“DRAGHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA? NON È QUELLO IL PIANO” - UNA FONTE DELLA DELEGAZIONE FRANCESE ALL’EUROPARLAMENTO SPIEGA CHE L’IPOTESI RILANCIATA DA "REPUBBLICA" (MARIOPIO AL VERTICE DELLA COMMISSIONE CON LA REGIA DI MACRON) NON È SUL TAVOLO. DA MESI L’EX PREMIER È AL CENTRO DELLE SPECULAZIONI SU UN FUTURO EUROPEO, MA URSULA NON MOLLA LA COMMISSIONE. LA CANDIDATURA DI DRAGHI AL CONSIGLIO È PLAUSIBILE MA “VOLATILE”. L’IPOTESI RUTTE ALLA NATO

-

Condividi questo articolo


Francesca De Benedetti per editorialedomani.it - Estratti

 

mario draghi foto di bacco (8) mario draghi foto di bacco (8)

«Questa è l’unica domanda che mi mette davvero in imbarazzo», aveva ammesso a novembre il meloniano Nicola Procaccini, capogruppo dei conservatori europei, interrogato da Domani sull’ipotesi di Mario Draghi presidente del Consiglio europeo.

 

 

Il nome dell’ex premier è tornato in un retroscena di Repubblica che vedrebbe il presidente francese spingere per Draghi alla Commissione Ue. «Non è quello il piano», dice a Domani una fonte della delegazione francese all’Europarlamento.

 

Riferisce anche che il rumor non pare arrivare dall’Eliseo. Pure dall’entourage draghiano arrivano solo smentite su un’ambizione dell’ex premier alla Commissione Ue. Uno scenario con Draghi al Consiglio trova riscontri favorevoli tra più interlocutori, ma è ritenuto «volatile».

 

Le fibrillazioni in corso non ci dicono come andrà a finire – visto che il dado sarà tratto solo dopo le elezioni di giugno – ma cosa si sta muovendo in vista del 2024.

 

L’attività negoziale già ferve, e tocca tre figure per tre caselle chiave che si libereranno: oltre al nome di Draghi, lanciato sul palco dell’Ue in autunno dai popolari, c’è Ursula von der Leyen, il cui futuro politico prosegue, e c’è l’ex premier olandese Mark Rutte.

mario draghi emmanuel macron mario draghi emmanuel macron

 

I posti che diverranno vacanti sono la presidenza di Commissione e Consiglio europeo, e la guida della Nato. Ci sarà ovviamente anche il vertice dell’Europarlamento da rinnovare – e Roberta Metsola come von der Leyen è ancora in campo – e ci sarebbero i socialisti, che hanno appena ottenuto la presidenza della Banca europea degli investimenti e che in teoria dovrebbero rivendicare un ruolo.

 

(...)

 

La presidente di Commissione europea segue e asseconda Meloni in ogni sua iniziativa, dando adito così a una futura maggioranza ibridata coi meloniani. A settembre 2023, nel suo discorso sullo stato dell’Unione von der Leyen ha parlato da candidata in pectore, esordendo con un riferimento alle europee, e ridimensionando l’agenda verde.

Emmanuel Macron Mario Draghi Emmanuel Macron Mario Draghi

 

DRAGHI E RUTTE

Poco più di un mese dopo – era fine ottobre – Mark Rutte, preparandosi a liberare il posto di premier olandese, ha ammesso pubblicamente di gradire un futuro alla Nato: «Quel ruolo sarebbe molto interessante».

 

mario draghi foto di bacco (6) mario draghi foto di bacco (6)

Frugale coi conti dei meridionali d’Europa, ma anche abile nella gestione dei rapporti con gli altri leader, Rutte entra per certo nel totonomi del 2024. Ci sarebbe poi un altro nome, lanciato alla ribalta dell’Ue proprio da von der Leyen e Weber nel giorno del discorso dell’anno di lei: il 13 settembre la presidente ha annunciato un incarico per Mario Draghi sul versante della competitività, e a ruota il leader Ppe ha tessuto le lodi dell’ex premier salva-euro.

 

(...) Un Draghi al Consiglio? Il punto è che è troppo forte e altri leader preferirebbero un presidente più debole, dice sempre la fonte weberiana fuori microfono.

mario draghi olaf scholz emmanuel macron 2 mario draghi olaf scholz emmanuel macron 2

 

Dal lato liberale francese, il piano per il Consiglio è «altamente volatile» finché non si può discutere prima della Commissione. A Bruxelles c’è prudenza, a Roma c’è già chi si esalta: Carlo Calenda ad esempio, o i renziani, che astutamente esprimono apprezzamento per un Draghi europeo «in qualunque ruolo», come ha fatto Nicola Danti.

mario draghi abbraccia emmanuel macron mario draghi abbraccia emmanuel macron DRAGHI - ORBAN - MACRON - MITSOTAKIS - VON DER LEYEN DRAGHI - ORBAN - MACRON - MITSOTAKIS - VON DER LEYEN

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

COME MAI L’OPA OSTILE DI UNICREDIT SU BANCO BPM HA TERREMOTATO I NEURONI LEGHISTI? IL MINISTRO DEL MEF GIORGETTI HA SUBITO ALZATO LE BARRICATE: L'OPA È STATA "COMUNICATA, MA NON CONCORDATA COL GOVERNO", MINACCIANDO ADDIRITTURA LA GOLDEN POWER, COME SE UNICREDIT FOSSE DI PROPRIETÀ CINESE - ANCOR PIÙ IMBUFALITO È SALVINI: “UNICREDIT ORMAI DI ITALIANO HA POCO E NIENTE: È UNA BANCA STRANIERA, A ME STA A CUORE CHE REALTÀ COME BPM E MPS CHE STANNO COLLABORANDO, SOGGETTI ITALIANI CHE POTREBBERO CREARE IL TERZO POLO ITALIANO, NON VENGANO MESSE IN DIFFICOLTÀ" – ECCO IL PUNTO DOLENTE: L’OPERAZIONE DI ORCEL AVVIENE DOPO L'ACCORDO BPM-MILLERI-CALTAGIRONE PER PRENDERSI MPS. COSI’ IL CARROCCIO CORRE IL RISCHIO DI PERDERE NON SOLO BPM, STORICAMENTE DI AREA LEGHISTA, MA ANCHE MPS, IL CUI PRESIDENTE NICOLA MAIONE È IN QUOTA LEGA…

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…