“LAVROV HA CONCESSO L'INTERVISTA A MEDIASET PER VIA DELLA VECCHIA AMICIZIA DI BERLUSCONI CON PUTIN? ANCHE SE FOSSE NON CI TROVEREI NIENTE DI SCANDALOSO” - MICHELE SANTORO: “UN GIORNALISTA DEVE USARE OGNI MEZZO A SUA DISPOSIZIONE PER ARRIVARE ALL'OBIETTIVO. PURTROPPO CHI INTERVISTA UN NEMICO VIENE CONSIDERATO COMPLICE DEL NEMICO PER ZITTIRLO PERCHÉ LA STAMPA ITALIANA È SCHIERATA CON LE POSIZIONI INTERVENTISTE - NOI SIAMO DALLA PARTE DEL PAPA, VOGLIAMO CHE L'ITALIA SPEZZI LE CATENE CHE CI LEGANO ALLA STRATEGIA AMERICANA E SI METTA IN PRIMA LINEA NELL'ATTIVITÀ DIPLOMATICA”

-

Condividi questo articolo


SANTORO 11 SANTORO 11

Laura Rio per “il Giornale”

 

Michele Santoro, secondo lei era giusto fare l'intervista al ministro degli Esteri Lavrov?

«Assolutamente sì. Era uno scoop. Qualunque giornalista l'avrebbe voluta fare. Io per primo. Se avessi la possibilità di intervistare Matteo Messina Denaro non mi tirerei certo indietro».

 

LAVROV BRINDISI 3 LAVROV BRINDISI 3

Il giornalista, maestro dei talk, che stava a Belgrado quando la Nato attaccava la Serbia, non si scandalizza per l'intervista rilasciata dal numero due di Putin a Giuseppe Brindisi su Rete4. Negli stessi minuti, domenica sera, invocava una via per la pace all'Arena di Giletti su La7 e il giorno dopo, lunedì, ha organizzato la manifestazione contro «l'informazione omologata» e per dare voce a chi «è contrario a inviare armi all'Ucraina». Due posizioni totalmente diverse, la sua e quella di Brindisi, ma che hanno creato un infuocato dibattito sulla libertà di stampa.

SANTORO PACE PROIBITA SANTORO PACE PROIBITA

 

Il conduttore di «Zona Bianca» è stato subissato di improperi, critiche, accuse a livello internazionale.

«Come c'è libertà di espressione ci deve essere anche libertà di critica. Si può dire che ha fatto male l'intervista. Ma dietro l'indignazione ci sono motivazioni politiche, c'è il bellicismo delle parole che nasconde la sostanziale impotenza dei nostri politici: l'Italia è una ruota del carro, le armi vere le stanno inviando gli americani».

 

Ma secondo lei l'intervista è stata realizzata in modo corretto?

LAVROV BRINDISI 77 LAVROV BRINDISI 77

«Non l'ho vista perché negli stessi momenti ero in studio da Giletti. E, abbiamo fatto più share di Lavrov...Però, in base a quello che ho letto, dico che avrei fatto altre domande».

 

Cioè?

«Hanno fatto tanto scandalo le affermazioni sulle origini ebraiche di Hitler e di Zelensky, io non mi sarei soffermato sulla questione degli elementi nazisti tra gli ucraini, piuttosto avrei cercato di fare dire a Lavrov le condizioni per porre fine a questa guerra, per il compromesso».

 

michele santoro non e' l'arena 7 michele santoro non e' l'arena 7

C'è chi ha ipotizzato che il ministro abbia concesso l'intervista a Mediaset per via della vecchia amicizia di Berlusconi con Putin.

«Anche se fosse non ci troverei niente di scandaloso, un giornalista deve usare ogni mezzo a sua disposizione per arrivare all'obiettivo. Piuttosto, al solito, chi intervista un nemico viene considerato complice del nemico per zittirlo perché la stampa italiana è schierata con le posizioni interventiste».

 

lavrov brindisi lavrov brindisi

Con le dovute differenze, anche lei viene messo nella casella «pro-Putin», ma sta facendo il giro dei talk più importanti.

«È il modo per emarginare in maniera silenziosa. Io ho fatto grandi battaglie contro Berlusconi ma era una lotta chiara. Ora i giornali e i telegiornali, anche se invitano o fanno parlare personaggi come me o Orsini, danno un'informazione unica, omologata, il medium è il messaggio».

 

Per questo ha organizzato la manifestazione «Pace proibita».

travaglio, santoro travaglio, santoro

«Certo, per dare voce a chi non è rappresentato nei media e in politica. Non è stata una trasmissione ma un esperimento, un segnale che tutti possono raccogliere, un terremoto per l'informazione, libero a tutti. E mi sembra abbia avuto successo: stimiamo che tra tv locali (come TeleNorba) e web abbiamo raccolto 400.000 persone. E andremo avanti».

 

Si è portato dietro i vecchi compagni dei suoi talk show come Vauro.

«Pochissimi. C'era una vasta rappresentazione di diversi mondi, dagli amici di Greta ai filosofi come Donatella Di Cesare».

michele santoro michele santoro

 

Ma non c'era il suo amico/nemico Marco Travaglio.

«L'abbiamo invitato, ha ritenuto di non venire. Tra noi ci sono differenze di opinioni, ma auspico che possiamo fare fronte comune in questa battaglia».

 

L'accusano di chiedere la pace, ma senza dire come farla.

«Come no? Noi siamo dalla parte del Papa, vogliamo che l'Italia spezzi le catene che ci legano alla strategia americana e si metta in prima linea nell'attività diplomatica. Bisogna mettersi al tavolo con Putin come ha detto Macron».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - RICICCIANO LE VOCI SU UNA FUSIONE TRA RENAULT E STELLANTIS. MA QUESTA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA – E' MACRON CHE SOGNA L'OPERAZIONE PER CREARE UN COLOSSO EUROPEO DELL'AUTOMOTIVE (LO STATO FRANCESE È AZIONISTA DI ENTRAMBI I GRUPPI) E, CON IL GOVERNO DI DESTRA GUIDATO DA BARNIER, A PARIGI NESSUNO OSERA' OPPORSI - E JOHN ELKANN? NON GLI PARE IL VERO: SI LIBEREREBBE DI UNA "ZAVORRA" E POTREBBE VELEGGIARE VERSO NEW YORK O LONDRA, PER FARE QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE (E IN CUI È BRAVISSIMO): INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI TRA LUSSO E TECH. TOLTASI DAI COJONI L'EX FIAT, NON AVREBBE PIÙ RAGIONE DI TENERSI “REPUBBLICA” E “STAMPA" E LE FAIDE CON IL COMITATO DI REDAZIONE

È ARRIVATA L’ORA DI PIER SILVIO? SEGNATEVI QUESTA DATA SUL CALENDARIO: APRILE 2025. POTREBBE ESSERE IL MOMENTO DELLA DISCESA IN CAMPO DI BERLUSCONI JR – “PIER DUDI” POTREBBE APPROFITTARE DI UNA SCONFITTA DEL CENTRODESTRA AL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA PER RIPERCORRERE LE ORME DEL PADRE: METTERE IN PIEDI UNA NUOVA FORZA ITALIA, APERTA A DIRITTI E MINORANZE, EUROPEISTA E ATLANTISTA. A QUEL PUNTO, LE ELEZIONI ANTICIPATE SAREBBERO INEVITABILI – ORMAI È CHIARO CHE IL GOVERNO MELONI NON CADRÀ MAI PER MANO DELL’OPPOSIZIONE, SPOMPA E INETTA, MA SOLO ATTRAVERSO UN’IMPLOSIONE DELL’ALLEANZA DI DESTRA-CENTRO - LA DIFFIDENZA DI MARINA, TERRORIZZATA DALL'IPOTESI CHE IL FRATELLO FINISCA FAGOCITATO DA BATTAGLIE MEDIATICHE E GIUDIZIARIE, COME IL PADRE...

DAGO-SPIFFERA: SUSSURRI & RUMORS – CHI SE LO PAPPA "IL FOGLIO"? LOTITO E' INTERESSATO MA MAINETTI L'AVREBBE PROPOSTO ANCHE A CAIRO - COSA DIRANNO A PONTIDA ORBAN E WILDERS: LANCERANNO BORDATE ALLA MELONI SU MIGRANTI, UCRAINA E RUSSIA? - LA SANTANCHE' RINVIATA A GIUDIZIO SI DIMETTE O NO? LA SORA GIORGIA HA SEMPRE FATTO CAPIRE CHE LA "PITONESSA" DEVE SLOGGIARE SE FINISCE A PROCESSO. MA OCCHIO: IL DESTINO DELLA "SANTA" INFLUENZERA' ANCHE QUELLO DI SALVINI SUL CASO OPEN ARMS (SE SI DIMETTE LEI PER UN RINVIO A GIUDIZIO, COME PUO' RESTARE AL SUO POSTO IL LEGHISTA CON UNA CONDANNA IN PRIMO GRADO?) - BOCCHINO "INSEGUE" LE MELONI - LE INGENUITA' DEI FRATELLI ELKANN