Estratto dell’articolo di Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”
«Una deriva autoritaria senza precedenti nel mondo dei regimi parlamentari e nel sistema della democrazia rappresentativa», si legge nella petizione online che ha raggiunto per ora circa 320 mila firme e che si intitola «Macron, destitution!». Quel che più è importante, è che la petizione che chiede la destituzione del presidente della Repubblica è accompagnata da una mozione presentata dal Nouveau Front Populaire all’Assemblea nazionale, e che quindi verrà discussa nelle prossime settimane.
Jean-Luc Mélenchon, il leader della France Insoumise, chiede che il Parlamento francese rimuova Macron dalle sue funzioni perché a suo dire è «responsabile di un colpo di mano democratico», perché non ha dato l’incarico di premier alla candidata di sinistra Lucie Castets preferendole il gollista Michel Barnier.
jean luc melenchon emmanuel macron
La procedura di destituzione di Macron non ha praticamente alcuna chance di arrivare in fondo, perché richiede una maggioranza di due terzi all’Assemblea nazionale e al Senato e un ulteriore voto delle camere riunite, ma serve a Mélenchon per infliggere un colpo simbolico e politico a Macron, per proporsi come suo eventuale successore, per rilanciare le manifestazioni di piazza con un grande corteo indetto per il 21 settembre […] Il segretario socialista Olivier Faure non ha avuto il coraggio di opporsi alla presentazione della mozione all’Assemblea nazionale […]