non sono mai stati un problema - dice Fontana davanti alla platea dove tutti o quasi hanno appiccicato sulla giacca l’adesivo con la fiamma- . Siamo stati capaci di fare sintesi e non vedo alcun motivo per cui non dovremmo continuare». Prove di diplomazia. Peccato che, terminato il suo intervento, Daniela Santanché lo inviti a rimanere sul palco pronunciando parole politicamente pesanti. «Anche se mi chiamano Crudelia De Mon non credo che Attilio abbia paura di me - scherza prima della stoccata -. Lo ringrazio ma gli dico che dovrà abituarsi molto a noi. In campagna elettorale e anche dopo». […]