Estratto dell’articolo de “la Stampa”
«La castrazione chimica non è un'operazione chirurgica, non è una tortura, è un trattamento farmacologico che agisce sulla libido e con il vostro aiuto questa sarà la nostra prossima battaglia». È questo il grio di Giulia Bongiorno, senatrice della Lega e presidente della commissione Giustizia a Palazzo Madama, dal palco del raduno leghista a Pontida.
La Bongiorno infiamma la platea di Pontida, con uno dei temi per cui si batte da anni, la violenza sulle donne: «Siamo dalla parte delle vittime, ricordiamocelo, donne e minori. Ci sono donne offese, umiliate, minacciate, stuprate, seviziate».
E poi sugli stranieri, anche se nella drammatica statistica dei femminicidi in testa ci sono gli italiani: «Io voglio che l'Italia esporti i diritti delle donne, ogni cittadino straniero che viene in Italia è tenuto a rispettarli. Vale per tutti e la cultura non giustifica, la gelosia non giustifica la violenza. Ci sono quelli che violentano donne e minori, entrano in carcere, escono e poi rientrano perché violentano di nuovo donne e minori. Se uno stupratore non riesce a tenere i propri impulsi vuol dire che ha bisogno di un aiuto, ovvero la castrazione chimica». […]